La condizione lavorativa dei dipendenti delle cooperative che operano presso la Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila continua a sollevare preoccupazioni fra sindacati e istituzioni locali. La recente discussione in Abruzzo ha riacceso il dibattito sull’importanza di internalizzare questi servizi, oggi ancora affidati a fornitori esterni. Marcello Vivarelli, segretario regionale della Fesica-Confsal Abruzzo, ha espresso critiche e richieste chiare verso politica e parlamentari, puntando su stabilità, diritti e prospettive di futuro per circa 150 lavoratori che operano in condizioni di precarietà.
Internalizzazione dei servizi pubblici: il modello di monteciotorio come riferimento
Montecitorio ha scelto di riportare sotto controllo diretto i servizi esternalizzati, considerandoli parte integrante della propria organizzazione. Questo cambiamento ha rappresentato un punto di riferimento per esperti e rappresentanti sindacali abruzzesi, che vedono un modello possibile da replicare anche in ambito sanitario e nelle altre aziende pubbliche. Per Vivarelli, l’esperienza di Montecitorio dimostra che l’internalizzazione non è solo realizzabile, ma necessaria. Dedicare un ruolo stabile e garantito ai lavoratori che forniscono servizi essenziali nel settore pubblico corrisponde a un modo concreto di riconoscere dignità e diritti a chi lavora.
Il sindacato ha ribadito che ogni discussione che punta a rimandare le decisioni rischia di trasformarsi nel solito gioco delle eredità politiche. La richiesta è invece di affrontare il tema senza alibi, superando logiche di attesa legate al cambio dei governi. Vivarelli sottolinea che la strada della società in house rappresenta una soluzione concreta per assicurare continuità ai servizi e garanzie occupazionali ai lavoratori, molti dei quali operano da anni in condizioni fragili, senza certezze sul proprio futuro.
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La situazione dei lavoratori in appalto alla asl avezzano-sulmona-l’aquila
I dipendenti delle cooperative che prestano servizio per la Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila sono circa 150. Essi assicurano funzioni essenziali, spesso senza tutele adeguate. Da almeno cinque anni la Fesica-Confsal Abruzzo denuncia pubblicamente questa condizione di precarietà, chiedendo interventi immediati. Qualche segnale di movimento è arrivato, ma senza che venga garantita una soluzione definitiva e strutturale.
Vivarelli ha espresso delusione per certi atteggiamenti politici locali che hanno suggerito ad alcuni lavoratori di rinunciare alle manifestazioni di protesta. Questo comportamento, secondo il sindacalista, indebolisce la forza delle rivendicazioni e favorisce il mantenimento dello status quo. Inoltre, ha criticato altre sigle sindacali, ricordando il lungo silenzio davanti alle richieste di ascolto e diritti da parte dei lavoratori. Solo recentemente alcune di queste organizzazioni hanno manifestato interesse, senza però fornire risposte concrete.
Il timore principale riguarda il futuro occupazionale di questi lavoratori, molti dei quali rischiano di rimanere senza lavoro anche dopo anni di esperienza. Il fatto che la Asl stia per avviare le assunzioni per i vincitori del concorso pubblico per assistenti amministrativi aggrava la situazione. Chi non supererà il concorso o ne sarà escluso per altri motivi, potrà avere difficoltà a continuare a lavorare, specie chi si trova lontano nelle graduatorie o in età avanzata.
Tutele normative e ruolo dei parlamentari abruzzesi nella difesa del personale
Dal punto di vista legislativo, la possibilità di ampliare le protezioni al personale amministrativo e tecnico delle Asl era stata inserita in un emendamento al Decreto Economia. Il testo però è stato bocciato e non ha ottenuto l’approvazione immediata. Il disegno di legge collegato al tema però prosegue il suo percorso parlamentare nei mesi successivi. È su questa fase che Vivarelli punta l’attenzione dei parlamentari abruzzesi, invitandoli a trasformare le dichiarazioni di intenti in azioni concrete e misure efficaci.
Tra le richieste, si evidenzia la necessità di mettere fine a una situazione che lascia molti lavoratori in condizioni di precarietà ritenuta inaccettabile. Chi svolge servizi fondamentali non può continuare a subire trattamenti inferiori sul piano del riconoscimento contrattuale o delle garanzie occupazionali. La battaglia si concentra sull’importanza di superare il ricorso agli appalti esterni per integrare questi lavoratori nel corpo diretto delle aziende sanitarie.
Azioni sindacali e prospettive di lotta per il futuro dei lavoratori in appalto
La Fesica-Confsal Abruzzo mantiene alta l’attenzione su questa vertenza con iniziative e vigilanza costante. Vivarelli invita i lavoratori a non perdere la compattezza e la determinazione, sottolineando il sostegno del sindacato che continuerà a seguire da vicino ogni sviluppo. Il percorso verso l’internalizzazione dei servizi e la stabilizzazione dei dipendenti appaltati è indicato come l’obiettivo da raggiungere per superare una condizione che dura da troppo tempo.
Il sindacato non intende mollare finché non otterrà risposte concrete dalle istituzioni e soluzioni che possano mettere fine alla precarietà. Il sostegno e la mobilitazione dei lavoratori resteranno fondamentali nel mantenere viva la pressione necessaria a produrre cambiamenti. L’intera vicenda rimane sotto osservazione, in attesa di segnali chiari da parte della politica e della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila.