Aeroporto salerno-costa d’amalfi un anno dopo: traffico in crescita ma servono collegamenti migliori con salerno città

Aeroporto salerno-costa d’amalfi un anno dopo: traffico in crescita ma servono collegamenti migliori con salerno città

L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi festeggia un anno con 370.000 passeggeri e progetti di ampliamento, ma la mancanza di collegamenti efficienti con Salerno e la provincia limita il potenziale turistico ed economico.
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L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi festeggia un anno con una crescita significativa di passeggeri e voli, ma resta critica la mancanza di collegamenti efficienti con il territorio, fondamentale per valorizzare il turismo e sostenere lo sviluppo regionale. - Gaeta.it

L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi ha festeggiato il suo primo anno di attività, segnando una crescita importante nel flusso passeggeri e nel traffico dei voli. Carlo Borgomeo, presidente della Gesac — la società che gestisce lo scalo salernitano e anche quello di Napoli Capodichino — ha tracciato un bilancio nel corso dell’evento con cui la regione Campania, guidata dal presidente Vincenzo De Luca, ha celebrato questo traguardo. Alla crescita registrata tuttavia non corrisponde ancora un sistema di trasporti collegato e funzionale, una criticità sottolineata dagli operatori economici che si occupano di turismo e commercio sul territorio.

Crescita del traffico passeggeri e prospettive future

Il primo anno di esercizio dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi si chiude con dati positivi. Borgomeo ha descritto la situazione come la crescita di un bambino in salute: lo scalo ha accolto 370.000 passeggeri, un risultato significativo per una struttura ancora relativamente piccola. Solo nel mese di luglio, si prevede un traffico di 50.000 passeggeri.

Un elemento di rilievo sta nel numero consistente di voli di aviazione generale, con circa 7.000 movimenti annuali, una attività spesso sottovalutata ma che incide concretamente sul funzionamento globale dell’aeroporto. A fronte di questi numeri, Borgomeo ha espresso un cauto ottimismo rispetto alle previsioni fatte nell’ambito del piano di sviluppo congiunto con Napoli. Inizialmente si stimava che, entro il 2035, i due scali avrebbero raggiunto un totale di 17-17,5 milioni di passeggeri, con Salerno intorno ai 3,5 milioni. Secondo il presidente Gesac potrebbe esserci la necessità di rivedere al rialzo questi dati, segno di un trend più vivace del previsto.

Progetti infrastrutturali in corso

Sul fronte infrastrutturale proseguono i lavori per ampliare l’aeroporto. È in corso la realizzazione del terminal dedicato all’aviazione generale, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2025. Durante la fase intermedia sarà utilizzato anche per i voli commerciali, in attesa di completare il nuovo terminal passeggeri promesso come “il più bello d’Italia, e uno dei più eleganti in Europa”. Questo sviluppo infrastrutturale punta a rafforzare la posizione dello scalo nel panorama degli aeroporti del Sud Italia.

Criticità nelle connessioni con il territorio e impatto sul turismo locale

Nonostante i progressi, una nota dolente resta il collegamento dell’aeroporto con Salerno città e più in generale con il territorio della provincia. Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti Salerno, ha evidenziato la mancanza di una rete di trasporto efficace che colleghi lo scalo con la città e con altri punti nevralgici, come la dorsale ferroviaria ad alta velocità o le vie del mare. Questa assenza penalizza l’accoglienza turistica e peggiora l’esperienza dei visitatori, elementi cruciali in una zona che punta molto sul turismo.

Conseguenze sul turismo e sviluppo economico

Questa carenza infrastrutturale rende più complicato attrarre turisti internazionali e di qualità, capaci di destagionalizzare il flusso turistico e offrire maggiori ricadute economiche agli operatori locali. Il sistema di trasporto che dovrebbe integrare l’aeroporto con il resto della provincia resta incompleto, e di fatto limita la valorizzazione di alcune zone a vocazione turistica, rallentando la crescita di un modello turistico più sostenibile e redditizio.

L’impegno della Regione Campania nel supportare le infrastrutture di accesso è definito essenziale per superare questo ostacolo. In passato la Regione ha investito diverse risorse per la raggiungibilità dello scalo e si attende che questi sforzi continuino per costruire una rete più efficiente. “Solo con adeguati collegamenti si potrà consolidare l’aeroporto come una porta d’ingresso attrattiva e funzionale, in grado di modificare le abitudini di viaggio dei potenziali passeggeri che oggi spesso scelgono Napoli anche quando Salerno è più vicina.”

Interventi infrastrutturali in programma e prospettive di sviluppo

Oltre al terminal di aviazione generale, sono previsti ulteriori importanti interventi per completare e migliorare la struttura aeroportuale. La fase attuale prevede di utilizzare temporaneamente il terminal in costruzione anche per i voli commerciali. Quando il nuovo terminal sarà completato si prevede di posizionare lo scalo tra i più importanti e apprezzati d’Italia e d’Europa.

Ambizioni e sfide future

Questa ambizione punta a un’offerta più qualificata sia in termini di servizi per i passeggeri sia nelle potenzialità di attrazione per vettori aerei e turisti. Ma per potenziare la domanda, specialmente quella di chi arriva da fuori provincia, è indispensabile far leva anche sui punti di forza turistici e culturali del territorio, migliorandone l’offerta e la promozione.

La sfida più grande resta però legata al sistema di trasporti: senza collegamenti rapidi e comodi per raggiungere l’aeroporto da Salerno e altre località limitrofe ogni investimento rischia di avere un impatto ridotto. La Regione sta collaborando con Gesac per realizzare infrastrutture di accesso che facilitino l’arrivo ai terminal tramite strade, ferrovie o altre modalità. Solo con questi miglioramenti il progetto potrà mantenere validità e incidere positivamente su mobilità, economia e turismo del territorio.

Il presente dell’aeroporto è segnato da valori in crescita, ma il futuro richiede una rete integrata e funzionale che possa restituire pieno valore all’opera fin qui realizzata. In gioco c’è non solo lo sviluppo dello scalo, ma anche quello dell’intera provincia e della Campania nel sistema dei trasporti nazionali e internazionali.

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