Violenta aggressione a Volla: una donna moldava ferita con un coltello dal compagno ghanese

Violenta aggressione a Volla: una donna moldava ferita con un coltello dal compagno ghanese

Una donna moldava aggredita con un coltello dal compagno ghanese a Volla, salvata dai carabinieri di Cercola; l’uomo arrestato per violenza e altri reati, la vittima ricoverata in condizioni serie.
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A Volla, un uomo di 59 anni ha aggredito con un coltello la compagna moldava, ferendola gravemente. I carabinieri sono intervenuti prontamente, arrestando l’uomo e avviando le indagini su una situazione di violenza protratta nel tempo. - Gaeta.it

Una lite finita in dramma nella notte del 8 giugno 2025 a Volla, alle porte di Napoli. Una donna di origine moldava è stata aggredita dal compagno, un uomo di 59 anni proveniente dal Ghana, con un coltello da cucina. L’intervento immediato dei carabinieri della tenenza di Cercola ha fermato la violenza, ma le condizioni della vittima restano serie. I dettagli di quanto accaduto e l’evoluzione delle indagini raccontano una storia di abusi protratti nel tempo.

L’aggressione e l’intervento dei carabinieri a volla

Intorno a mezzanotte un gruppo di passanti a Volla ha allertato le forze dell’ordine dopo aver udito urla provenienti dall’appartamento dove viveva la coppia. All’arrivo dei carabinieri, la scena ha mostrato subito la gravità della situazione: la donna era ferita e visibilmente sotto choc, con lividi e tagli sparsi sul corpo. Il compagno, in evidente stato di agitazione, ha cercato di scappare spintonando i militari.

Inseguimento e perquisizione

L’inseguimento è proseguito a piedi nelle vie vicine fino a quando l’uomo è stato bloccato. Entrambi sono stati poi portati in caserma per gli accertamenti del caso. La perquisizione personale dell’uomo ha permesso di ritrovare il coltello usato nell’aggressione, ancora sporco di sangue. In casa sono stati sequestrati un altro coltello e una mannaia, presumibilmente utilizzati durante le violenze.

Le condizioni della donna e l’assistenza medica

La donna è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Del Mare a Napoli. Le ferite riportate erano multiple e alcune di queste causate da arma da taglio. Il personale medico ha confermato che le condizioni sono serie ma non correrebbe rischi vitali. La giovane donna era in stato di shock, i medici hanno anche avviato un percorso di supporto psicologico per la vittima.

Oltre alla terapia medica, le forze dell’ordine hanno raccolto il racconto della donna. Dopo il ricovero e il sostegno iniziale, la donna ha trovato la forza di denunciare. Ha spiegato di aver subito violenze fisiche e psicologiche per mesi, raccontando anche episodi di violenza sessuale forzata da parte del compagno.

Supporto psicologico e raccolta testimonianze

Il percorso di supporto psicologico rappresenta un intervento cruciale per la vittima, mentre le testimonianze raccolte serviranno a costruire il quadro investigativo.

La denuncia e le accuse contro il compagno irregolare

Dal racconto della donna sono emersi dettagli allarmanti su una situazione di abuso protratta nel tempo. L’uomo, privo di regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato e portato nel carcere di Napoli-Poggioreale. Le accuse a suo carico sono molteplici e gravi: violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi e violazione delle norme sull’immigrazione.

La presenza di più armi in casa rende il quadro ancora più pericoloso. L’indagine prosegue per chiarire se ci siano altre vittime o se la donna avesse segnalato in precedenza i soprusi. Le autorità stanno valutando ogni dettaglio per costruire un quadro completo e prevenire nuovi episodi di violenza.

Il ruolo delle forze dell’ordine nella prevenzione della violenza domestica

Il caso di Volla mette in evidenza ancora una volta la delicatezza degli interventi in situazioni di violenza domestica. I carabinieri di Cercola si sono mossi tempestivamente grazie all’allarme lanciato dai cittadini, dimostrando quanto sia importante il coinvolgimento della comunità nel segnalare condotte violente.

Le forze dell’ordine collaborano con i centri antiviolenza e le strutture sanitarie per proteggere le vittime e raccogliere le testimonianze necessarie ad assicurare i responsabili alla giustizia. In molte province campane si sono intensificati i controlli e gli interventi mirati per prevenire episodi simili, ma resta grave la situazione quando i casi rimangono invisibili per troppo tempo.

Prossimi sviluppi

I prossimi sviluppi dell’indagine faranno chiarezza su eventuali responsabilità ulteriori e sull’eventuale omissione di denunce precedenti. Nei prossimi giorni si attendono aggiornamenti sulle condizioni della donna e sugli sviluppi legali rispetto alla posizione del 59enne.

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