La voglia di natura e tranquillità spinge sempre più viaggiatori a scegliere modi diversi di trascorrere le vacanze. I villaggi agroforestali offrono un’esperienza unica: alloggi costruiti tra gli alberi, lontano dal caos delle città o dai resort affollati. Questi spazi uniscono agricoltura, biodiversità e ospitalità che segue ritmi lenti. Immergersi nei boschi, ascoltare il vento e svegliarsi con il canto degli uccelli rappresenta un ritorno al contatto diretto con l’ambiente.
La natura al centro: cosa sono i villaggi agroforestali e come funzionano
I villaggi agroforestali rappresentano una forma di turismo che punta sul rapporto stretto con il territorio. Si tratta di agriturismi o spazi ricettivi organizzati in strutture spesso realizzate con materiali naturali e posizionate tra gli alberi. Le case sugli alberi, o treehouse, permettono di vivere la foresta dall’interno, senza rinunciare al comfort. L’idea è quella di integrare la vita quotidiana con la biodiversità, offrendo non solo un luogo dove dormire, ma un ambiente da scoprire.
Molti di questi villaggi sono gestiti da famiglie o cooperative locali. L’offerta va oltre l’alloggio: si propongono orti biologici dove si coltivano prodotti di stagione, laboratori per imparare a conoscere le piante e l’ambiente, passeggiate guidate nei boschi. Chi soggiorna qui partecipa a una routine legata alla natura, caratterizzata da cene preparate con ingredienti freschi, passeggiate a piedi o in bicicletta e momenti di calma. Il tempo scorre secondo i ritmi naturali, senza la fretta che contraddistingue la vita urbana.
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Dormire tra gli alberi: un’esperienza di pace e riconnessione
Passare una notte tra le fronde significa abbandonare lo stress e abbracciare la semplicità. Nel silenzio del bosco si percepiscono i suoni della natura: il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli e, a volte, il rumore leggero del vento. L’aria è pulita, e svegliarsi con la luce che filtra tra i rami ha effetti rilassanti. Questa esperienza dà la possibilità di “spegnere” la tecnologia e dedicare attenzioni al proprio benessere emotivo.
La costruzione di molte treehouse avviene con legno e materiali a basso impatto ambientale. Questi villaggi spesso adottano sistemi di energia rinnovabile per alimentare le strutture. L’aspetto ecologico si unisce a quello emotivo: vivere sotto le stelle, cenare all’aperto ascoltando i suoni del bosco, è un modo per ricollegarsi a sensazioni profonde. Le emozioni che restano dopo questa esperienza si legano al contatto diretto con il paesaggio e con il ritmo naturale della vita.
Tre villaggi agroforestali da visitare nel 2025
Tra le opzioni disponibili in Italia, alcuni villaggi in regioni diverse offrono caratteristiche peculiari. Il primo villaggio italiano composto interamente da case sugli alberi si trova a Claut, in Friuli Venezia Giulia, dentro il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Tree Village propone alloggi essenziali ma integrati nel bosco, ideali per famiglie o gruppi interessati a una vacanza all’insegna del silenzio e della natura incontaminata.
In Lazio, vicino al Lago di Bolsena, La Piantata si distingue per la sua atmosfera romantica. La treehouse detta “La Suite Bleue” si apre a otto metri di altezza, con letto king size e una terrazza panoramica. Il luogo è circondato da ulivi e campi di lavanda, perfetto per chi cerca un rifugio intimo. La colazione viene servita in un cestino, per mantenere l’equilibrio tra comfort e natura.
Un tocco di lusso nel cuore delle dolomiti
In Trentino Alto Adige, nel cuore della Val Pusteria, Caravan Park Sexten unisce il fascino degli alberi con il lusso. Le case in legno di larice sono dotate di spa privata e caminetto, con vista sulle Dolomiti. Questa struttura si rivolge a chi cerca benessere e tranquillità senza rinunciare a servizi esclusivi. Ogni dettaglio è studiato per coniugare natura ed eleganza.
Attività e ritmi di vita nei villaggi agroforestali
Vivere in un villaggio agroforestale significa adottare un’agenda dettata dalla natura. Gli ospiti partecipano a camminate nei boschi, dove l’attenzione si concentra sul sentire e l’osservare. Lo scorrere lento del tempo permette di notare dettagli spesso nascosti, come il profumo della resina o i giochi di ombre sulle foglie. La notte offre uno spettacolo stellare difficilmente visibile in città.
Le attività quotidiane ricalcano modi di vivere tradizionali: si raccolgono ortaggi nell’orto, si prepara il pane a mano, si costruiscono rifugi per insetti. I pasti si svolgono all’aperto, in uno spazio condiviso dove si raccontano storie e si scambiano esperienze. Per chi vuole dedicarsi al benessere, molte strutture organizzano sessioni di yoga tra gli alberi e meditazioni al tramonto. La natura insegna ad ascoltare il corpo e rallentare il passo.
Questi villaggi rappresentano un appuntamento con un modo di vivere che poggia sul semplice contatto con ciò che ci circonda. Senza fretta, senza distrazioni, ritrovando l’equilibrio tra uomo e ambiente.