L’associazione dei macellai di Firenze e provincia ha celebrato i 150 anni di attività con un programma ricco di eventi che ha coinvolto istituzioni, storici e rappresentanti della categoria. La giornata del 13 maggio 2025 ha messo al centro il legame profondo tra la città e l’antica arte dei beccai, che si tramanda da generazioni. Dalle parole dei protagonisti alla celebrazione nelle vie storiche, fino alla consegna di riconoscimenti simbolici, ecco come si è svolta questa importante ricorrenza fiorentina.
La storia e la dedica dell’associazione dei macellai fiorentini
L’associazione dei macellai di Firenze rappresenta una tradizione che dura da secoli, un mestiere fatto di impegno e cura nella preparazione della carne. Quel 13 maggio, Aristide Bucchi, presidente CATCTEM e macellaio storicamente legato alla città, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva questa eredità. Ha dichiarato che l’arte dei beccai non è soltanto lavoro, ma patrimonio umano e culturale da salvaguardare. L’evento ha visto la partecipazione di centinaia di soci e diverse personalità istituzionali, a testimonianza di un ruolo ancora molto riconosciuto all’interno del tessuto cittadino.
Radici e legami con Firenze
Le origini dei macellai fiorentini tracciano legami con tradizioni popolari e antichi saperi, che si intrecciano al vissuto di Firenze e alla sua economia locale. Le istituzioni coinvolte, come la Regione Toscana e il Comune di Firenze, hanno voluto evidenziare l’attenzione rivolta a questa attività storica. La presenza di figure come Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, e l’assessora alle tradizioni popolari Letizia Perini, ha dato risalto al valore culturale e identitario del mestiere.
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Il convegno su futuro, commercio e benessere nella macelleria
La mattina della festa è cominciata nel Palazzo dei Beccai, sede d’eccezione nel complesso di Orsanmichele. Qui si è svolto un convegno che ha affrontato temi cruciali per i macellai oggi, dal futuro della professione al rapporto con i consumatori. Esperti universitari, come la prof.ssa Anna Pellegrino e il prof. Fabio Bertini, hanno offerto riflessioni su aspetti commerciali e sociali, includendo l’attenzione al benessere animale e le buone pratiche legate alla filiera della carne.
Sfide e adattamento
Il convegno ha puntato a evidenziare le sfide che attendono la categoria, in un mercato che cambia e che richiede capacità di adattamento senza perdere la qualità che contraddistingue i macellai fiorentini. Dalle nuove norme sanitarie alle tendenze alimentari, agli approfondimenti scientifici, si è cercato di disegnare un quadro reale e concreto del presente e del domani della professione. Questo momento ha offerto uno spazio di confronto e di aggiornamento importante per tutti i partecipanti.
Il corteo storico e la commemorazione sul ponte vecchio
Nel pomeriggio la manifestazione si è spostata nel cuore di Firenze, con un corteo storico che ha attraversato le vie centrali. Il percorso ha visto protagonisti macellai in uniforme, rappresentanti delle associazioni cuochi fiorentini e la venerabile compagnia dei quochi. La destinazione principale è stata Ponte Vecchio, luogo che in passato ospitava le botteghe dei macellai.
Memoria e scambi simbolici
A ricordo di questa tradizione, i macellai hanno consegnato una targa all’associazione degli orafi, attiva sul ponte oggi, mentre questi ultimi hanno dato una medaglia in riconoscimento per la ricorrenza. La cerimonia ha incluso l’intervento di Luciano Artusi, storico che ha ripercorso le vicende legate al “Ponte dei Macellai”, sottolineando un legame antico e ancora vivo con la città. Questo passaggio ha rappresentato un momento di memoria civica oltre che di festa.
I festeggiamenti in piazza duomo e piazza san lorenzo
A completare la giornata, la benedizione solenne dell’arte dei beccai ha avuto luogo in piazza Duomo, davanti a cittadini e autorità. Da qui, il corteo ha raggiunto piazza San Lorenzo, dove è stata offerta una scorpacciata di vere bistecche alla fiorentina, simbolo riconosciuto della cucina locale. L’evento ha coinvolto macellai, cuochi e istituzioni in un’occasione conviviale che unisce tradizione e identità culinaria.
Assemblea e celebrazione finale
In seguito, l’assemblea si è riunita nella sede dell’associazione in via dei Ginori. Ad aprire la fase conclusiva è stato Vasco Tacconi, presidente e gran maestro, che ha ripreso i temi della giornata. Un ricco buffet ha coronato i festeggiamenti, accompagnato dalla consegna del libro “Maladetti Beccari. Storia dei macellai fiorentini dal Cinquecento al Duemila”, scritto da Andrea Giuntini, che ripercorre con cura le vicende e la cultura del mestiere.
Le tappe e le prossime iniziative dell’associazione
Stefano Secci, presidente dell’USEM, ha ricordato come questa giornata sia la seconda manifestazione legata al 150° anniversario. A marzo era stata inaugurata una mostra fotografica dedicata ai macellai fiorentini, con immagini storiche e momenti di vita quotidiana nella bottega. L’appuntamento del 13 maggio ha rafforzato la presenza dell’associazione nel panorama cittadino e ha sollevato interesse attorno al valore sociale della categoria.
Calendario futuro
I prossimi eventi prevedono una grande festa il 24 settembre 2025 a villa Viviani, luogo scelto per riunire tutti gli associati. Questa conclusione sarà un’occasione per rinsaldare legami, riproporre racconti e celebrare ancora una volta un mestiere che continua a intrecciare tradizione, identità e lavoro in Toscana. Le celebrazioni testimoniano quanto il mestiere dei beccai rimanga un punto di riferimento nella cultura e nell’economia locale.