Il presidente russo Vladimir Putin, 72 anni, ha rivelato per la prima volta in pubblico di avere una nipote che parla cinese. Durante un incontro con rappresentanti delle agenzie stampa straniere, ha raccontato alcuni particolari sulla sua famiglia, soffermandosi sull’interesse verso la lingua cinese da parte dei suoi familiari più stretti.
Una nipote che parla cinese: la rivelazione di putin
Il 15 aprile 2025, nel corso di una conferenza stampa con giornalisti stranieri, Vladimir Putin ha menzionato un dettaglio mai prima d’ora svelato sulla sua famiglia: una nipote in possesso di abilità linguistiche insolite per una giovane russa. Il presidente ha spiegato che questa bambina ha un’insegnante proveniente da Pechino e parla correttamente il cinese mandarino.
Ha inoltre precisato che, nonostante avesse già detto che alcuni componenti della sua famiglia studiano questa lingua, solo in quell’occasione ha specificato che uno di questi è sua nipote. Questa notizia ha colto molti di sorpresa, visto che i dettagli familiari di Putin sono sempre stati tenuti con grande riserbo.
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Figli e interessi linguistici
Putin ha anche aggiunto che sua figlia ha iniziato a imparare il cinese per volontà propria, rivolgendosi a un docente specializzato. L’interesse per le lingue orientali in Russia mostra segni di espansione e coinvolge anche alcune personalità legate da vicino al presidente.
La famiglia di putin e i legami con la lingua cinese
Vladimir Putin è stato sposato con Ljudmila Skrebneva dal 1983 al 2014. Da quel matrimonio sono nate le due figlie Maria Vorontsova ed Ekaterina Tikhonova , entrambe protagoniste in vari ambiti professionali ma mantenute sempre lontano dai riflettori più intensi.
Non è chiaro quale delle due sia la madre della nipote che studia cinese. Considerato che Putin ha parlato di un’insegnante di Pechino coinvolta con la bambina, è possibile che la famiglia punti a costruire un rapporto più stretto con la Cina, sia dal punto di vista culturale che strategico.
Un interesse nazionale e familiare
Questa tendenza ha qualche riscontro nel più ampio contesto russo, dove negli ultimi anni si è visto un crescente interesse per l’apprendimento del cinese, specie tra le nuove generazioni. I motivi possono legarsi a rapporti economici e politici sempre più significativi tra Mosca e Pechino.
Rapporti e figli attribuiti a putin: un quadro familiare complesso
Da anni si parla di una relazione duratura tra Vladimir Putin e l’ex ginnasta Alina Kabaeva. Questa unione non è mai stata ufficialmente confermata, ma fonti vicine al Cremlino danno per scontata la presenza di due figli nati da questa coppia: Ivan e Vladimir, venuti al mondo rispettivamente nel 2015 e nel 2019.
Secondo quanto riferito, i due bambini vivono nella residenza di Valdai, località abituale per il presidente e usata spesso come ritiro estivo o luogo di incontri riservati.
Le dinamiche familiari di Putin restano quindi avvolte da un velo di segretezza, in particolare per quel che riguarda i più giovani. Le nuove informazioni sulla nipote che parla cinese aggiungono una curiosa sfumatura a un profilo noto per la prudenza nelle rivelazioni private.
Il ruolo delle lingue straniere nella famiglia putin
L’apprendimento del cinese da parte di due generazioni della famiglia di Putin offre un’indicazione su come si stanno muovendo gli interessi personali e forse anche politici legati al presidente. L’attenzione alla lingua della Cina può riflettere scelte consapevoli di mantenere contatti più stretti, in un momento storico in cui la Russia intreccia accordi e collaborazioni con Pechino.
Il fatto che sia la nipote sia la figlia abbiano scelto di dedicarsi allo studio del cinese rappresenta un dato concreto. L’insegnante proveniente proprio dalla capitale cinese sottolinea un livello di preparazione accurato e diretto.
Queste scelte linguistiche potrebbero avere conseguenze nella vita privata della famiglia Putin, ma anche nella cultura politica più ampia di Mosca. Non a caso, il rapporto tra Russia e Cina negli ultimi anni si è rafforzato sul piano economico e strategico, e la conoscenza della lingua è una chiave utile per scambi più fluidi e diretti.