Un episodio drammatico ha scosso oggi la zona Prenestina di Roma, dove un’auto è andata a fuoco a causa di una violenta esplosione in un distributore di benzina. L’intervento tempestivo di due carabinieri ha evitato una tragedia più grave, salvando la vita a un uomo rimasto intrappolato nel veicolo ormai avvolto dalle fiamme. I dettagli di quanto avvenuto emergono dalla testimonianza diretta del maresciallo capo Gregorio Assanti, coinvolto nei soccorsi.
Il rogo dell’auto e la dinamica dell’esplosione in via dei gordiani
La prima deflagrazione è avvenuta oggi in via dei Gordiani, nel cuore di Roma, coinvolgendo un’auto e, sorprendendo mentre transitava, anche un’ambulanza del 118. Il veicolo a motore è stato subito circondato da fiamme alte e intense. L’uomo a bordo è riuscito a uscire dalla vettura ma è rimasto gravemente ustionato, crollando esanime a terra. Le condizioni del mezzo, completamente avvolto dalle fiamme, impedivano un intervento rapido se non fosse stato per la presenza dei carabinieri intervenuti sul posto.
Il maresciallo Assanti ha spiegato come il pronto arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile abbia fatto la differenza nel salvare l’uomo dal fuoco. Nonostante la situazione fosse estremamente pericolosa, gli agenti hanno tratto l’uomo dall’immediata zona d’esplosione e, con l’aiuto degli infermieri sull’ambulanza coinvolta, lo hanno assistito e trasportato velocemente verso il pronto soccorso del policlinico Casilino. La sinergia tra le forze dell’ordine e il personale sanitario ha funzionato senza perdere un momento prezioso, dimostrando capacità operative fondamentali nelle emergenze.
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Il secondo scoppio e i momenti di paura vissuti dai carabinieri
Appena un minuto dopo il primo evento, una seconda deflagrazione ancor più violenta ha colpito la zona, investendo i soccorritori e i presenti. Secondo la ricostruzione del maresciallo Assanti, l’esplosione ha lanciato i carabinieri a diverse decine di metri di distanza e ha scaraventato in aria parti della cisterna del distributore di benzina, con detriti che sono caduti vicino a loro. Questi minuti sono stati segnati da una tensione fortissima e dalla presenza concreta del pericolo.
Il maresciallo ha sottolineato un aspetto importante: anche chi è abituato a situazioni di rischio prova paura. Il sentimento umano si manifesta e aiuta a mantenere l’attenzione e la cautela necessarie, affinché non si diventi incoscienti. Questi attimi di pericolo, ha spiegato, non hanno bloccato però i soccorritori: appena hanno potuto, sono tornati subito sul luogo per aiutare chi fosse rimasto coinvolto nell’esplosione. Il comportamento dei carabinieri, in quella situazione, ha mostrato prontezza e coraggio nel tentativo di salvare quante più vite possibile.
Il ferimento di un carabiniere e l’impegno sul campo
Tra i soccorritori coinvolti c’è stato anche un carabiniere che ha riportato ferite durante l’intervento. Pur colpito, l’agente ha continuato a fornire supporto alle operazioni di salvataggio. La situazione ha messo a dura prova tutto il personale presente, chiamato a operare in condizioni particolarmente critiche.
I carabinieri del nucleo radiomobile hanno agito con rapidità, spostando l’uomo ustionato dal luogo pericoloso e poi affidandolo alle cure ospedaliere, segno di grande coordinazione operativa. La presenza di un’ambulanza sull’incidente ha aiutato a fornire un primo intervento efficace. Le autorità sono ora al lavoro per accertare le cause precise dell’esplosione, monitorare i danni e assicurare la sicurezza dell’area.
Gli eventi di oggi in via dei Gordiani ribadiscono il ruolo centrale delle forze dell’ordine in momenti critici e la loro determinazione a salvare vite anche a rischio della propria incolumità.