La campagna elettorale per le amministrative del 18 maggio in Istria vede Boris miletić alla guida di una lista indipendente, dopo aver lasciato la Dieta Democratica Istriana che lo aveva portato al primo mandato. In vista del voto, il presidente uscente ha descritto i principali punti del suo programma e il modo in cui ha gestito il territorio in questi anni.
Una campagna elettorale tra rendicontazione e proposte operative
Boris miletić, presidente in carica della regione istriana, ha condotto una campagna elettorale che si è distinta per l’approccio propositivo e trasparente. All’inizio ha presentato ai cittadini un bilancio dettagliato delle attività portate avanti nel corso del suo mandato, facendo emergere i risultati concreti raggiunti. Ha sottolineato che questa esperienza di governo è stata alla base della sua decisione di candidarsi nuovamente alla presidenza.
Ha poi illustrato il programma per i prossimi quattro anni, indicando obiettivi e strategie mirate allo sviluppo della regione. Un elemento chiave della sua campagna è stata la presentazione dei componenti della lista elettorale, composta da 37 candidati con profili diversi ma accomunati dall’impegno per l’Istria, senza interessi personali da perseguire. Tra queste figure spicca la candidata a vicepresidente, Gordana Antić, che ha un solido background nel settore pubblico-sanitario e rappresenta un valore aggiunto per la squadra di governo.
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Questa formula si presenta come un tentativo di rafforzare la fiducia degli elettori attraverso la chiarezza sui risultati ottenuti e la qualità delle persone coinvolte. Miletić ha evitato di concentrarsi esclusivamente sulla critica agli avversari, preferendo offrire una visione concreta del futuro.
Elezioni in equilibrio: programmi centrali per il voto
Quattro anni fa miletić ha ottenuto la carica per una minima differenza al ballottaggio. Quest’anno sembra preparato ad affrontare sia un possibile secondo turno che una vittoria già al primo. Con una lunga esperienza da sindaco alle spalle, con successi alterni al primo turno e al ballottaggio, il presidente in carica non lascia trasparire ansie sulla modalità del risultato.
Secondo miletić, la questione decisiva rimane la presentazione efficace dei programmi e dei candidati. Ritiene che il giudizio finale spetti comunque ai cittadini, che devono valutare quali proposte rispondono meglio alle loro esigenze. In passato le sue campagne hanno alternato vittorie al primo turno e ballottaggi, sempre caratterizzate da un confronto serrato e dal coinvolgimento diretto con la popolazione locale.
Questa volta, la sfida si annuncia particolarmente complessa. La competizione elettorale si è fatta più articolata e nessuna formazione sembra destinata a conquistare la maggioranza assoluta in Assemblea regionale, un fattore che può influire sul ruolo del presidente. Miletić dovrà puntare su una candidatura capace di ottenere consenso diffuso senza fare affidamento su appoggi esclusivi.
La gestione del potere in assenza di maggioranza assoluta
L’esperienza del presidente uscente mostra come in Istria la politica possa funzionare anche senza una maggioranza netta in Assemblea regionale. Nel mandato terminato ha dimostrato di collaborare con esponenti di diversi schieramenti senza pregiudizi. Lo scopo è mantenere ampie relazioni con sindaci e rappresentanti che rappresentano varie forze politiche.
Per miletić la chiave risiede nella capacità di dialogare con tutte le istituzioni, a livello locale e nazionale. Ha lavorato con l’ufficio del presidente della Repubblica, il governo centrale, i ministeri, mantenendo collegamenti utili alla gestione dei problemi del territorio. Questo approccio gli ha permesso di portare avanti delibere e iniziative che interessano il benessere della popolazione.
Riguardo alla possibile frammentazione in Assemblea, miletić ritiene che i consiglieri manterranno l’impegno giurato di rappresentare gli interessi dei cittadini al di là delle divisioni politiche. Non prevede ostacoli insormontabili nell’approvazione delle decisioni a favore della qualità della vita degli abitanti. La collaborazione e il confronto rimangono strumenti imprescindibili per governare anche in situazioni complesse.
Priorità immediate: piano territoriale e gestione rifiuti
Il primo impegno del potenziale nuovo mandato riguarderà modifiche al piano territoriale regionale. Il documento disciplina settori essenziali quali energia, gestione dei rifiuti e risorse idriche. Miletić punta a modifiche che migliorino questi ambiti, in particolare la gestione dei rifiuti, dove l’Istria è stata tra le prime regioni a recepire direttive europee.
Un punto cruciale è la gestione del centro rifiuti di Castion. Qui le capacità di smaltimento presentano limiti, soprattutto nella stagione estiva. Il centro può gestire fino a 90mila tonnellate l’anno, con conferimenti che si aggirano sui 70mila, ma la quantità massima giornaliera non deve superare le 390 tonnellate. Spesso questo limite viene oltrepassato, creando problemi.
Per risolvere la questione, miletić propone di coinvolgere i Comuni nella proprietà e nella gestione del centro rifiuti. Solo così si potrà coordinare meglio il lavoro delle aziende municipalizzate e garantire un conferimento che rispetti i limiti stabiliti. La collaborazione tra enti locali diventa dunque una strada necessaria per evitare criticità nel periodo di punta.
Turismo e sviluppo dell’entroterra: una realtà articolata
L’Istria continua a confermarsi una destinazione turistica rilevante, con circa 5 milioni di arrivi e 30 milioni di pernottamenti annuali. Questo dato conferma l’importanza del turismo nella regione e il ruolo leader che ricopre anche a livello nazionale. Nonostante l’immagine predominante del turismo, miletić sottolinea che l’economia locale si basa anche su altri settori.
L’industria manifatturiera ha un ruolo significativo, sostenuta dalla presenza di numerosi imprenditori piccoli e medi nelle aree industriali. Anche il settore IT è cresciuto, offrendo opportunità per il futuro. L’artigianato e la pesca rimangono settori di rilievo, capaci di contribuire ancora al prodotto interno lordo.
Sul fronte turistico, la sfida principale riguarda l’ampliamento della stagione. La stagione estiva vede afflusso stabile di visitatori da Germania, Austria e Slovenia. Il vero obiettivo è promuovere iniziative che spingano al turismo in bassa stagione, con eventi sportivi, manifestazioni eno-gastronomiche e turismo sanitario. L’entroterra ha registrato un balzo nei pernottamenti, superando i 3 milioni nel 2024, segno di un’offerta turistica che si sta diversificando.
Attenzione alla comunità nazionale italiana e al bilinguismo
Nella lista presentata da miletić per l’Assemblea regionale compaiono diversi rappresentanti della comunità nazionale italiana autoctona. Questa scelta intende valorizzare la presenza storica e culturale della comunità italiana in Istria, rispettandone i diritti e l’identità.
Nel mandato in scadenza sono stati fatti progressi nel campo del bilinguismo, grazie anche al lavoro coordinato con la vicepresidente Jessica Acquavita. Miletić ha riconosciuto l’importanza di mantenere vivo questo aspetto culturale e sociale, considerandolo parte integrante dell’identità istriana.
Sul fronte delle politiche per la comunità italiana, il presidente ha espresso soddisfazione per quanto realizzato e la volontà di proseguire su questa strada nel prossimo mandato, rafforzando il rispetto reciproco e la collaborazione interculturale. L’inclusione rappresenta un pilastro della gestione regionale.