Borseggiatrice fermata all’interno della basilica di santa maria maggiore con ordine di carcerazione in sospeso

Borseggiatrice fermata all’interno della basilica di santa maria maggiore con ordine di carcerazione in sospeso

Una borseggiatrice con ordine di carcerazione è stata arrestata dalla polizia di stato nella basilica di santa maria maggiore a Roma durante un tentativo di furto ai danni di fedeli.
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A Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore, una borseggiatrice con ordine di carcerazione è stata arrestata dalla polizia mentre tentava un furto ai danni di fedeli. - Gaeta.it

Nel cuore di Roma, all’interno della basilica di santa maria maggiore, una donna è stata bloccata mentre tentava un furto ai danni di un gruppo di fedeli. La vicenda, avvenuta in pieno giorno, ha coinvolto una borseggiatrice già colpita da un ordine di carcerazione per un reato analogo. La sua azione è stata però sventata prontamente dagli agenti della polizia di stato presenti per i controlli di sicurezza.

Il tentativo di furto nella basilica di santa maria maggiore

La scena si è svolta in una zona molto frequentata della basilica, precisamente in una cappella vicina allo shop di articoli religiosi. La donna, coadiuvata da una complice che faceva da palo, si è avvicinata a un gruppo di fedeli con l’intento di commettere il furto. Con una mossa veloce e precisa ha aperto la cerniera dello zaino di una persona e ha estratto il portafogli senza farsi notare.

Immediatamente dopo il furto, ha segnalato con un cenno alla complice di seguirla per guadagnare la fuga e far perdere le proprie tracce. L’azione, tuttavia, non è passata inosservata agli agenti di polizia che pattugliavano gli ingressi della basilica. Il tempestivo intervento ha permesso di bloccarla prima che si allontanasse, nonostante il tentativo da parte della donna di disfarsi della refurtiva.

Il ruolo della polizia di stato e le conseguenze per la donna

Gli agenti della polizia di stato in servizio hanno proceduto all’arresto della borseggiatrice e al recupero del portafogli sottratto. Dopo averla condotta presso gli uffici del commissariato di polizia Esquilino, è emerso che la donna, quarantenne, era già destinataria di un ordine di carcerazione relativo a un furto commesso in precedenza con modalità simili.

La denuncia per furto aggravato in concorso è stata formalizzata, mentre i successivi accertamenti hanno confermato la presenza a suo carico della pena residua. Questo fatto ha portato la donna a essere trasferita presso il carcere di Rebibbia di Roma, dove dovrà scontare una pena di un anno e sei mesi di reclusione. L’episodio evidenzia come la polizia mantenga alta l’attenzione nei luoghi di culto e a vocazione turistica, intervenendo prontamente contro reati di questo tipo.

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