Borseggi All’Esquilino, due arresti in piazza Vittorio: la polizia alza la guardia

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Arresti per borseggio all’Esquilino, controlli intensificati in piazza Vittorio. - Gaeta.it

Marco Mintillo

4 Settembre 2025

Nel cuore dell’Esquilino, quartiere di Roma spesso al centro di piccoli reati e con una forte presenza di comunità straniere, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli contro furti e irregolarità. Durante una serie di operazioni mirate, due specialisti del “tocco leggero” sono finiti in manette in flagranza di reato. Parallelamente, gli agenti hanno anche controllato persone senza documenti e gestori di strutture ricettive non in regola.

Borseggi in Piazza Vittorio: due arresti a colpo sicuro

Il Commissariato Esquilino ha messo le mani su due uomini, entrambi esperti nel borseggio, che agivano con rapidità e destrezza. Il primo, un marocchino di 41 anni, aveva preso di mira i giardini di piazza Vittorio Emanuele II. In un lampo, ha sottratto un cellulare da terra, vicino a due ragazzi sdraiati sul prato. Ma gli agenti, pronti a intervenire, lo hanno bloccato subito dopo il furto. Questo tipo di borseggio, chiamato “tocco leggero”, punta proprio sulla velocità e sull’inconsapevolezza delle vittime, spesso in zone affollate o frequentate da turisti.

Il secondo arrestato, un algerino di 42 anni, si muoveva invece in modo più itinerante nel quartiere. Studiava le sue potenziali vittime con attenzione prima di avvicinarsi per il colpo. Dopo vari tentativi falliti, la polizia lo ha fermato vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, mentre seguiva tre turisti anziani per sorprenderli. Uno dei turisti si è accorto del tentativo, mentre la vigilanza degli agenti ha impedito il furto. In entrambi i casi, la polizia ha agito prima che i borseggi riuscissero, frutto di un lavoro di monitoraggio costante.

Controlli serrati anche contro le violenze e le irregolarità in strada

Non solo borseggi. Tra gli interventi c’è anche quello che ha portato all’arresto di un giovane rumeno di 19 anni. Pochi giorni fa, ubriaco e fuori controllo, aveva creato scompiglio al pronto soccorso di Monterotondo, aggredendo il personale sanitario, danneggiando la sala d’attesa e persino azionando un estintore. Gli agenti lo hanno trovato e fermato vicino a via Giolitti, con accuse che vanno dalla violenza a pubblico ufficiale al danneggiamento. Un episodio che dimostra come la polizia non si limiti a intervenire solo per reati di strada, ma anche per tutelare la sicurezza in luoghi pubblici fondamentali.

Durante le operazioni, sono state identificate molte persone. Diciannove, tutte straniere, sono state portate all’Ufficio Immigrazione per controlli più approfonditi. Alcuni risultavano irregolari e tre sono stati espulsi, trasferiti al Centro di Permanenza per Rimpatri di Ponte Galeria. Questa attività rientra in una strategia più ampia della Questura per tenere sotto controllo il flusso migratorio irregolare e prevenire reati legati alla presenza clandestina in città.

Casa “fantasma” scoperta in via Nino Bixio: chiusa per irregolarità

Un altro fronte delle verifiche ha riguardato le strutture ricettive, dove spesso si riscontrano violazioni sulle registrazioni degli ospiti. In via Nino Bixio, la polizia ha individuato una struttura “fantasma”: il gestore non aveva trasmesso i dati degli arrivi e delle partenze per tre giorni di fila, violando le norme del portale “Alloggiati web”. Questa mancanza rende difficile per le forze dell’ordine monitorare chi soggiorna, creando potenziali rischi per la sicurezza pubblica. Per questo motivo, la struttura è stata chiusa per cinque giorni in attesa di ulteriori controlli.

Questi interventi – tra arresti, identificazioni e controlli nelle attività commerciali – fanno parte di un piano più ampio della Questura e del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La strategia punta a sorvegliare costantemente zone come l’Esquilino, dove illegalità e degrado si mescolano spesso a flussi turistici e vivacità quotidiana.

La polizia vuole così limitare fenomeni come borseggi e piccoli reati, mantenendo una presenza costante nelle aree pubbliche e agendo direttamente su chi commette reati. L’attenzione resta alta anche sulle strutture ricettive e sull’identificazione di stranieri senza documenti, per favorire una convivenza più ordinata nel quartiere. Queste operazioni torneranno con regolarità in vari punti della città segnalati come critici.