A Roma è stato firmato un accordo tra il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea , Unioncamere e Assonautica Italiana con l’obiettivo di mettere insieme dati e iniziative per dare una spinta alla blue economy italiana. Il focus è sulla collaborazione e sulla condivisione di informazioni legate alle attività subacquee, puntando a creare un osservatorio nazionale dedicato a un settore in forte crescita.
Un’intesa chiave per la blue economy italiana
A dicembre 2024, nella Capitale, PNS, Unioncamere e Assonautica Italiana hanno ufficializzato la loro collaborazione. Queste tre realtà, protagoniste nel campo della blue economy italiana, hanno scelto di lavorare insieme per sviluppare strumenti e progetti legati al mondo subacqueo. Il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, nato su impulso del Ministro della Difesa Guido Crosetto, riunisce istituzioni, imprese, università, start-up e centri di ricerca con l’obiettivo di rafforzare la sovranità tecnologica italiana nelle attività subacquee.
Unioncamere, con il supporto operativo di Assonautica Italiana, da tempo promuove l’economia del mare nel sistema camerale. Il fine è favorire la crescita economica e occupazionale valorizzando la filiera italiana della blue economy, basandosi su modelli di collaborazione e sostenibilità. Alla firma erano presenti i vertici delle organizzazioni: l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto per il PNS, Andrea Prete per Unioncamere e Giovanni Acampora per Assonautica.
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A sottolineare l’importanza strategica dell’intesa, c’era anche Riccardo Rigillo, Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare.
Il mercato subacqueo italiano: numeri e prospettive
Un recente studio di PwC stima che il mercato italiano legato alla dimensione subacquea supererà i 204 milioni di euro entro il 2030, con una crescita intorno al 15,1%. Numeri che confermano il ruolo di primo piano dell’Italia a livello internazionale, sostenuto anche dai bandi del PNS che finora hanno coinvolto circa 190 realtà tra imprese, enti di ricerca e start-up.
Il settore non si limita a singole innovazioni tecnologiche: è un sistema complesso, fatto di tanti attori che lavorano insieme. L’analisi dei dati e le attività di ricerca sono fondamentali per orientare le politiche di sviluppo e approfondire il valore economico delle iniziative subacquee. L’accordo punta proprio a sostenere questa crescita, mettendo a disposizione informazioni aperte e favorendo progetti condivisi.
In questo scenario, le attività subacquee si intrecciano con settori come la sicurezza marittima, la tutela ambientale, l’acquacoltura e il turismo costiero, creando un vero e proprio ecosistema ricco di opportunità.
Nasce l’Osservatorio Nazionale Sulla Dimensione Subacquea
Al centro dell’accordo c’è la creazione di un Osservatorio unico in Italia dedicato alla dimensione subacquea. Questo strumento raccoglierà dati e risultati delle attività di ricerca e sviluppo, garantendo un monitoraggio costante del settore. Sarà uno spazio non solo per analizzare, ma anche per valorizzare le imprese e i progetti attivi in questo ambito.
Unioncamere, attraverso il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare , darà un contributo importante nella raccolta e nell’interpretazione dei dati. L’iniziativa aiuterà a definire indicatori economici chiari, a individuare trend e criticità, e a fornire supporto a chi opera nel settore subacqueo.
L’obiettivo è far crescere la visibilità del comparto, orientare le scelte industriali e politiche basandosi sui dati raccolti, e così favorire lo sviluppo e la continuità del settore.
Le prime reazioni dopo la firma
Alla firma dell’intesa hanno preso la parola i leader delle tre organizzazioni. L’Ammiraglio Berutti Bergotto ha sottolineato che l’accordo è subito operativo e si basa sullo scambio di dati e misurazioni, rispettando le norme del settore. “L’Osservatorio sarà un punto di riferimento fondamentale per spingere la blue economy, attraverso la collaborazione.”
Andrea Prete ha detto che questa partnership darà alle imprese e alle start-up italiane la possibilità di cogliere le opportunità offerte dal Polo Nazionale della Dimensione Subacquea e di partecipare ai bandi strategici. “Un passo che dovrebbe tradursi in risultati concreti e rafforzare la competitività del settore.”
Giovanni Acampora ha evidenziato l’urgenza di unire le forze per dare continuità a questo percorso. Ha annunciato l’intenzione di organizzare il primo Forum nazionale sulla dimensione subacquea, per creare un confronto continuo tra gli operatori. Secondo lui, il settore underwater coinvolge diverse aree chiave: dall’innovazione tecnologica alla sicurezza marittima, dal turismo all’acquacoltura fino alla tutela ambientale, e rappresenta “una leva strategica per l’economia italiana.”