Biodiversità nell’agricoltura biodinamica, un modello per tutelare ecosistemi e specie autoctone

Biodiversità nell’agricoltura biodinamica, un modello per tutelare ecosistemi e specie autoctone

La biodiversità è fondamentale nell’agricoltura biodinamica secondo Demeter Italia, che promuove pratiche sostenibili in aziende come Bio Ferrarini a Mirandola e Paolo Fontanabona a Verona per rigenerare suolo ed ecosistemi.
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L'articolo evidenzia come l'agricoltura biodinamica, tramite lo standard Demeter, promuova la biodiversità per garantire la fertilità del suolo, la resilienza delle coltivazioni e la tutela dell'ecosistema agricolo, con esempi concreti da aziende in Italia. - Gaeta.it

La biodiversità assume un ruolo centrale nell’agricoltura biodinamica, pratica agricola che punta a preservare e valorizzare la varietà biologica dentro e attorno alle aziende. In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, Demeter Italia ha evidenziato come questo metodo sostenga la conservazione delle specie e delle varietà autoctone, promuovendo un equilibrio tra elementi diversi dell’ecosistema agricolo. Le aziende certificate rappresentano esempi concreti di impegno per mantenere gli habitat e gli organismi che garantiscono la salute del terreno e delle coltivazioni.

L’importanza della biodiversità secondo lo standard demeter

Le aziende con certificazione Demeter integrano la biodiversità in modo strutturale nelle loro attività quotidiane. La tutela non si limita solo ai campi coltivati ma coinvolge anche siepi, boschi, aree umide e piccoli habitat per insetti, predatori naturali e impollinatori. Un aspetto significativo è la rotazione delle colture e l’uso attento del suolo. Le regole Demeter prevedono che almeno il 10% della superficie totale aziendale, e fino al 20% per le coltivazioni di orticole in serra, sia destinato a pratiche che favoriscano la biodiversità. Questo spazio serve a favorire la convivenza di specie diverse garantendo un ambiente vivace e resistente agli stress ambientali.

Biodiversità come fattore di fertilità e resilienza

All’interno di questo quadro, la biodiversità diventa una componente viva e necessaria per la fertilità del terreno, l’equilibrio delle relazioni tra organismi e la capacità dell’azienda agricola di affrontare cambiamenti climatici o patologie. La presenza di insetti impollinatori, predatori naturali degli insetti dannosi e altre forme di vita svolge un ruolo benefico sotto più punti di vista, rendendo l’ecosistema agricolo più solido e autosufficiente.

Pratiche concrete nelle aziende biodinamiche: testimonianze da mirandola e verona

Le esperienze di due aziende attive nel settore biodinamico confermano quali accorgimenti operativi sostengono la biodiversità. Andrea Ferrarini, dell’azienda Bio Ferrarini a Mirandola , coltiva ortaggi e cereali su 150 ettari. Oltre il 10% di questa superficie è dedicata a presidi naturali come siepi, boschetti e zone umide, che favoriscono il bilanciamento tra prede e predatori. L’apicoltura è inclusa nel ciclo produttivo, perché senza api non si svolge l’impollinazione. Ferrarini porta l’esempio dei lombrichi che, scavando gallerie nel terreno, aiutano a ossigenare il suolo e a difendere le radici dagli stress legati alle variazioni climatiche estreme. In questa visione, la biodiversità non è un lusso ma la spina dorsale di un’agricoltura resiliente.

Coltivare in serra rispettando la biodiversità

Paolo Fontanabona, titolare dell’azienda omonima a Verona, si occupa di orticole in serra, adottando lo standard Demeter in modo rigoroso. Fontanabona evidenzia come il lavoro agricolo modifichi l’equilibrio naturale, ma coltivare puntando sulla biodiversità significa ricreare quell’equilibrio. Siepi, laghetti, rotazioni profonde e sovescio sono alcune delle pratiche che permettono a insetti, microfauna e altre specie di vivere e contribuire alla fertilità del suolo. A differenza dell’agricoltura convenzionale che cerca di ridurre la vita presente nel terreno, lui lascia che il suolo si rigeneri anche durante i periodi di riposo. Questo approccio estende la vitalità del terreno, facendo in modo che la natura recuperi il proprio equilibrio.

Agricoltura biodinamica e tutela dell’ambiente, traiettoria verso il futuro

Le testimonianze raccolte mettono in evidenza un’agricoltura che rigenera il suolo e sostiene la vita piuttosto che consumarla. L’impegno a collaborare con la natura e non a contrastarla costituisce un punto di partenza importante per rispondere alle crisi ecologiche, ai cambiamenti climatici e al degrado del terreno. Si tratta di un modello che combina rigore e rispetto per l’ecosistema nel suo complesso.

Biodinamica in europa tra protezione e qualità ambientale

In ambito europeo, l’agricoltura biodinamica si distingue per le sue precise regole di tutela biologica e per un sistema che protegge non solo la produzione, ma anche la qualità dell’ambiente circostante. Questi metodi aprono prospettive in linea con le richieste ambientali attuali, proiettandosi su un futuro dove la vita e la biodiversità giocano un ruolo centrale per la sopravvivenza delle coltivazioni e la salute dei territori agrari.

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