Il musical “west side story” diretto da massimo romeo piparo riparte dal teatro sistina di roma per poi toccare diversi teatri all’aperto d’italia. Questo kolossal prende ispirazione dal celebre “romeo e giulietta” di shakespeare, raccontando un’amara storia d’amore sullo sfondo di tensioni sociali nella new york degli anni ’50. Lo spettacolo rievoca uno dei capolavori della musica e del teatro americano, portato in scena da un cast numeroso e sostenuto da un’orchestra dal vivo. Ecco come si sviluppa il tour e i dettagli artistici di questa produzione.
Il ritorno di west side story firmato massimo romeo piparo
Massimo Romeo Piparo ha riportato sul palco del teatro sistina il musical “west side story”, una produzione che rinnova la fama di questo classico nato nel 1957 da autori come Arthur Laurents e Leonard Bernstein. Questa versione unisce canto, danza e recitazione in un’opera complessa che ancora oggi incanta il pubblico. Piparo, noto per la sua carriera nel teatro musicale, si è spinto a ricreare una versione che ricorda la drammaticità e l’intensità del melodramma, sua radice principale.
Lo spettacolo coinvolge oltre trenta artisti, con protagonisti giovani, Luca Gaudiano e Natalia Scarpolini, nei ruoli di Tony e Maria. La regia sfrutta la colonna sonora originale di Bernstein eseguita dal vivo, dove brani come “maria”, “tonight” e “america” catturano le emozioni e la tensione della storia. La musica, diretta da Emanuele Friello, contribuisce a rendere questo evento teatrale un’esperienza immersiva.
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Una storia d’amore ostacolata in una new york divisa da rivalità sociali
“west side story” racconta la difficile relazione tra Maria e Tony, innamorati appartenenti a due mondi opposti. Tony fa parte dei “jets”, giovani nativi americani guidati da Riff, mentre Maria appartiene agli “sharks”, un gruppo di emigrati portoricani capitanati da Bernardo. Il conflitto tra le due bande si svolge nel quartiere dell’upper west side a new york durante gli anni ’50, in un contesto segnato da differenze culturali e sociali forti.
La rappresentazione unisce dramma, musica e danza per articolare la tensione tra questi gruppi, evidenziando i temi della discriminazione e dell’integrazione. Le coreografie di Billy Mitchell si adattano al tono crudo e passionale della storia, con effetti scenici e costumi curati da professionisti come Ricardo Sanchez Cuerda e Cecilia Betona. Luci e suoni lavorano insieme per sottolineare momenti chiave, creando un’atmosfera densa.
Dettagli tecnici e artistici della produzione al sistina
Dietro il successo di questo allestimento c’è un nutrito gruppo di professionisti che hanno plasmato ogni aspetto dello spettacolo. Le scene originali di Ricardo Sanchez Cuerda, supervisionate da Teresa Caruso, allestiscono un ambiente realistico e suggestivo che trasporta gli spettatori nella new york del dopoguerra. I costumi disegnati da Cecilia Betona evidenziano le differenze culturali dei personaggi attraverso abiti accurati e riconoscibili.
La regia sonora di Stefano Gorini e le luci di Daniele Ceprani disegnano l’ambiente, accompagnando la narrazione nei suoi momenti più concitati e quelli più intimi. La produzione, firmata da PeepArrow Entertainment insieme al teatro sistina, punta a mantenere un equilibrio tra la potenza musicale e la coerenza scenica. Questo approccio conferisce allo spettacolo una continuità e un respiro drammatico che sostiene anche i passaggi più intensi.
Il tour tra le arene archeologiche italiane nel 2025
Dopo l’appuntamento romano, “west side story” prosegue il suo percorso nei teatri all’aperto di alcune località italiana di rilievo storico e artistico. Il 27 agosto 2025 sarà all’arena alberto neri di catona, in provincia di reggio calabria, un luogo noto per eventi culturali di vario genere. Successivamente, il 30 agosto si sposterà alle cave del duca a lecce, un’ambientazione che fonde natura e antichità.
A settembre toccherà allo sferisterio di macerata, teatro scoperto con un’acustica apprezzata per spettacoli musicali. Il 19 e 20 settembre la scena si sposta al teatro antico di taormina, uno dei luoghi più suggestivi per rappresentazioni teatrali, che accoglie migliaia di visitatori ogni anno. Il 4 ottobre chiuderà la tappa italiana al teatro romano di verona, tra i siti più prestigiosi del paese per eventi d’arte classica.
Questa organizzazione del tour mette in luce la volontà di portare un’opera teatrale profondamente moderna all’interno di contesti storici, creando un dialogo tra passato e presente. Ogni luogo aggiunge un carattere differente allo spettacolo, offrendo un’esperienza singolare agli spettatori.