Nella giornata di giovedì, un’operazione della Polizia di Stato di Milano ha portato all’arresto di due uomini di origine marocchina, trovati in possesso di 240 chili di hashish. L’azione è emersa durante le indagini per rintracciare un uomo ricercato, già condannato a cinque anni per reati legati allo spaccio. L’operazione ha coinvolto anche il rinvenimento di ingenti quantità di droga e arresti in flagranza di reato.
L’arresto e il tentativo di fuga
Gli agenti della Polizia di Stato stavano seguendo le tracce di un marocchino di 35 anni, destinatario di un ordine di carcerazione. Le ricerche sono state condotte nelle zone a nord di Cremona, comprese le località di Pizzighettone, Bassano e Soresina. Gli investigatori sospettavano che il ricercato potesse utilizzare identità false per sfuggire alla giustizia.
A Pizzighettone, gli agenti hanno notato un uomo che somigliava al latitante mentre si trovava alla guida di un furgone, in compagnia di un connazionale, un uomo di 45 anni. Al tentativo di controllo del veicolo, i due hanno ingranato la marcia, speronando l’auto dei poliziotti nel tentativo di fuggire. Nonostante la resistenza, gli agenti sono riusciti a bloccarli prima dell’arrivo di rinforzi della Polizia Stradale di Cremona.
La scoperta della droga
Il conducente del furgoncino, un marocchino di 35 anni con documenti spagnoli falsificati, è stato immediatamente identificato come il ricercato. Il suo complice, un uomo di 45 anni, era anch’egli già noto alle forze dell’ordine per reati di spaccio. Durante la perquisizione del veicolo, gli agenti hanno rinvenuto circa 60 chili di hashish nascosti in un doppiofondo.
Le indagini non si sono fermate al furgone. Gli agenti hanno esteso la perquisizione a un magazzino abbandonato situato ad Acquanegra Cremonese. Qui, all’interno di secchi di sabbia, sono stati trovati ulteriori 180 chilogrammi di hashish, portando il totale a 240 chili. L’operazione ha dimostrato l’impegno delle forze di polizia nella lotta contro il traffico di droga.
Conseguenze legali e detenuti
I due uomini sono stati arrestati e, su disposizione del pubblico ministero di Cremona, sono stati trasferiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Il marocchino di 35 anni, oltre al possesso di sostanze stupefacenti, è stato incarcerato anche per resistenza a pubblico ufficiale a causa del tentativo di speronamento della vettura della polizia e per l’utilizzo di documenti falsi. Si sono rese necessarie ulteriori azioni legali, data la pena di cinque anni di reclusione che il ricercato deve ancora scontare per le precedenti condanne.
L’operazione non solo ha evidenziato la problematica del traffico di droga nel territorio, ma ha anche sottolineato l’importanza della cooperazione tra le diverse unità della polizia nel garantire la sicurezza della comunità e nell’assicurare alla giustizia coloro che violano la legge.