A Fiumicino un birrificio agricolo con luppoleto racconta un altro modo di fare (e bere) birra

A Fiumicino un birrificio agricolo con luppoleto racconta un altro modo di fare (e bere) birra

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A meno di mezz’ora dal centro di Roma, in una zona agricola poco battuta dai turisti e fuori dai consueti itinerari enogastronomici, esiste un posto dove la birra non si produce soltanto: si coltiva. È Podere 676, un’azienda agricola a conduzione diretta che ha scelto di investire nella coltivazione del luppolo e nella produzione di birra artigianale all’interno della stessa tenuta.

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In un’epoca in cui le parole “filiera corta” e “sostenibilità” vengono spesso abusate, questa piccola realtà alle porte di Roma le applica nel modo più concreto possibile.

Luppolo nel Lazio: un esperimento riuscito

Il cuore dell’attività è il luppoleto, una coltura ancora poco diffusa in Italia e rarissima nel Lazio. A Podere 676 crescono più di 700 piante di luppolo della varietà Cascade, piantate e seguite a mano secondo un ciclo agricolo rigoroso. In estate, le piante si sviluppano in altezza fino a formare veri e propri tunnel verdi, carichi di profumo e movimento.

Il luppolo viene raccolto, selezionato e subito impiegato nella produzione brassicola. Il risultato è un utilizzo immediato della materia prima, che mantiene intatte le sue caratteristiche aromatiche e racconta il territorio da cui proviene.

Il gusto della terra in un bicchiere

La birra di riferimento si chiama APA 50: è una American Pale Ale monovarietale, prodotta esclusivamente con il luppolo Cascade del campo. Il profilo è fresco, floreale e leggermente amaro, con note riconoscibili di pompelmo e resina. È il prodotto-simbolo di un approccio che parte dal suolo e arriva al bicchiere senza passaggi industriali, né compromessi.

Ogni lotto riflette non solo la ricetta, ma anche l’annata, il clima e le condizioni del raccolto: una birra agricola, nel senso più pieno del termine.

Un’esperienza da vivere, oltre che da degustare

Podere 676 apre regolarmente le porte ai visitatori. Le visite guidate permettono di camminare tra i filari del luppolo, assistere alle fasi della raccolta e comprendere come si passa dalla pianta alla fermentazione. Alla fine del percorso, ci si può sedere all’aperto e degustare le birre nella quiete della campagna.

Il contesto è semplice e accogliente, adatto a tutti: coppie, famiglie, gruppi di amici, appassionati di agricoltura o curiosi in cerca di esperienze alternative vicino Roma.

Il valore di un modello agricolo e indipendente

Quella di Podere 676 non è solo una scommessa imprenditoriale, ma anche una scelta culturale. In un territorio dove la produzione di birra è spesso affidata a ricette standard e materie prime acquistate all’estero, qui si sperimenta una filiera agricola chiusa, sostenibile e identitaria.

Significa prendersi cura della terra, assumersi il rischio delle stagioni, accettare che ogni birra sarà leggermente diversa — e forse proprio per questo più vera.

Informazioni utili per la visita

Podere 676 si trova in Via Antonio Casetti 30, Fiumicino (RM). È aperto tutto l’anno, ma il luppoleto offre il meglio di sé tra fine giugno e metà agosto, quando le piante raggiungono il loro massimo sviluppo. Le attività si svolgono su prenotazione.

 

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