Due aerei militari venezuelani sorvolano una nave americana durante operazioni antidroga nei Caraibi

Due Aerei Militari Venezuelani

Aerei militari venezuelani sorvolano nave USA durante operazioni nei Caraibi. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

5 Settembre 2025

Negli ultimi giorni si è registrato un nuovo episodio di tensione marittima tra Venezuela e Stati Uniti, che evidenzia la complessità della situazione nella regione caraibica. Due aerei militari venezuelani hanno sorvolato una nave da guerra statunitense impegnata in operazioni antinarcotici in acque internazionali, segnalando le difficoltà crescenti nel contrasto al narcotraffico nelle acque vicine al Venezuela.

L’incursione degli aerei militari venezuelani in acque internazionali

L’episodio è avvenuto recentemente quando due velivoli militari venezuelani si sono avvicinati a una nave della Marina statunitense impegnata in missioni di controllo del traffico di droga nei Caraibi. Il Dipartimento della Difesa americano, attraverso un comunicato pubblicato sulla piattaforma X, ha definito il comportamento venezuelano “altamente provocatorio” e finalizzato a ostacolare le operazioni militari contro il narcotraffico.

Questa azione si inserisce in una strategia venezuelana che, negli ultimi mesi, ha risposto alle attività navali e aeree statunitensi con manovre di interferenza e sorveglianza. L’area è delicata, poiché le norme internazionali sulle acque territoriali si intrecciano con operazioni contro il crimine transnazionale, e la presenza militare americana è percepita dal governo di Caracas come un’invasione della propria sovranità.

Il Pentagono ha rivolto un avvertimento indiretto ai gruppi criminali che alimentano il commercio illecito di droga nel paese, invitandoli a non ostacolare ulteriormente le forze armate statunitensi in queste missioni. La tensione resta elevata, in un clima di diffidenza reciproca e pressioni militari da entrambe le parti.

Il ruolo del governo venezuelano e delle forze armate nel contesto del narcotraffico

Il governo di Nicolás Maduro è accusato da diversi attori internazionali, Stati Uniti in primo luogo, di sostenere il narcotraffico attraverso il cosiddetto “Cartello dei Soli”. Questa organizzazione, collegata direttamente alle forze armate venezuelane, gestisce traffici illeciti che comprendono droga, petrolio e materie prime di valore.

Il governo ha aumentato la presenza di agenti di sicurezza e miliziani su tutto il territorio e lungo le coste, da nord a sud, per proteggere le rotte del narcotraffico e rispondere alle azioni statunitensi. L’uso di droni, navi e pattuglie militari è diventato sistematico negli ultimi mesi per ostacolare le operazioni di interdizione delle forze americane.

Questa connessione tra potere politico e gruppi criminali complica il contrasto al fenomeno, alimentando uno scontro non solo diplomatico ma anche militare nella regione caraibica. Le accuse statunitensi sostengono che l’apparato di sicurezza venezuelano non solo tolleri ma supporti direttamente il traffico illecito.

L’intensificazione delle operazioni militari statunitensi nei Caraibi

Gli Stati Uniti hanno ampliato la loro presenza militare nella regione con assetti navali di rilievo. Navi da guerra, incrociatori, sottomarini a propulsione nucleare e velivoli spia sorvegliano costantemente le rotte marittime nei Caraibi per intercettare carichi di droga in transito dal Venezuela.

Queste operazioni fanno parte di una strategia che considera i cartelli venezuelani come organizzazioni terroristiche. Tale classificazione permette un impiego più deciso delle risorse militari e di intelligence nelle missioni antidroga, con l’obiettivo di frenare il flusso di cocaina e altre sostanze illegali verso il Nord America.

Le attività statunitensi includono anche coordinamenti con paesi della regione per rafforzare i controlli portuali e marittimi. L’area dei Caraibi è un crocevia di traffici illeciti e questo ha trasformato il mare intorno al Venezuela in un teatro di confronto strategico sempre più acceso.

Il ruolo del Cartello Dei Soli e del Tren De Aragua nelle dinamiche criminali venezuelane

Il Cartello dei Soli, indicato dalle autorità americane come organizzazione terroristica, opera con la protezione di elementi vicini al governo venezuelano. La sua rete criminale è coinvolta nel traffico di cocaina, fentanil e risorse naturali preziose come oro e uranio, queste ultime emergenti come nuovi interessi economici della criminalità organizzata nel paese.

Oltre al Cartello dei Soli, agisce anche il Tren de Aragua, un gruppo criminale transnazionale noto per la sua violenza e inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche statunitensi. Questo gruppo è responsabile di omicidi di massa, traffico di esseri umani e altri crimini gravi, con un impatto destabilizzante sulla sicurezza interna venezuelana e nelle aree di influenza.

La stretta alleanza tra queste realtà e le forze militari venezuelane rende difficile smantellare le reti criminali e lascia spazio a manovre militari come quella recente, che complicano ulteriormente il lavoro delle autorità antidroga statunitensi.

Il sorvolo vicino alla nave americana è un episodio che riflette la crescente tensione in mare e nell’aria intorno al Venezuela, mostrando uno scenario in cui politica, criminalità organizzata e forze armate si intrecciano alimentando scontri e provocazioni nella regione caraibica.