A Mantova convegno su innovazione e tradizione nella valorizzazione degli aceti e condimenti italiani

A Mantova convegno su innovazione e tradizione nella valorizzazione degli aceti e condimenti italiani

Il convegno di Mantova promosso da IVACI ha evidenziato l’importanza di innovazione, sostenibilità e tutela delle tradizioni nel settore degli aceti e condimenti italiani per rafforzare il made in Italy.
A Mantova Convegno Su Innovazi A Mantova Convegno Su Innovazi
Il convegno a Mantova ha messo in luce il ruolo di innovazione, sostenibilità e tutela delle tradizioni nel settore degli aceti e condimenti italiani, sottolineando l’importanza del made in Italy e le sfide normative per la competitività agroalimentare. - Gaeta.it

La Sala delle Lune e dei Nodi di Mantova è stata teatro di un evento dedicato all’incontro tra tradizione e innovazione nel settore degli aceti e condimenti italiani. Il convegno, organizzato dall’Istituto di Valorizzazione degli Aceti e Condimenti Italiani , ha richiamato attenzione sul ruolo della tecnologia e della sostenibilità per migliorare prodotti storici preservandone l’identità. L’appuntamento ha rappresentato un momento importante nel calendario del Food and Science Festival, con interventi di figure istituzionali e giovani protagonisti del settore agroalimentare.

La festa del made in italy al centro del convegno di mantova

Il 18 maggio, IVACI ha promosso un confronto che si inserisce nel solco delle celebrazioni della Giornata Nazionale del Made in Italy. Il programma, accolto nella cornice storica del complesso mantovano, si è aperto con il saluto della presidente Patrizia Marchi e con l’intervento di Armando De Nigris, Cavaliere del Lavoro. Il ministro delle imprese e del made in italy, Adolfo Urso, è intervenuto in diretta per ricordare il valore del talento e della dedizione delle aziende italiane che alimentano la reputazione internazionale del “saper fare” nazionale.

L’iniziativa di IVACI si è distinta come unica nel comparto agroalimentare all’interno del programma ufficiale della giornata dedicata al made in italy. Questo riconoscimento ha messo in risalto l’importanza del lavoro sul campo per mantenere vive produzioni che riflettono la cultura e l’identità italiana.

L’agroindustria strategica nel discorso del presidente della commissione agricoltura

Mirco Carloni, alla guida della Commissione Agricoltura della Camera, ha ribadito che il sistema agroindustriale rappresenta un settore decisivo per l’economia nazionale. Il suo intervento ha posto l’attenzione sulla necessità di spingere su ricerca e tecnologia per rafforzare la competitività delle imprese italiane. Ha messo in guardia contro il rischio di nuove normative europee, alcune potenzialmente nocive per la tradizione alimentare italiana, soprattutto per tipi di prodotti come aceti e condimenti.

La protezione delle specificità territoriali è emersa come tema centrale. Carloni ha sostenuto che senza adeguate tutele e investimenti le aziende rischiano di perdere il loro vantaggio competitivo e il legame con il territorio da cui nascono. La sua analisi sottolinea l’urgenza di una politica agricola attenta agli interessi del made in italy, capace di tenere insieme sviluppo e tutela delle radici.

Istituzioni e giovani protagonisti sulle sfide future del made in italy

L’appuntamento ha dato spazio anche a un dialogo fra generazioni e istituzioni. Sono intervenuti, fra gli altri, Vannia Gava, viceministro dell’ambiente, e Giovanni Gioia, presidente dei giovani di Confagricoltura. Il confronto ha affrontato i temi cruciali che attendono il settore agroalimentare nel tempo che verrà. Le sfide riguardano l’innovazione e la sostenibilità ambientale, intese come due facce di una stessa medaglia che devono dialogare con la necessità di restare fedeli a un patrimonio tradizionale valorizzato da secoli.

Il dibattito ha messo in risalto la responsabilità delle nuove generazioni nell’accogliere le nuove tecnologie e nel mantenere vivi quei saperi manuali e culturali propri del made in italy. La discussione ha dimostrato quanto il rapporto fra passato e futuro debba essere gestito con attenzione per evitare di perdere identità e qualità dei prodotti.

Le preoccupazioni del mondo produttivo sulle norme e la competitività

Armando De Nigris, Cavaliere del Lavoro, ha espresso preoccupazioni legate all’applicazione delle norme da parte di enti secondari. Ha segnalato come, in alcuni casi, interpretazioni restrittive di regolamenti finiscono per penalizzare le imprese italiane, colpendo proprio quell’elemento di innovazione che le contraddistingue. Secondo De Nigris, questa situazione rischia di diminuire la capacità delle aziende di competere e di generare occupazione.

La sua analisi sottolinea l’esigenza che il governo consideri con attenzione le esigenze delle imprese e le peculiarità del settore agroalimentare. Solo un quadro normativo chiaro e coerente può garantire la salvaguardia della diversità produttiva italiana, alla base della sua posizione nel mercato globale. Il rischio di perdere la ricchezza creata da queste realtà è una questione da affrontare con urgenza politica e operativa.

Change privacy settings
×