Vulcanico Serprino: grande degustazione dei vini frizzanti dei colli euganei a Teolo il 21 giugno

Vulcanico Serprino: grande degustazione dei vini frizzanti dei colli euganei a Teolo il 21 giugno

Sabato 21 giugno a Teolo, all’abbazia di Praglia, si celebra il serprino dei Colli Euganei con degustazioni, masterclass e promozione del vino autoctono sostenibile prodotto dal consorzio tutela vini Colli Euganei.
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Il 21 giugno 2025 a Teolo si terrà "Vulcanico Serprino", l’evento principale dedicato al serprino dei Colli Euganei, vino autoctono veneto frizzante e versatile, promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei per valorizzare territorio, sostenibilità e tradizione. - Gaeta.it

La più ampia raccolta di serprino dei colli euganei si terrà sabato 21 giugno a Teolo, all’abbazia di Praglia. Questo evento getta luce su un vino autoctono veneto che sta conquistando il mercato italiano e punta anche oltre confine. Abbiamo raccolto le parole di Gianluca Carraro, presidente del consorzio tutela vini colli euganei, che ha parlato del ruolo del consorzio, delle caratteristiche uniche del serprino e delle strategie per promuoverlo.

Il consorzio tutela vini colli euganei: difesa e promozione del territorio e dei suoi produttori

Il consorzio tutela vini colli euganei copre una vasta area attorno al parco regionale dei colli euganei, in provincia di Padova. L’ente raggruppa oltre 400 produttori, di cui 115 si occupano direttamente della vinificazione e imbottigliamento. Tra questi, piccole e medie aziende convivono con una cooperativa importante, fornendo un’ampia offerta di vini.

Il consorzio ha ricevuto mandato dal ministero per gestire i disciplinari di produzione delle denominazioni di origine locali, in particolare la DOC Colli Euganei e la DOC Fior d’Arancio dei Colli Euganei. Questi disciplinari regolano tutta la filiera produttiva, assicurando un controllo attento sulla qualità e sull’origine dei vini.

Le attività del consorzio non si limitano alla tutela legale. Viene offerta assistenza tecnica ai produttori, contribuendo a migliorare i processi di vinificazione. La vigilanza sui prodotti in commercio è svolta insieme agli organismi di controllo così da evitare contraffazioni o scorrettezze. Un punto di forza è il laboratorio analisi, specializzato in enologia, che rappresenta un centro d’eccellenza nella provincia di Padova.

Il rapporto erga omnes permette di estendere i benefici delle attività di promozione anche ai produttori non associati, creando un vantaggio collettivo per l’intero territorio.

Serprino dei colli euganei: un frizzante autoctono con radici profonde

Il serprino dei colli euganei si distingue per essere l’unico vino autoctono con denominazione controllata italiano specializzato soprattutto nella versione frizzante. Queste caratteristiche lo rendono speciale nel panorama dei vini veneti, e gli conferiscono un’identità chiara.

Il profilo aromatico è segnato da bollicine leggere e dal richiamo a frutti come mela, pera e pesca. Questo lo rende un vino fresco e versatile, adatto a varie occasioni, dall’aperitivo a una cena estiva, capace di incontrare i gusti diversi dei consumatori.

La sua origine è radicata nel territorio dei colli euganei, area tutelata come parco regionale e riserva della biosfera UNESCO. Qui, il vino è parte di una biodiversità che si riflette nella pratica della viticoltura. Nel 2024, il consorzio ha avanzato una proposta per reintrodurre la rifermentazione “sui lieviti” in bottiglia, tecnica storica della zona che regala al serprino una bollicina più fine e persistente. Alcuni produttori l’hanno già adottata in modo sperimentale, evidenziando come tradizione e innovazione possano incontrarsi su questo vino.

Biodiversità e sostenibilità: elementi chiave per la viticoltura dei colli euganei

La viticoltura nei colli euganei si caratterizza per un equilibrio naturale con l’ambiente. I vigneti coprono circa 3 mila ettari su un’area complessiva di 18 mila, uno spazio dove la gestione del verde riesce a mantenere i rischi fitosanitari relativamente bassi. Proprio per questo, il territorio ha sofferto meno di altri luoghi italiani gli attacchi di malattie come la peronospora, mantenendo così una produzione stabile.

Il riconoscimento MAB UNESCO come riserva della biosfera nel luglio 2024 conferisce valore a queste pratiche. Il territorio si presenta come un laboratorio naturale dove l’agricoltura può convivere con la conservazione della biodiversità. Per il consorzio, questo è anche un invito a rafforzare le pratiche a basso impatto ambientale, che possono attrarre un turismo sostenibile e attento alle risorse.

Sviluppo della produzione e mercato: un milione di bottiglie oggi, potenziale fino a quattro milioni

Il serprino dei colli euganei oggi produce intorno al milione di bottiglie ogni anno, ma il territorio offre la possibilità di moltiplicare questa quantità fino a tre o quattro milioni. La presenza di impianti già coltivati rappresenta un valore importante per mantenere e aumentare la produzione.

Da poco il consorzio ha varato un piano strategico triennale basato su uno studio approfondito delle produzioni, con l’obiettivo di rafforzare soprattutto la versione frizzante del serprino. Il piano punta innanzitutto al mercato italiano, ma si guarda anche a potenziali sbocchi internazionali.

Il serprino si posizione oggi come un prodotto moderno, che con la sua gradazione alcolica contenuta e il profilo aromatico fresco si adatta alle esigenze di consumatori diversi, dal momento informale come l’aperitivo a occasioni più strutturate.

Vulcanico serprino 2025: l’appuntamento dell’estate per celebrare il vino euganeo

Sabato 21 giugno 2025, dalle 16 alle 22, l’abbazia di Praglia a Teolo ospiterà “Vulcanico Serprino”, manifestazione che si è affermata come l’appuntamento principale per degustare il serprino dei colli euganei. Più di venticinque aziende saranno presenti con stand dedicati, proponendo oltre quaranta versioni del vino, tra frizzante, spumante e la novità sperimentale “sui lieviti”.

L’evento prevede masterclass condotte da sommelier FISAR per approfondire le particolarità di questo vino definito “vulcanico” per la sua anima vivace. Un cooking show alle 18.30 metterà in relazione serprino e prodotti locali come il melone e il prosciutto veneto berico-euganeo, valorizzando l’abbinamento tra vino e gastronomia estiva.

L’ingresso è libero, ma la degustazione richiede l’acquisto di un kit apposito, disponibile sia all’entrata che online.

Il serprino come simbolo di convivialità e sinergie sul territorio

La versatilità del serprino lo rende un vino capace di dialogare con consumatori di età differenti, diventando spesso protagonista di momenti di convivialità. La sua leggerezza e freschezza lo rendono adatto all’aperitivo urbano, alle località termali come Abano e Montegrotto, ma anche a pranzi con piatti tradizionali o internazionali come sushi o pizza.

Il consorzio punta a creare connessioni tra viticoltura, turismo e cultura del territorio. La collaborazione con enti come l’Ente Parco Colli Euganei e le amministrazioni comunali mira a conservare il paesaggio e a sviluppare un’offerta integrata per i visitatori.

In questa strategia si inserisce il museo del vino allestito a Vo’, che racconta la storia e la realtà vitivinicola locale. Eventi come “Vulcanico Serprino” rappresentano occasioni fondamentali per mettere in luce un prodotto che vuole divenire ambasciatore dell’identità e delle risorse dei colli euganei.

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