Il bonus sport 2025 offre un aiuto concreto alle famiglie con reddito basso per permettere ai figli di partecipare ad attività sportive. Si tratta di un contributo di 300 euro per ciascun minore, destinato a chi ha un Isee fino a 15.000 euro, versato direttamente agli enti sportivi che aderiscono al programma. Questo sistema mira a sostenere la partecipazione dei ragazzi alle discipline sportive più diffuse, garantendo al tempo stesso massima trasparenza e controllo sulle modalità di erogazione.
Agevolazione da 300 euro per i figli di famiglie a basso reddito: come funziona il bonus sport 2025
Il bonus sport 2025 si rivolge alle famiglie italiane con un Isee massimo di 15.000 euro che vogliono iscrivere i figli ad attività sportive organizzate. L’agevolazione prevede un importo di 300 euro per ogni minore coinvolto, fino a un massimo di due figli per nucleo familiare. Questo aiuto economico nasce per rincarare il costo crescente delle iscrizioni a corsi come nuoto, calcio, danza e altre discipline sportive. Dal luglio 2025, grazie a un decreto dei Ministeri dello Sport, Economia e Lavoro, il contributo fa parte del cosiddetto “Fondo Dote per la Famiglia” e punta a favorire la frequentazione sportiva, contrastando le difficoltà legate alle spese.
La somma non viene consegnata direttamente ai beneficiari, ma viene erogata agli enti sportivi accreditati e riconosciuti, che applicano lo sconto alle famiglie che rispettano i requisiti. Questo meccanismo limita ogni possibile uso improprio del bonus e assicura una procedura controllata in ogni sua fase.
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Requisiti precisi per accedere al bonus sport: tipi di attività e frequenza richiesti
Non tutte le attività sportive rientrano nel bonus sport 2025. Solo quelle organizzate da società o associazioni sportive dilettantistiche, Onlus iscritte ai registri ufficiali o enti del terzo settore qualificati possono accedere a questo sostegno. Il ragazzo deve avere un’età compresa tra 6 e 14 anni e frequentare l’attività almeno due volte a settimana, per assicurare un vero impegno e partecipazione al corso.
I corsi devono avere una durata ben definita: l’inizio è previsto entro il 15 dicembre 2025 e la conclusione entro il 30 giugno 2026. Questi limiti temporali sono importanti per consentire all’amministrazione di monitorare gli effetti del bonus e gestire le risorse in modo efficiente.
Adesione degli enti sportivi e domande delle famiglie: tempistiche e procedure online
Le società sportive e gli enti interessati a partecipare al programma devono inviare la loro candidatura entro l’8 settembre 2025 attraverso il portale http://avvisibandi.sport.governo.it. Una volta raccolte le adesioni, l’elenco degli enti accreditati sarà reso disponibile pubblicamente, permettendo così alle famiglie di scegliere tra le offerte disponibili.
Le famiglie potranno presentare la domanda di iscrizione per i figli, presumibilmente entro la fine di settembre 2025, utilizzando una piattaforma online dedicata. Qui potranno caricare la documentazione richiesta e indicare la società sportiva o l’associazione scelta. Con questa procedura il bonus arriva subito all’ente, eliminando passaggi intermedi e accelerando la concessione del contributo.
Assegnazione dei fondi e controlli: criteri e sanzioni per l’uso del bonus sport
I fondi vengono assegnati seguendo un criterio cronologico legato alla ricezione delle domande, fino al completo esaurimento delle risorse disponibili. Se qualche domanda presenta errori o mancano i requisiti, il Dipartimento dello Sport può richiedere integrazioni o escludere la richiesta.
Se una famiglia rinuncia al bonus, la somma libera viene assegnata al richiedente successivo in graduatoria. Dopo aver ottenuto il contributo, il ragazzo deve frequentare regolarmente il corso: assenze che superano il 30% delle attività comportano l’obbligo di restituire i fondi già erogati e la perdita del bonus.
Il Dipartimento dello Sport controlla periodicamente le strutture accreditate per evitare irregolarità, mentre l’Agenzia delle Entrate monitora aspetti fiscali e la corretta applicazione della misura, per evitare cumulazioni non autorizzate con altri incentivi.
Rapporto con altre iniziative per le famiglie: il bonus sport nel quadro delle misure 2025
Il bonus sport si inserisce in un contesto più ampio di aiuti alle famiglie previsti dalla Legge di Bilancio 2025, che comprende bonus nascita, assegno unico maggiorato e incentivi per sostenere la natalità e l’occupazione femminile. Queste misure intendono offrire un supporto economico concreto alle famiglie italiane, che affrontano costi crescenti legati alla crescita e alla cura dei figli.
Alcune regioni, come il Trentino, hanno programmi analoghi che si concentrano su famiglie numerose o in particolari condizioni di difficoltà, offrendo voucher o contributi per le attività sportive dei minori. Questo dimostra la diffusione e la necessità di interventi che facilitino la partecipazione alle discipline sportive, riconosciute come strumenti importanti per la crescita dei giovani sotto il profilo fisico e sociale.
Le informazioni aggiornate su importi concessi e destinatari verranno pubblicate sul portale ufficiale del Dipartimento dello Sport, garantendo trasparenza e tracciabilità in tutta l’operazione.