Volkswagen registra un calo significativo dell’utile netto nel secondo trimestre del 2025. Tra difficoltà nei mercati esteri, tensioni geopolitiche e costi di produzione in crescita, il gruppo tedesco rivede al ribasso i risultati e le stime per l’intero esercizio. La situazione riflette le sfide che pesano sul settore automobilistico internazionale.
Revisione al ribasso delle previsioni sul rendimento operativo
Volkswagen ha modificato le stime sul rendimento operativo previsto per il 2025. Queste, originariamente posizionate tra il 5,5% e il 6,5%, sono state abbassate al 4-5%. Questo segnale conferma la pressione che l’azienda subisce da diversi fronti.
La nuova valutazione tiene conto dell’insieme di fattori che interferiscono con la redditività: instabilità politica globale, rialzi nei prezzi delle materie prime, e restrizioni commerciali sempre più stringenti. Tensioni territoriali in varie zone del pianeta aumentano le difficoltà di accesso ai mercati più redditizi.
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Tra gli elementi che frenano la crescita si segnalano le misure protezionistiche messe in campo dall’amministrazione Usa, che limitano l’export e restringono i margini. La perdita di slancio in Cina influisce in modo particolare sui marchi premium di Volkswagen, come Porsche e Audi, con vendite sotto le attese.
Le normative europee sulle emissioni impongono inoltre adeguamenti tecnologici onerosi. La combinazione di questi aspetti pesa sulle capacità operative e finanziarie del gruppo, spingendo a correggere le aspettative per l’anno in corso.
Andamento delle consegne, produzione e risultati operativi
Nel secondo trimestre del 2025 Volkswagen ha aumentato le consegne di veicoli ai clienti, con un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel complesso del primo semestre, la crescita delle consegne si attesta all’1,3%.
Nonostante la maggior domanda finale, la produzione mostra un segno negativo. Nel trimestre di riferimento infatti la produzione è scesa dello 0,6%. Questo squilibrio evidenzia la difficoltà nell’allineare la produzione alle esigenze di mercato, complice anche la complessità della supply chain.
Il risultato operativo del gruppo è calato del 29,4%, passando da 5,4 miliardi a 3,83 miliardi nel secondo trimestre del 2025. Questo andamento corrisponde alle attese degli analisti, che già valutavano un impatto negativo sulle performance trimestrali.
Nel bilancio si riflettono così i costi aggiuntivi derivanti dalle crescenti restrizioni e dalle tensioni geopolitiche, che rendono la redditività più fragile. L’equilibrio fra domanda e offerta rimane precario, con segnali contrastanti tra volumi consegnati e capacità produttiva.
Calo dell’utile netto nel secondo trimestre 2025 e primo semestre
Nel periodo tra aprile e giugno 2025, Volkswagen ha registrato un utile netto di 2,29 miliardi di euro, una contrazione di oltre il 36% rispetto ai 3,59 miliardi dello stesso trimestre dell’anno precedente. Il dato conferma un trend negativo già evidenziato nei mesi precedenti.
Nel complesso del primo semestre 2025, il gruppo ha totalizzato un utile netto di 4,47 miliardi, con una diminuzione del 38,5% rispetto ai 7,28 miliardi contabilizzati nei primi sei mesi del 2024. Il ribasso degli utili sottolinea come le tensioni esterne e le dinamiche interne stiano comprimendo i margini di profitto del colosso automobilistico.
Il rallentamento economico e l’incertezza generale si riflettono nel bilancio del gruppo di Wolfsburg, indicando una fase di difficoltà che va oltre i normali cicli di mercato. La riduzione dell’utile netto pesa su tutti i segmenti aziendali, obbligando Volkswagen a rivedere la propria strategia e le previsioni.