Il caso
Il caso riguarda un uomo di 44 anni residente a Gaeta, coinvolto in un’accusa di maltrattamenti in famiglia avanzata dalla moglie durante la fase di separazione. È accusato non solo di violenze nei confronti della coniuge ma anche dei loro figli. Il processo si è concluso con il verdetto di “non luogo a procedere”, pronunciato dopo che i suoi avvocati hanno presentato una serie di prove a suo favore, dimostrando che il vero maltrattato era in realtà l’imputato stesso.
La difesa
Durante l’udienza preliminare, gli avvocati Massimiliano Lisi ed Edoardo Fascione hanno difeso con vigore il loro assistito, smontando punto per punto le accuse mosse dalla donna. Dopo un’appassionata arringa che ha durato più di 45 minuti, il Giudice per le Indagini Preliminari ha deciso di scagionare l’imputato da tutte le accuse, emettendo il verdetto di non luogo a procedere.
Le prospettive future
A seguito della decisione della magistratura, i legali della difesa hanno annunciato l’intenzione di valutare azioni legali per “calunnia” nei confronti della moglie. Inoltre, c’è la possibilità che venga avanzata una richiesta per il collocamento prevalente dei figli con il padre, dato che finora è stata impedita loro la frequentazione. La vicenda, pur avendo trovato una conclusione giudiziaria, potrebbe ancora riservare nuovi sviluppi nell’ambito familiare e legale.