Arrestato un 23enne di Altavilla Vicentina: rapine a danno di giovani in aumento nell'area

Arrestato un 23enne di Altavilla Vicentina: rapine a danno di giovani in aumento nell’area

Arrestato un 23enne ad Altavilla Vicentina per furto aggravato e rapina, dopo una serie di attacchi mirati a giovani studenti, suscitando preoccupazione nella comunità locale.
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Arrestato un 23enne di Altavilla Vicentina: rapine a danno di giovani in aumento nell'area - Gaeta.it

Un caso preoccupante ha scosso la tranquillità di Altavilla Vicentina e delle aree circostanti. Un giovane di 23 anni, disoccupato e senza fissa dimora, è stato arrestato dai Carabinieri di Montecchio Maggiore su indicazione della Procura di Vicenza. L’accusa che pende su di lui è di furto aggravato, rapina e violenza privata. Questo arresto arriva sulla scia di numerosi episodi di rapina a danno di giovani, tutti avvenuti nell’ultimo periodo.

Rapine mirate a giovani studenti

Le indagini hanno messo in luce una serie di attacchi mirati che hanno preso di mira ragazzi di età compresa tra 16 e 25 anni. Tra luglio e settembre, le cronache riportano diversi casi di rapina avvenuti a Sovizzo, creando allarmismo tra le famiglie. Le vittime, principalmente studenti, hanno sporto denuncia, illustrando un metodo operativo sempre più inquietante.

Il 23enne approcciava i giovani con un atteggiamento amichevole e cordiale, per poi trasformarsi in un aggressore minaccioso. Questa strategia ha reso difficile il riconoscimento e ha contribuito a mantenere l’atmosfera di paura tra i ragazzi e le loro famiglie. I Carabinieri hanno dedicato tempo ed energie a monitorare il territorio, riuscendo finalmente a identificare il rapinatore, il quale è stato riconosciuto dalle vittime grazie a un attento lavoro di raccolta di prove e testimonianze.

Il modus operandi del rapinatore

Il modus operandi del sospettato era ben definito e ha alimentato le preoccupazioni della comunità. Dopo aver scelto la sua vittima, iniziava a interagire in modo amichevole, creando un ambiente di apparente sicurezza. Una volta conquistata la fiducia della persona attaccata, passava rapidamente a minacce, utilizzando violenza fisica per imporre la sua volontà. In molti casi, il giovane si è approfittato della sorpresa delle vittime per sottrarre il denaro e i cellulari, causando non solo danni materiali, ma anche un forte impatto emotivo tra i ragazzi aggrediti.

Provvedimento cautelare e attese giudiziarie

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno fornito prove robuste e incontrovertibili contro il rapinatore. Tenuto conto del pericolo di ripetizione dei reati, il Pubblico Ministero ha ora iniziato un processo legale per affrontare la situazione. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza ha ritenuto indispensabile emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, portando l’indagato dietro le sbarre in attesa di un giudizio definitivo. Questo intervento è considerato fondamentale per garantire la sicurezza dei giovani e per interrompere il ciclo di violenza crescente che stava colpendo la comunità locale.

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