A zaporizhzhia decine di colpi di armi leggere registrati dentro la centrale nucleare, denuncia l’aiea

A zaporizhzhia decine di colpi di armi leggere registrati dentro la centrale nucleare, denuncia l’aiea

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica denuncia scontri armati con armi leggere nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, evidenziando gravi rischi per la sicurezza energetica e ambientale in Europa.
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L’Agenzia internazionale per l’energia atomica denuncia scontri armati con armi leggere nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, evidenziando gravi rischi per la sicurezza energetica europea e confermando tramite sopralluogo la reale presenza di colpi sparati all’interno dell’impianto. - Gaeta.it

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha segnalato un rilevante episodio di scontri armati avvenuto all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La situazione apre nuovi interrogativi sulla sicurezza di uno degli impianti nucleari più grandi d’Europa, già al centro di tensioni geopolitiche e pericoli legati al conflitto in corso nell’area.

La denuncia di l’aiea sulle azioni militari a zaporizhzhia

Nella notte tra il 3 e il 4 aprile 2025, i team dell’Aiea incaricati di monitorare la centrale di Zaporizhzhia hanno registrato “centinaia di colpi” sparati con armi leggere all’interno dell’impianto. Il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, ha definito “inaccettabile” qualunque attività militare in prossimità o dentro un sito nucleare di questo tipo, sottolineando i rischi enormi derivanti da tali azioni. L’episodio si inserisce in un contesto già compromesso, con la centrale che si trova in una zona calda del conflitto tra Ucraina e Russia.

Rischi per la sicurezza energetica europea

Grossi ha evidenziato come azioni armate così ravvicinate a reattori nucleari generino pericoli immediati sia per il personale interno che per la sicurezza energetica dell’Europa. Il ricorso alle armi leggere nel cuore della centrale conferma un escalation di tensioni che mette a repentaglio non solo la stabilità locale, ma anche un’area vasta, in caso di incidenti o danni.

Sopralluogo e riscontri sul campo nella centrale nucleare

Nella mattinata successiva ai fatti, i tecnici dell’Aiea hanno svolto un sopralluogo dettagliato nei pressi di due reattori all’interno del sito di Zaporizhzhia. Durante questa ispezione l’agenzia ha rinvenuto numerosi bossoli di piccolo calibro sparsi sul terreno, confermando la presenza reale di sparatorie notturne. Questi ritrovamenti danno riscontro concreto alla denuncia fatta in precedenza, escludendo che si trattasse di falsi allarmi o rumori ambientali.

Attività di documentazione

I bossoli sono stati raccolti e catalogati per meglio valutare tipologia e quantità, dato che rappresentano un indicatore chiave della frequenza e dell’intensità degli scambi d’arma in quell’area critica. L’operazione di controllo ha inoltre permesso di fotografare e documentare dettagli essenziali per riferimenti futuri in termini di sicurezza e monitoraggio.

Contesto di scontri e attacchi che coinvolgono la centrale

Il tiro con armi leggere di ieri sera è collegato a una serie di episodi precedenti che hanno interessato la centrale nucleare. Nelle settimane passate si sono verificati diversi attacchi, anche con droni, nelle vicinanze dell’impianto. Queste incursioni sono state attribuite a operazioni militari nelle aree limitrofe e hanno causato momenti di grande tensione.

Criticità ambientali e strategiche in gioco

La zona intorno a Zaporizhzhia è sotto stretta osservazione da mesi, proprio per la delicatezza della centrale e l’importanza strategica del suo funzionamento. Ogni segnalazione di attacchi di tipo militare viene immediatamente valutata come potenziale rischio per contaminazioni o danni ai reattori. Il ripetersi di tali episodi alimenta preoccupazioni di natura ambientale, così come mette sotto pressione le squadre addette al controllo e alla gestione.

Gli eventi notturni raccontano di uno scenario dove la centrale si trova al centro di un conflitto che si estende oltre i confini standard della sicurezza nucleare. L’Aiea mantiene alta l’attenzione, vigilando sul sito e cercando di evitare che un’escalation possa provocare effetti irreversibili.

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