Airc e Fondazione Cariplo hanno stanziato oltre sette milioni di euro per finanziare trenta borse di dottorato destinate alla formazione dei physician scientist, medici ricercatori impegnati a collegare ricerca di laboratorio e pratica clinica in oncologia. Queste borse rappresentano un’opportunità per specializzandi che frequentano l’ultimo anno delle scuole di specialità mediche nel 2025/2026, un segmento ancora poco riconosciuto e senza un percorso di carriera definito nel nostro paese. Il progetto si svolge all’interno del dottorato di ricerca in medicina dei sistemi, promosso dall’Università degli Studi di Milano con la gestione della Fondazione Semm.
La figura del physician scientist e la sua importanza nella ricerca oncologica
Il physician scientist, o medico ricercatore, è una figura fondamentale che svolge un ruolo di collegamento tra la ricerca di base e la pratica clinica. In Italia questa figura non ha ancora un riconoscimento formale né un percorso stabilito. Eppure, il suo contributo resta indispensabile per “tradurre” in terapie i risultati degli studi, lavorando a stretto contatto con i pazienti e con i gruppi di ricerca. Questa doppia competenza permette di identificare aspetti clinici rilevanti da inserire negli studi di laboratorio e, nella direzione opposta, applicare nuovi approcci terapeutici sviluppati dalla ricerca sperimentale.
Una scienza medica più efficace per i pazienti oncologici
Solo attraverso la presenza di medici impegnati sia nella clinica che nella ricerca si può alimentare una scienza medica più efficace e vicina alle esigenze reali dei pazienti oncologici. La presenza di questi professionisti facilita inoltre il trasferimento rapido e diretto delle scoperte scientifiche tra laboratorio e reparto, riducendo tempi e distanze tra teoria e applicazione pratica.
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Il programma delle borse di dottorato e le modalità di partecipazione
Il finanziamento copre trenta borse di dottorato suddivise in tre cicli consecutivi e fa parte del dottorato di ricerca in medicina dei sistemi di interesse nazionale. Possono partecipare specializzandi iscritti all’ultimo anno delle scuole di specialità mediche nell’anno accademico 2025/2026 .
I beneficiari potranno svolgere un percorso di ricerca della durata di quattro anni all’interno di laboratori selezionati e finanziati da Airc grazie a un processo di peer review internazionale nell’ambito del programma Investigator Grant. Contestualmente, dedicheranno circa il 20% del loro tempo a attività clinica, mantenendo così il contatto diretto con la pratica medica.
Questa organizzazione consente un equilibrio tra formazione scientifica e attività sul campo, facilitando un percorso di crescita professionale che integra competenze interdisciplinari e operative. L’obiettivo è formare medici capaci di affrontare in modo completo la malattia oncologica, dal laboratorio al letto del paziente.
Criteri e selezione
La partecipazione è riservata agli specializzandi in medicina interessati a coniugare ricerca e pratica clinica, un segmento ancora in via di definizione nel sistema formativo italiano.
Ruolo dell’università di milano e della fondazione semm nella gestione del dottorato
L’Università degli Studi di Milano è la sede amministrativa del dottorato, che conferisce il titolo ufficiale di dottore di ricerca. La gestione operativa e scientifica è affidata alla Fondazione Semm , un organismo con esperienza nel coordinamento di programmi di ricerca medica.
Questa collaborazione garantisce una struttura organizzativa solida che unisce l’esperienza accademica a quella della ricerca molecolare avanzata. La presenza della Fondazione Semm si traduce in un supporto scientifico e organizzativo capace di assicurare elevati standard di qualità nella formazione dei physician scientist.
Le dichiarazioni degli esperti sui benefici del programma
La rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marina Brambilla, ha definito la figura del physician scientist “essenziale per il futuro della medicina”, ponendo l’accento sulla necessità di questo tipo di formazione. Anna Mondino, direttrice scientifica di Fondazione Airc, ha spiegato che far sperimentare il metodo scientifico a medici specializzandi formerà professionisti capaci di trattare la malattia da prospettive diverse, con maggiore consapevolezza negli approcci terapeutici.
Andrea Biondi, coordinatore della commissione consultiva area ricerca di Fondazione Cariplo, ha sottolineato come questa partnership permetta di dedicare risorse concentrate alla lotta contro il cancro, una delle morti maggiori a livello globale.
Queste dichiarazioni riflettono una visione condivisa sulla necessità di integrare ricerca clinica e di base per ottenere risultati concreti in oncologia, un ambito che richiede costante innovazione e sviluppo di terapie efficaci.