Un interessante episodio ha visto protagonista un sistema di tracciamento GPS, utilizzato da un proprietario per recuperare il suo veicolo rubato a Giugliano in Campania. Il sorvegliante dispositivo ha smesso di muoversi in via San Francesco a Patria, fornendo una localizzazione chiara che ha consentito alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente. La prontezza e l’efficacia dell’intervento sono stati fondamentali per fermare i sospetti e restituire il veicolo al legittimo proprietario.
L’intervento dei Carabinieri
Dopo che il proprietario dell’auto ha chiamato il 112, i Carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania sono accorsi presso il luogo indicato. All’arrivo, gli agenti hanno trovato il veicolo rubato in un grave stato di smontaggio, con alcuni componenti già rimossi e predisposti per l’estrazione. Questo ha suscitato l’attenzione degli uomini in uniforme, che immediatamente hanno iniziato a perlustrare l’area circostante per cercare i responsabili.
La scena si è presentata come un tipico caso di “cannibalizzazione” automobilistica, un fenomeno dove i veicoli rubati vengono smontati per rivendere i pezzi di ricambio. Questi oggetti, di fatto, hanno mercato nel settore e spesso sfuggono ai controlli legalmente stabiliti. La fortuna ha voluto che i Carabinieri abbiano potuto agire prima che l’operazione di smontaggio fosse completata.
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Identificazione e cattura dei fuggitivi
Durante l’operazione, tre individui sono stati colti sul fatto mentre cercavano di sottrarsi all’arresto. Al momento del rinvenimento, i tre sospetti hanno tentato la fuga abbandonando gli attrezzi utilizzati per il lavoro. La loro corsa, però, è durata poco: le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarne due, rispettivamente di 30 e 20 anni, mentre il terzo è riuscito a dileguarsi.
Attualmente, sono in corso indagini per rintracciare anche il terzo complice, il quale potrebbe rivelarsi fondamentale nell’indagine per l’individuazione della rete coinvolta nel traffico illecito di componenti auto. I due arrestati sono stati accusati di concorso in riciclaggio e sono stati posti agli arresti domiciliari mentre proseguono gli accertamenti da parte degli inquirenti.
Ritorno del veicolo al legittimo proprietario
Il veicolo, dopo essere stato recuperato e messo in sicurezza, sarà restituito al suo proprietario. Questo rappresenta una vittoria significativa per le forze dell’ordine e un riconoscimento dell’importanza del tracciamento GPS nei casi di furto. Gli accertamenti non si limitano però al solo recupero dell’automobile; sono in corso verifiche sui numerosi componenti auto trovati nel garage dove sono stati colti in fraganza i tre sospettati. Il controllo di questi pezzi potrebbe rivelare ulteriori collegamenti con attività illecite.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri e la cooperazione del proprietario del veicolo dimostrano quanto sia fondamentale unire forze e tecnologie per combattere e prevenire i furti di automobili.