Mercoledì sera, su un treno in provincia di Mantova, una giovane donna di 25 anni, originaria della provincia di Treviso, è stata aggredita dal compagno. I maltrattamenti non si sono fermati neppure dopo la fermata alla stazione di Poggio Rusco. La donna ha denunciato l’accaduto e le forze dell’ordine sono subito intervenute, fermando l’uomo.
Aggressione in corsa e intervento immediato
Durante il viaggio, tra i due è scoppiata una lite violenta che è presto degenerata in aggressione fisica. Una volta scesi a Poggio Rusco, lui ha continuato a colpirla. La donna aveva lividi sul volto e la maglietta strappata.
Ai carabinieri ha raccontato di essere stata afferrata al collo, con l’intento di soffocarla. La situazione è peggiorata quando ha rivelato di essere incinta: a quel punto ha subito altri schiaffi e percosse. La denuncia ha fatto scattare l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
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Le indagini: non un episodio isolato
Dalle testimonianze raccolte, è emerso che le violenze andavano avanti da tempo, non si trattava di un caso isolato. Sulla base di quanto emerso, l’uomo è stato arrestato e portato in carcere a Mantova.
Le condizioni della vittima e le misure di tutela
Dopo l’aggressione, la donna è stata ricoverata all’ospedale di Borgo Mantovano per accertamenti e cure. Il giorno dopo è tornata alla stazione di Poggio Rusco e da lì ha preso un treno per raggiungere i genitori in provincia di Treviso. È però previsto il suo trasferimento in una struttura protetta, dove potrà ricevere assistenza e protezione, soprattutto considerata la gravidanza.
Questo episodio mette ancora una volta in luce l’urgenza di intervenire subito per fermare la violenza e garantire la sicurezza di chi è coinvolto.