Adam, un ragazzo di 11 anni e mezzo, è tornato a studiare in un istituto privato internazionale di Milano dopo aver vissuto un trauma terribile a Gaza, dove la sua famiglia è stata colpita da un raid. Il bambino è il figlio della pediatra di Gaza Alaa al Najjar ed è l’unico sopravvissuto all’attacco che ha distrutto la loro casa di Khan Younis, causando la morte dei suoi nove fratelli e del padre. Il percorso di riabilitazione e di inserimento scolastico di Adam è sostenuto da una rete di supporto che include ospedali italiani e un ente benefico.
La tragedia a Gaza e il salvataggio di Adam
Adam ha vissuto un evento drammatico nei mesi scorsi, quando un raid ha colpito la sua abitazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Durante l’attacco, il bambino ha perso non solo tutti i suoi fratelli – nove in totale – ma anche il padre. La madre, Alaa al Najjar, che lavora come pediatra, ha assistito a questa catastrofe. Nonostante le perdite, Adam è riuscito a sopravvivere e a lasciare la zona, grazie poi ad interventi umanitari volti a portarlo in condizioni di sicurezza in Italia. Le informazioni, rese note oggi da ‘La Repubblica’, indicano chiaramente la gravità dell’evento e la drammatica situazione che il giovane ha dovuto affrontare a soli 11 anni e mezzo.
Il percorso di cura e riabilitazione a Milano
Dal mese di giugno, Adam è stato ricoverato presso l’ospedale Niguarda, uno dei più importanti centri sanitari di Milano, dove ha trascorso due mesi per cure intensive. Ancora oggi, il ragazzo torna tre volte ogni settimana per sottoporsi a visite, esami e sedute di riabilitazione, necessari per prepararlo a un possibile intervento chirurgico al braccio. Questo percorso sanitario rappresenta una fase fondamentale per il recupero fisico dopo le ferite riportate durante il raid. Contemporaneamente, il percorso terapeutico si integra con le attività scolastiche, che devono prevedere una grande flessibilità per consentirgli di gestire le terapie senza perdere il filo degli studi.
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La nuova vita scolastica: scuola internazionale e supporto personalizzato
Adam frequenta ora un istituto privato internazionale a Milano, scelto per fornire un programma didattico personalizzato adatto alla sua situazione. La scuola consente al ragazzo di recuperare i due anni persi a causa del trauma e delle assenze dovute alle cure mediche. Questo tipo di percorso flessibile si adatta alle sue necessità, offrendo la possibilità di integrare le attività scolastiche con la riabilitazione. La scelta di un ambiente internazionale aiuta inoltre Adam ad avere un’esperienza educativa più aperta e adattabile, in un contesto nuovo e stimolante per lui, che deve affrontare il doppio trauma della perdita familiare e dell’emergenza sanitaria.
L’aiuto di un benefattore anonimo e il sostegno di progetti di solidarietà
Il pagamento della retta scolastica per Adam è sostenuto da un benefattore che ha preferito rimanere anonimo. Questa azione di sostegno permette al bambino di frequentare una scuola di alto livello senza che il peso economico ricada sulla famiglia o su enti pubblici. Parallelamente, Adam e la madre vivono nei pressi dell’ospedale Niguarda, in una casa messa a disposizione da Progetto Arca. Questa organizzazione benefica, sotto il coordinamento della Regione Lombardia, si occupa della raccolta di fondi e dell’assistenza per i bambini provenienti dalla Striscia di Gaza accolti nelle strutture sanitarie lombarde. Finora, sono stati raccolti più di 80 mila euro destinati a supportare questi piccoli pazienti e le loro famiglie, un segno concreto di solidarietà nel cuore di Milano.
La storia di Adam continua tra cure mediche e un percorso scolastico progettato per sostenere un ragazzo che ha subito una perdita enorme ma che ha trovato in Italia un punto di partenza per ricostruire la propria vita.