Il governo italiano ha introdotto un’agevolazione dedicata alle imprese del Mezzogiorno che assumono giovani under 35 con contratti a tempo indeterminato. La misura, parte del Decreto Coesione convertito in legge, offre un’esenzione totale dai contributi previdenziali per due anni, con un tetto mensile di 650 euro per lavoratore. Questa iniziativa si inserisce in un quadro di politiche volte a stimolare l’occupazione stabile nelle regioni meridionali e ridurre i divari economici con il resto del Paese. Vediamo come funziona il bonus, i requisiti richiesti e le modalità di presentazione della domanda.
Caratteristiche principali del bonus da 650 euro per assunzioni nel mezzogiorno
Il bonus rappresenta un incentivo concreto per le imprese localizzate nelle regioni del Sud Italia, come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Lo strumento prevede l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per un periodo di 24 mesi, esclusi quelli INAIL. Il risparmio mensile arriva fino a 650 euro per ogni giovane assunto o stabilizzato, un valore superiore a quello previsto a livello nazionale .
Possono accedere le aziende che assumono lavoratori con meno di 35 anni e senza precedenti contratti a tempo indeterminato. L’agevolazione riguarda solo i contratti a tempo indeterminato e non si applica né ai contratti domestici né ai contratti di apprendistato, a meno che questi ultimi non siano trasformati in contratti stabili.
Questo strumento fa parte di un sistema di incentivi inserito nel cosiddetto Decreto Coesione, che punta a rafforzare l’economia locale e incentivare un’occupazione duratura nelle aree che maggiormente soffrono le disparità nel mercato del lavoro.
Regole e condizioni per accedere al bonus 2025-2027
La validità del bonus va dal primo settembre 2024 fino al 31 dicembre 2027. In questo arco temporale le imprese private devono rispettare alcune condizioni per beneficiare dell’incentivo. Le assunzioni devono riguardare lavoratori non dirigenti con contratto subordinato a tempo indeterminato, oppure la trasformazione di contratti a termine in contratti stabili.
Il datore di lavoro deve, inoltre, soddisfare specifici requisiti di legge relativi alla sicurezza sul lavoro e al rispetto delle normative contributive e contrattuali. Tra le condizioni fondamentali, è vietato procedere a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o collettivi nell’unità produttiva interessata dalla nuova assunzione.
Se entro sei mesi da quando inizia il rapporto di lavoro il lavoratore assunto viene licenziato con giustificato motivo o se nei sei mesi successivi viene licenziato un collega di pari qualifica nello stesso reparto, il beneficio decade e l’impresa dovrà restituire quanto percepito fino a quel momento.
Queste norme sono state introdotte per evitare abusi e garantire una reale stabilizzazione dell’occupazione giovanile nel territorio del Mezzogiorno.
Modalità di richiesta del bonus e ruolo dell’inps
La gestione delle domande per il bonus è affidata all’INPS, che ha predisposto un canale telematico dedicato per l’inoltro delle richieste. Gli imprenditori devono compilare un modulo online reperibile nel portale delle agevolazioni, sezione incentivi Decreto Coesione, articolo 22 relativo ai giovani.
La compilazione richiede di inserire dati puntuali circa il datore di lavoro e il lavoratore assunto, assicurandosi di fornire informazioni corrette e aggiornate. La procedura esclusiva tramite il portale INPS garantisce il controllo delle domande e la verifica dei requisiti.
L’iter consente alle imprese di ottenere rapidamente il riconoscimento del beneficio fiscale a fronte delle assunzioni effettuate. La digitalizzazione della richiesta rende più trasparente e accessibile l’accesso agli incentivi legati all’occupazione giovanile nel Sud.
Il bonus si colloca nel più ampio quadro degli interventi di coesione territoriale, in particolare nella Zona Economica Speciale Unica Sud, che include tutte le regioni meridionali e prevede altre agevolazioni per aumentare l’attrattività degli investimenti e migliorare l’occupazione.
Questa misura rappresenta una fase importante delle politiche italiane per il lavoro, mirata a stabilizzare la presenza dei giovani nelle imprese del Mezzogiorno e a sostenere la crescita delle economie locali nel medio termine.