La serie televisiva che ha seguito le vicende di Carrie Bradshaw e delle sue amiche a New York chiuderà con la terza stagione. “And Just Like That”, il sequel di “Sex and the City”, non avrà un quarto capitolo. La notizia è stata diffusa dal creatore e showrunner Michael Patrick King attraverso i canali social ufficiali, confermando la decisione presa insieme alla protagonista Sarah Jessica Parker e ai produttori di HBO. Attualmente, la terza stagione è disponibile su Sky e in streaming su Now.
La decisione di fermare and just like that dopo tre stagioni
Michael Patrick King ha spiegato che durante la scrittura dell’ultimo episodio della terza stagione ha realizzato che quel momento rappresentava un punto adatto per concludere la storia. La scelta è nata da un confronto con Sarah Jessica Parker, interpretatrice di Carrie Bradshaw ed executive producer dello show, insieme a Casey Bloys e Sarah Aubrey di HBO. Per tale ragione la stagione è stata estesa a 12 episodi, suddivisi in un finale in due parti.
Volontà di non anticipare il finale
Il creatore ha sottolineato la volontà di non anticipare la conclusione della serie per non rovinare l’esperienza agli spettatori. Ha ringraziato con riconoscenza il pubblico che ha seguito e supportato i personaggi per tutti questi anni, definendo il progetto come parte integrante dell’universo narrativo di “Sex and the City”. L’annuncio è arrivato mentre la serie è ancora in onda, segno di un intento chiaro: chiudere con un finale ben pensato e non semplicemente interrompere.
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l’eredità di carrie bradshaw e la visione di sarah jessica parker
Sarah Jessica Parker ha condiviso un messaggio su Instagram dove ripercorre l’evoluzione del suo personaggio. Carrie Bradshaw si è trasformata cambiando casa, abitudini e persino fusorari, ma ha sempre mantenuto un rapporto intenso con New York e un profilo stilistico molto curato, dalle scarpe ai vestiti. In più, la serie ha affrontato temi come il sesso in modo aperto, quando ancora erano argomenti poco trattati in tv.
Un percorso di 27 anni
L’attrice ha raccontato la sua esperienza durata ventisette anni, durante cui ha accompagnato Carrie tra orgogli, vergogna, speranze e innumerevoli outfit che hanno caratterizzato il personaggio. Ha espresso anche la sua gratitudine verso le amiche storiche, Miranda, Samantha e Charlotte, e le nuove protagoniste come Seema e Lisa. Parker ha definito questa esperienza una «sinfonia di emozioni» e un percorso che l’ha segnata profondamente.
Il ruolo di and just like that nella tv contemporanea
“And Just Like That” ha portato avanti l’eredità di “Sex and the City” adattandola a un pubblico del 2025. La serie ha raccontato in modo diretto e realistico le vite di donne che vivono a New York, trattando argomenti tra cui relazioni, identità e cambiamenti sociali. Ha posto al centro la complessità dei personaggi femminili, tracciando uno sguardo che ha influenzato altre produzioni televisive.
Atmosfera e contenuti
Nel corso delle stagioni, la serie ha mantenuto l’ambientazione urbana, il ritmo quotidiano e ha mostrato le trasformazioni personali, tra momenti di leggerezza e temi più profondi. La scelta di chiudere con la terza stagione ha permesso di costruire una conclusione che dà senso a questo percorso narrativo, evitando di proseguire a rischio di perdere coerenza o interesse. Per i fan, resta l’opportunità di rivivere tutte le puntate disponibili in streaming e tv.
Il contributo degli attori e della produzione nella creazione della serie
La buona riuscita di “And Just Like That” è stata possibile grazie al lavoro di molti professionisti dietro le quinte e degli attori protagonisti. Sarah Jessica Parker, oltre a recitare, ha svolto il ruolo di executive producer. Michael Patrick King ha seguito la scrittura e la regia, garantendo continuità con il passato ma portando nuove idee.
Il sostegno di hbo
Il contributo di HBO si è rivelato cruciale per la produzione, gestione e distribuzione della serie. Il lavoro collettivo ha coinvolto il cast originale e nuovi personaggi, permettendo di raccontare storie più ampie e contemporanee. Gli episodi finali sono stati pensati per dare uno spazio adeguato ai diversi protagonisti, con un montaggio che ha unito momenti di commozione a scene più leggere.
Il pubblico ha potuto apprezzare la cura nelle scelte scenografiche, nelle ambientazioni e nello sviluppo delle trame, rappresentando New York in maniera fedele e dettagliata. Tutto questo ha contribuito a rendere la convivenza tra passato e presente della serie coerente e coinvolgente fino all’ultimo episodio trasmesso.