Appalti a Fiumicino, la consigliera Pd chiede conto al sindaco e alla giunta

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Consigliera Pd solleva dubbi sugli appalti a Fiumicino. - Gaeta.it

Laura Rossi

2 Settembre 2025

Il Comune di Fiumicino finisce al centro di un’inchiesta giudiziaria su una serie di appalti sospetti, con presunti intrecci tra politica e imprenditoria. Il procuratore di Civitavecchia, Alberto Liguori, ha portato alla luce dinamiche illecite che coinvolgono funzionari pubblici e amministratori locali. Michela Califano, consigliera regionale Pd e segretaria del partito a Fiumicino, ha espresso preoccupazione per quanto emerso, chiedendo al sindaco e alla giunta di assumersi responsabilità politiche chiare.

Appalti pilotati, cosa sta emergendo a Fiumicino

Le indagini della Procura di Civitavecchia, guidata da Liguori, hanno scoperto appalti truccati e affidamenti diretti nel Comune di Fiumicino. La Guardia di Finanza di Roma ha svolto accertamenti che hanno coinvolto funzionari pubblici e alcuni esponenti politici, inclusi assessori. Sono state emesse nove misure cautelari nei confronti di persone accusate di manipolare le gare per favorire imprenditori amici.

Secondo gli investigatori, le gare venivano camuffate con finte indagini di mercato, usate per dare un’apparenza di regolarità agli affidamenti. Questo sistema ha permesso di evitare la concorrenza reale e di favorire ditte vicine all’amministrazione, compromettendo la trasparenza. Le misure della procura puntano a ricostruire la portata delle collusioni e a fermare altri abusi dentro il Comune.

Le parole dure del procuratore Liguori

Il procuratore Liguori ha definito inquietanti i rapporti tra amministratori e imprenditori emersi. Ha spiegato come le indagini di mercato simulate fossero un trucco per nascondere la verità dietro le assegnazioni. Ha invitato sindaco e giunta a prendere atto della gravità della situazione, senza sottovalutare le conseguenze delle indagini.

Secondo Liguori, le responsabilità non sono solo di chi è indagato, ma riguardano tutta la gestione politica che ha lasciato spazio a queste pratiche. La magistratura chiede ai vertici del Comune di dare risposte chiare e tempestive, per non danneggiare ulteriormente la reputazione dell’ente e la fiducia dei cittadini.

L’appello di Michela Califano: «Serve chiarezza e responsabilità»

Michela Califano, punto di riferimento del Pd a livello regionale e locale, ha risposto con preoccupazione alle parole del procuratore. Ha definito la situazione inquietante e ha chiesto a sindaco e giunta di prendersi la responsabilità politica che spetta loro. Ha invitato a evitare risposte di circostanza o tentativi di minimizzare i fatti emersi, sottolineando il fallimento della gestione amministrativa nel prevenire questi abusi.

Califano ha ribadito la necessità di un confronto serio con i cittadini, che hanno visto vacillare la fiducia nell’amministrazione locale. Ha detto che solo con una presa di posizione netta si può cominciare a recuperare credibilità. Il suo intervento arriva in un momento delicato, mentre Fiumicino cerca risposte e trasparenza dopo settimane di tensione.

Un colpo duro per l’amministrazione e la fiducia dei cittadini

Questa inchiesta rappresenta un duro colpo per l’amministrazione di Fiumicino. Dopo le misure cautelari, la percezione della legalità è stata scossa, con molti cittadini che guardano con sospetto a giunta e funzionari coinvolti. La situazione complica la gestione quotidiana del Comune e apre dubbi sulle procedure adottate fino a oggi.

Le ripercussioni vanno oltre l’aspetto giudiziario e si riflettono nella politica e nell’amministrazione. C’è il timore che episodi di corruzione possano ripetersi e cresce la richiesta di trasparenza e controlli più rigorosi. La maggioranza dovrà affrontare questa sfida per salvaguardare l’immagine di Fiumicino e ricostruire il rapporto di fiducia con la comunità.

Le parole di Michela Califano lo confermano: serve responsabilità politica e un riconoscimento chiaro di quanto accaduto. L’inchiesta non riguarda solo la giustizia, ma investe direttamente la gestione della cosa pubblica e l’uso delle risorse.

Nelle prossime settimane sarà fondamentale seguire gli sviluppi e vedere come risponderanno gli amministratori chiamati a fare chiarezza. Il futuro politico e amministrativo di Fiumicino passa anche da queste scelte, per evitare che tutta la città ne esca danneggiata.