British Airways ha annunciato il ritorno dei voli diretti tra Londra Heathrow e Tel Aviv, un servizio sospeso per 18 mesi. La decisione giunge in vista dell’aumento della domanda, specialmente in occasione delle festività pasquali. Attualmente, la compagnia aerea opera un volo giornaliero con un Airbus A321neo capace di trasportare 220 passeggeri. Dal 20 aprile, British Airways prevede di incrementare i voli a due frequenze giornaliere.
Ritorno in Israele e strategie di mercato
L’iniziativa di British Airways si colloca in un contesto in cui poche compagni aeree hanno scelto di riavviare i voli verso Israele. Infatti, tra i più grandi operatori, Virgin Atlantic non ha ancora ripreso le sue rotte, di fatto lasciando a British Airways il compito di coprire una lacuna significativa nel trasporto aereo britannico verso Tel Aviv. Virgin Atlantic, che in passato operava fino a 14 voli settimanali, aveva suggerito un ritorno nel settembre 2024, ma finora non ha attuato il piano.
La ripresa dei voli arriva dopo che altre compagni aeree, come United Airlines e Delta Air Lines, hanno già ricominciato a volare verso Israele. United ha riavviato la sua rotta il 16 marzo scorso, diventando il primo vettore statunitense a riprendere i collegamenti con il paese dopo l’esplosione del conflitto con Hamas. Delta ha seguito a ruota, riprendendo i voli il 1° aprile con l’uso di un A330-900 per collegare le due città.
Impatti economici e turistiche
La riattivazione dei voli British Airways è destinata ad avere un impatto positivo sia sul settore del turismo che su quello commerciale. Il collegamento tra Londra e Tel Aviv è cruciale per facilitare gli scambi economici e il turismo tra Regno Unito e Israele. Non è da sottovalutare che Tel Aviv è una meta sempre più ambita dai turisti britannici, attratti dalle sue bellezze storiche, culturali e dalla vivace scena gastronomica.
Inoltre, le prossime festività pasquali si preannunciano come un periodo d’oro per il turismo israeliano. Con un flusso costante di visitatori in arrivo, è probabile che questi voli possano contribuire a un incremento significativo nelle presenze turistiche. La presenza di due voli giornalieri dal 20 aprile potrebbe quindi offrire un aiuto considerevole per far fronte a questa domanda in aumento.
Il rientro di British Airways in Israele conferma l’operazione in un momento critico, ricollegando due mercati importanti e potenziando la connettività turistica di Londra, un vero e proprio hub internazionale.
