Arresti a Lecco: armi e droga collegate a video musicali di Baby Gang e simba la rue nel 2024

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Arresti a Lecco per armi e droga legate ai video di Baby Gang e Simba La Rue. - Gaeta.it

Armando Proietti

11 Settembre 2025

L’indagine partita a gennaio 2024 dalla Procura di Lecco ha portato a una serie di arresti legati a traffico di droga e detenzione illegale di armi, con risvolti che coinvolgono anche la scena trap locale. Le indagini hanno svelato collegamenti tra i protagonisti del narcotraffico e le immagini di video musicali di noti artisti emergenti. Questo intreccio ha acceso i riflettori su un fenomeno che coinvolge criminalità e cultura contemporanea.

La scoperta dell’arma: un fucile mitragliatore di fabbricazione ex cecoslovacca

L’inchiesta si è avviata dopo l’arresto di un indagato già in passato trovato con una quantità di droga e un fucile mitragliatore d’assalto, modello AK47, prodotto in quello che oggi è l’area dell’ex Cecoslovacchia. L’arma, perfettamente funzionante e già caricata con munizioni, ha rappresentato un elemento cruciale. Le forze dell’ordine hanno approfondito come quell’oggetto potesse essere collegato a un gruppo più ampio, identificando la provenienza e il possesso attraverso accertamenti tecnici e investigativi.

Il rinvenimento di un’arma di questo tipo è raro nelle indagini locali, dato il grado di pericolosità e la tipologia militare del fucile mitragliatore. Il modello AK è noto per la sua capacità di fuoco e diffusione nelle attività criminali internazionali, e la sua presenza nelle mani di privati cittadini sottolinea da subito una rete organizzata soprattutto in relazione alla distribuzione di sostanze stupefacenti.

Il ruolo della famiglia hetem e il collegamento agli arresti recenti

L’indagine, coordinata dal procuratore Domenico Ezio Basso, ha permesso di collegare il fucile alla famiglia Hetem. Quattro membri di questa famiglia sono stati arrestati nelle ultime operazioni, ritenuti responsabili di traffico di droga e illecita detenzione dell’arma. I carabinieri hanno ricostruito con precisione i ruoli e le connessioni tra loro, evidenziando come il gruppo fosse radicato nel territorio e avesse una diffusione della propria influenza in ambito criminale.

L’operazione dimostra un lavoro investigativo basato su intercettazioni, appostamenti e analisi delle frequentazioni, con l’obiettivo di disarticolare un sistema di spaccio ben radicato. La presenza di armi pesanti rafforza la gravità e la complessità del caso, riproponendo scenari di violenza che possono sfociare in episodi di cronaca grave.

La sorprendente messa in scena: armi da guerra nei video musicali di Baby Gang e simba la rue

Una delle scoperte più delicate dell’indagine riguarda l’utilizzo del fucile mitragliatore in riprese di video musicali. Le forze dell’ordine hanno accertato che la stessa arma sarebbe comparsa in filmati realizzati da Baby Gang e da Simba La Rue, alias Mohamed Lamine Saida, trapper di 23 anni già noto alle cronache e detenuto in via cautelare dopo condanne definitive.

Questa collusione tra criminalità e cultura musicale trap porta a riflettere sulle dinamiche di rappresentazione del crimine e del potere, specie in ambienti giovanili. Le immagini con armi da guerra possono veicolare un’immagine di forza e intimidazione, oltre a legare artisti e personaggi della scena musicale a contesti illegali e pericolosi.

Il coinvolgimento diretto di Simba La Rue, indagato e detenuto, apre nuovi scenari sulla connessione fra arte e illegalità, e su come certi simboli di violenza si intreccino con la costruzione dell’identità artistica e sociale in contesti urbani segnati dalla marginalità.

Indagine e risvolti giudiziari, un’attenzione alta da parte della procura di Lecco

L’indagine portata avanti dalla Procura di Lecco sotto la guida di Domenico Ezio Basso ha seguito un percorso serrato. Il lavoro congiunto tra forze dell’ordine e magistratura ha permesso di raccogliere prove convincenti per ascrivere responsabilità precise. Questa attività, che ha compreso arresti recenti e la raccolta di elementi a carico di più soggetti, mostra una determinazione nel contrastare fenomeni criminali legati non solo allo spaccio ma anche all’uso di armi proibite.

Le azioni giudiziarie in corso mirano a far luce su tutte le sfaccettature del caso, includendo i rapporti tra i protagonisti e le modalità di recrudescenza di comportamenti violenti. Il coinvolgimento di personaggi pubblici del mondo musicale indica come la magistratura tenga in seria considerazione anche i segnali che emergono dal tessuto sociale e culturale.

L’attenzione rivolta agli strumenti di violenza e alla loro circolazione illegale consente di prevenire possibili episodi di grave allarme pubblico, mentre l’indagine apre uno spazio di riflessione sul rapporto tra arte e realtà criminale nel contesto urbano moderno.