Un uomo di 33 anni, di origine tunisina, è finito in manette a Falconara Marittima con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. È successo ieri mattina, durante un controllo antidroga. L’uomo, che vive con la moglie, era già destinatario di un decreto di espulsione e di un ordine di allontanamento dal territorio, emessi a febbraio 2025. La sua fuga rocambolesca e le condizioni in cui è stato fermato hanno reso la vicenda un episodio importante nelle attività di contrasto allo spaccio nella zona.
Dalla perquisizione alla fuga dalla finestra
I carabinieri della Tenenza di Falconara si sono presentati a casa del 33enne per una perquisizione legata a un’operazione contro la droga. Ma l’uomo ha reagito cercando di scappare. È saltato dalla finestra al primo piano, indossando solo slip e ciabatte. Nel tentativo di fermarlo, un militare si è fatto male, riportando escoriazioni. Il carabiniere è poi stato medicato al pronto soccorso di Chiaravalle.
In casa sono stati trovati dieci grammi di hashish e circa 800 euro in contanti, soldi che gli investigatori ritengono siano frutto dello spaccio. Il tunisino è stato denunciato a piede libero per possesso di droga, mentre l’arresto è scattato per la resistenza e la violenza contro i pubblici ufficiali.
Espulsione già decisa, ma lui era ancora in Italia
Dalle verifiche dopo l’arresto è emerso che l’uomo era già destinatario di un decreto di espulsione firmato dal prefetto di Pesaro e di un ordine di allontanamento del questore della stessa città, entrambi risalenti a febbraio 2025. Il 33enne si trovava in Italia in attesa del permesso di soggiorno. Durante l’udienza di convalida, questa mattina davanti al giudice Roberto Evangelisti, ha spiegato di aver tentato la fuga “per paura di essere rimpatriato.” Ha raccontato di essere arrivato in Italia su un barcone partito dalla Tunisia, quello che spesso viene chiamato “barcone della speranza.”
Il giudice ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di firma. Ora l’uomo dovrà presentarsi regolarmente davanti alle autorità. Il procedimento penale andrà avanti, mentre la sua presenza sul territorio rimane sospesa a causa dei provvedimenti di espulsione.
Un colpo alla rete dello spaccio a Falconara
L’intervento dei carabinieri conferma quanto le forze dell’ordine siano impegnate nel contrasto alla vendita di droga in provincia di Ancona. Il sequestro di hashish e denaro dimostra l’esistenza di una rete locale, che viene tenuta d’occhio con operazioni mirate come quella di ieri. La reazione violenta dell’uomo, con la fuga pericolosa, mette in luce le difficoltà che i militari affrontano in questi casi.
Falconara, sulla costa marchigiana, ha visto negli ultimi anni numerosi interventi simili per frenare consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto di ieri manda un segnale chiaro a chi è coinvolto in questi traffici. Allo stesso tempo, l’attenzione alla situazione giuridica degli stranieri coinvolti risponde alla necessità di applicare le espulsioni previste dalla legge, come nel caso di questo 33enne.
Le forze dell’ordine continueranno a indagare per capire se ci sono altri legami con persone coinvolte in attività illegali nella zona, mentre il giudice seguirà da vicino l’evolversi della situazione giudiziaria del tunisino arrestato.