Domenica 31 agosto il Piemonte si prepara ad accogliere visitatori da tutta Italia con l’edizione 2025 di Castelli Aperti. L’evento, che da più di vent’anni apre le porte di tante dimore storiche, offre un’occasione unica per scoprire luoghi spesso chiusi al pubblico. Tra panorami medievali, vicende di nobili e signori e momenti di degustazione, la giornata promette un’immersione nella storia e nei sapori del Piemonte.
Trenta anni di Castelli Aperti: una storia da raccontare
Castelli Aperti è nato nel 1996 con l’intento di far conoscere il patrimonio storico del Piemonte aprendo castelli, ville e musei per un giorno. Da allora l’iniziativa è cresciuta fino a coinvolgere tutte e otto le province piemontesi, permettendo a turisti e residenti di immergersi nella storia locale. Le dimore visitabili coprono epoche diverse: dal Medioevo al Rinascimento, fino alle residenze nobiliari dell’Ottocento.
Negli anni, alle visite guidate si sono aggiunti eventi come degustazioni di prodotti tipici, concerti e mostre temporanee. Ogni castello propone un calendario con visite agli interni e momenti dedicati alla tradizione enogastronomica piemontese. Così, l’evento non valorizza solo l’architettura, ma anche la cultura e la storia materiale del territorio.
Il 2025 segna il trentesimo anniversario di Castelli Aperti, che rimane un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire i dettagli meno noti delle dimore storiche. Affreschi, arredi d’epoca e collezioni museali accompagnano le visite, raccontate da guide esperte pronte a svelare curiosità e aneddoti.
Dove andare il 31 agosto: i castelli aperti in Piemonte
Domenica 31 agosto si potrà scegliere tra diverse residenze aperte in tutta la regione. In provincia di Alessandria spicca Acqui Terme con il Castello dei Paleologi, sede del museo archeologico civico. Qui si uniscono storia urbana e reperti antichi, perfetti per chi ama i racconti di epoche lontane. Sempre ad Alessandria, Ottolenghi Wedekind offre un’architettura immersa nel verde, con visite che legano arte e natura.
Nel territorio di Asti, a Castagnole delle Lanze, si può visitare la Torre del Conte Ballada di Saint Robert, con la possibilità di salire fino in cima e concludere con una degustazione di vini locali, un assaggio della ricchezza enologica del territorio. A Costigliole d’Asti c’è il Castello di Rorà , che regala panorami ampi e interni storici, dove si respira l’atmosfera autentica del Monferrato. Le visite raccontano le storie dei feudatari e le trasformazioni del borgo nel tempo.
Nel novarese si aprono le porte del Castello dal Pozzo a Oleggio e del Castello di Vinzaglio. Entrambi si visitano con guide a pagamento e sono esempi meno noti di patrimonio fortificato, con caratteristiche architettoniche militari e residenziali di rilievo.
Cuneo e Torino: tappe imperdibili per appassionati
Nel Cuneese, Barolo ospita il Castello Falletti, che è anche museo del vino, dove la tradizione enologica si intreccia con quella della nobiltà locale. Da non perdere è anche il Castello della Manta, famoso per i suoi affreschi rinascimentali, che lasciano senza fiato. Il castello sembra fermo nel tempo, regalando ai visitatori la sensazione di entrare in una favola.
Sempre nel Cuneese, il parco e museo della Zizzola a Bra affascina per la sua atmosfera, soprattutto in vista della manifestazione Cheese, che celebra i formaggi. Ad Alba, il museo diocesano apre le porte per raccontare la storia locale attraverso opere d’arte e reperti. Le visite ai castelli di Govone e Roddi si fanno solo con guide esperte, per garantire un racconto approfondito e accurato.
Vicino a Torino, ci sono il Castello e Parco di Masino a Caravino, noto per i suoi giardini curati e le stanze ricche di storia. Casa Lajolo a Piossasco offre un orto-giardino che racconta tradizioni e stagioni, ideale per chi cerca un angolo raccolto ma interessante. Ad Arignano, il castello delle 4 torri propone visite guidate e la possibilità di un biglietto combinato che include anche Castelguelfo.
Biglietti E Visite: cosa sapere prima di partire
Il 31 agosto saranno aperti tanti castelli in Piemonte, alcuni con ingresso gratuito, altri a pagamento. Il costo del biglietto varia in base alla struttura e ai servizi offerti. Prenotare in anticipo è possibile e consigliato sul sito ufficiale dell’iniziativa, dove si trovano tutte le informazioni su orari e modalità di accesso.
Le visite guidate non servono solo a raccontare la storia, ma accompagnano anche i partecipanti nelle degustazioni di vini e prodotti tipici che molte dimore propongono durante la giornata. Così si rafforza il legame tra patrimonio culturale e tradizioni enogastronomiche, un aspetto molto apprezzato da chi ama il turismo esperienziale.
Castelli Aperti è un’occasione per scoprire angoli spesso fuori dai percorsi turistici più battuti, valorizzando piccoli centri e borghi dove arte e natura convivono. Attira un pubblico curioso, desideroso di conoscere le storie nascoste dietro le mura antiche e di assaporare il territorio con tutti i sensi.