L’intervento dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Teramo ha portato a controlli serrati in diversi settori produttivi della provincia, per scovare irregolarità nell’impiego dei lavoratori e mancanze legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi accertamenti hanno interessato bar, ristoranti, minimarket etnici, autolavaggi e opifici tessili, con risultati importanti che hanno comportato la sospensione di attività imprenditoriali e sanzioni pesanti.
Controlli e ispezioni nelle imprese della provincia di Teramo
Nei giorni scorsi, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Teramo hanno intensificato i controlli in vari settori economici della zona. Lo scopo era verificare non soltanto la presenza regolare dei dipendenti ma anche l’osservanza delle norme legate alla sicurezza sui posti di lavoro. Le attività sottoposte a verifica sono state complessivamente dieci. Tra queste si contano esercizi commerciali come bar e ristoranti, negozi di alimentari etnici, autolavaggi e stabilimenti tessili, tutti punti di riferimento importanti sul territorio. Non si tratta di controlli sporadici, ma di una strategia concertata con l’ispettorato nazionale del lavoro, che affianca l’impegno quotidiano dell’arma territoriale sul fronte della regolarità lavorativa.
Le ispezioni non hanno colto imprese totalmente in regola. Dopo la verifica sul campo, oltre 25 lavoratori sono stati controllati e sono stati segnalati 3 casi di impiego “in nero”. Questo dato evidenzia come l’illegalità nel lavoro sommerso rimanga un problema da affrontare con decisione nella provincia di Teramo.
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Sospensioni immediate per le aziende irregolari
A causa delle irregolarità emerse, è scattata la sospensione immediata dell’attività per tre imprese. I provvedimenti sono stati notificati direttamente ai titolari delle aziende coinvolte, che si sono trovati di fronte alla grave accusa di impiego di lavoratori non regolarmente assunti. La posizione delle imprese si è aggravata per aver inoltre trascurato importanti requisiti di sicurezza. In particolare, le violazioni individuate nei luoghi di lavoro sono state giudicate “gravi”, tanto da giustificare l’interruzione delle attività in attesa di un adeguamento.
La sospensione non sarà revocata fino a quando le imprese non provvederanno a rimuovere tutte le anomalie riscontrate. Sul fronte della sicurezza devono essere ripristinate condizioni standard e conformi alle leggi vigenti. Parallelamente, devono regolarizzare la posizione lavorativa degli addetti, assumendo formalmente i lavoratori irregolari.
Conseguenze legali e sanzioni pecuniarie agli imprenditori
I riscontri inevitabilmente hanno avuto anche un seguito penale. Otto datori di lavoro sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente, coinvolti direttamente nelle violazioni rilevate durante le ispezioni. La fattispecie riguarda principalmente il mancato rispetto delle regole sul lavoro nero e le criticità legate alla sicurezza.
Le contestazioni prevedono anche ammende economiche rilevanti. Nel complesso, le multe inflitte ammontano a 60.589,23 euro a cui si aggiungono sanzioni amministrative per un totale di 37.665,74 euro. Questi importi sono stati calcolati in base alla gravità delle infrazioni e alle normative vigenti. I provvedimenti sono stati decisi proprio per scoraggiare comportamenti non conformi che potrebbero mettere a rischio la salute dei lavoratori e violare i diritti fondamentali.
Controllo sul lavoro sommerso e sicurezza a Teramo
Il quadro restituito da questi controlli mette in evidenza come il controllo del lavoro sommerso e della sicurezza resti un tema centrale per le autorità di Teramo, che non lasciano spazi a compromessi nell’interesse del rispetto delle regole e della tutela delle persone impiegate.