La città di Bergamo si prepara a vivere un momento di grande rilevanza per il settore lattiero-caseario con il Gran Premio del Formaggiaio, un evento che intende premiare le eccellenze nel campo della produzione e della divulgazione della cultura casearia. La manifestazione si terrà nei giorni 25 e 26 settembre all’interno di B2Cheese, una fiera internazionale dedicata a tutti gli aspetti della filiera del latte e dei formaggi. Questa seconda edizione del premio, promosso dalla Guilde Internationale des Fromagers, offre un’importante occasione per riflettere sull’arte casearia, la sua evoluzione e il legame profondo con le varie tradizioni culinarie italiane.
Il significato del premio per la cultura casearia
Il Gran Premio del Formaggiaio non rappresenta solo una competizione fra esperti del settore, ma è anche un’opportunità unica per mettere in luce il patrimonio culturale legato al formaggio. Armando Brusato, presidente della Guilde Internationale des Fromagers, ha sottolineato durante la conferenza stampa l’importanza di dare visibilità a chi, con passione e competenza, contribuisce a mantenere viva la tradizione casearia. Secondo Brusato, il formaggio è un simbolo delle tradizioni locali e delle comunità, un prodotto che racconta storie e identità. Questo premio si propone allora di onorare coloro che, grazie alle loro conoscenze e alle loro capacità comunicative, riescono a trasmettere al pubblico le peculiarità e i valori associati ai vari tipi di formaggio.
La manifestazione non si limita a premiare il migliore formaggiaio, ma vuole anche coinvolgere e sensibilizzare il pubblico sulla ricchezza della tradizione casearia italiana. Bergamo, scelta come sede del premio, rappresenta un punto di riferimento per il settore grazie alla sua storia e alla sua vivace cultura gastronomica. Il premio si inserisce in un contesto di eventi e convegni che mirano a promuovere la conoscenza e l’apprezzamento di questo alimento, evidenziando al contempo le sue caratteristiche uniche che variano da regione a regione.
I candidati: stelle emergenti del formaggio italiano
Per l’edizione di quest’anno, i cinque finalisti che si contenderanno il titolo di Miglior Formaggiaio d’Italia sono stati selezionati attraverso un processo rigoroso, condotto da una qualificata giuria di esperti della Guilde. Il numero dei partecipanti ha superato le aspettative rispetto alla passata edizione, dimostrando il crescente interesse e la passione per il formaggio nel nostro paese. Tra i candidati troviamo nomi illustri:
- Bruno Bossini, rappresentante del negozio Zona Alpi – La Malga in Città di Brescia, noto per l’ampia selezione di formaggi e l’attenzione alla qualità.
- Hakim Jendaoui, del Bu Cheese Bar di Bergamo, dove la passione per il formaggio si traduce in una proposta unica e coinvolgente.
- Gian Marco Moroni, della Salumeria Moroni di Novara, rinomato per la sua abilità nella scelta e nella lavorazione dei formaggi.
- Davide Raffaetta, collaboratore di Silvano Romani, una figura apprezzata per la sua competenza e il suo impegno nel settore.
- Marco Zacchello, parte della terza generazione della storica azienda Formaggi Stevanato, rappresentante della tradizione casearia veneta.
Questi professionisti dovranno affrontare un rigoroso programma di prove, che include sfide pratiche e teoriche, per dimostrare non solo la loro maestria nel lavoro con il formaggio, ma anche la loro capacità di comunicare e coinvolgere il pubblico.
Le prove del gran premio
La competizione si articolerà in sette prove, che metteranno alla prova sia le capacità manuali che la preparazione teorica dei partecipanti. Ogni sfida è pensata per valutare le diverse competenze necessarie a diventare un eccellente formaggiaio. I concorrenti saranno giudicati su vari aspetti, dalla tecnica alla creatività, dall’abilità artigianale alla capacità di narrare la propria passione per il formaggio. A queste prove standard si aggiungerà una prova speciale, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che prevede un elemento scenografico che mira a valorizzare ulteriormente l’esperienza formativa e informativa dell’evento.
La giuria, composta da esperti del settore, avrà il compito di valutare ogni partecipante non solo in base alla loro conoscenza del prodotto e delle tecniche di lavorazione, ma anche in relazione alla loro capacità di comunicare il valore e la storia del formaggio, un aspetto fondamentale in un mercato sempre più orientato alla narrazione e all’esperienza. Il vincitore di questo prestigioso premio avrà l’onore di rappresentare l’Italia al Mondial du Fromage di Tours, in Francia, un evento di respiro internazionale che mette in competizione eccellenze casearie di tutto il mondo, dove il talento artigianale italiano avrà l’opportunità di emergere su un palcoscenico globale.
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Armando Proietti