Villa necchi campiglio a milano, un viaggio nel tempo tra arte, storia e cultura déco

Villa necchi campiglio a milano, un viaggio nel tempo tra arte, storia e cultura déco

Villa Necchi Campiglio a Milano, dimora déco progettata da Piero Portaluppi, conserva arredi originali, collezioni d’arte e ospita mostre come quella di Ghitta Carell fino al 2025.
Villa Necchi Campiglio A Milan Villa Necchi Campiglio A Milan
Villa Necchi Campiglio, nel cuore di Milano, è una residenza déco degli anni Trenta progettata da Piero Portaluppi, oggi museo che conserva arredi originali, collezioni d’arte e racconta la vita di una famiglia milanese benestante, offrendo un prezioso spaccato storico-culturale. - Gaeta.it

Villa Necchi Campiglio, situata in via Mozart 14 nel cuore di Milano, resta una delle mete più visitate dai turisti appassionati di arte e storia. Progettata all’inizio degli anni Trenta da Piero Portaluppi per la famiglia Necchi Campiglio, questa dimora riflette lo stile e l’atmosfera dell’epoca déco. Oggi la villa custodisce importanti collezioni d’arte e racconta la vita di una famiglia milanese benestante, attirando visitatori che vogliono scoprire un angolo di città dalla forte impronta culturale.

La villa: un gioiello di architettura e vita milanese degli anni Trenta

Villa Necchi Campiglio nacque come residenza di lusso per le sorelle Nedda e Gigina Necchi e il marito di Gigina, Angelo Campiglio. L’architetto Piero Portaluppi la realizzò tra il 1932 e il 1935, con un progetto che esprimeva la sobrietà e la raffinatezza tipiche del periodo déco. La villa si presenta ancora oggi con gran parte dell’arredamento originale, dai mobili agli accessori personali, fino agli abiti appesi negli armadi e alla biancheria ordinatamente sistemata.

Il luogo offre uno sguardo diretto sulla quotidianità degli anni Trenta, rivelando abitudini e dettagli di una famiglia milanese che scelse di vivere nel verde, pur restando in città. Il giardino, uno dei tesori nascosti della villa, mantiene intatto il suo fascino originario. Nei decenni la dimora ha attraversato momenti storici complessi, come l’occupazione da parte di Alessandro Pavolini nella Repubblica di Salò durante la Seconda guerra mondiale, l’uso da parte degli inglesi e la residenza del console olandese. La villa tornò poi alla famiglia Necchi Campiglio prima di essere donata al Fondo per l’ambiente italiano nel 2001, grazie alla volontà di Gigina e Nedda.

Le collezioni d’arte e gli eventi espositivi

Villa Necchi Campiglio racchiude non solo la storia della famiglia, ma anche opere importanti legate alla cultura italiana del Novecento. Tra le collezioni più significative conservate nella villa, figurano quelle di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli donate al Fai nel 1995, la collezione Claudia Gian Ferrari giunta in donazione nel 2009, e l’insieme di opere di Guido Sforni , entrato nelle raccolte nel 2017. Queste testimonianze artistiche arricchiscono il valore della dimora e offrono un percorso espositivo che completa la visita.

Fino al 12 ottobre 2025 la villa ospita una mostra dedicata alla fotografa Ghitta Carell, un’artista italo-ungherese nota per i ritratti di personaggi famosi del Novecento. La retrospettiva si concentra sul suo lavoro, con approfondimenti curati da Roberto Dulio, docente del Politecnico di Milano. La mostra ha suscitato l’interesse sia di studiosi che del pubblico, e viene raccontata attraverso vari canali, come videointerviste e materiale espositivo.

Informazioni pratiche sulla visita e accessibilità

L’accesso a Villa Necchi Campiglio prevede un costo intero di 15 euro, mentre la visita guidata si aggiunge a un prezzo complessivo di 22 euro. Non pagano ingresso gli iscritti al Fai. L’apertura al pubblico va da mercoledì a domenica, dalle 10 fino alle 18, con ultimo ingresso possibile alle 17. Questo orario consente di esplorare con calma la villa, il giardino e le collezioni. Sono previste alcune chiusure straordinarie, tra cui un’interruzione programmata dal 18 al 26 giugno 2025, mentre il 2 giugno l’ingresso sarà disponibile anche di lunedì.

Alla scoperta della villa e del suo passato

Il percorso nella villa consente di apprezzare gli ambienti come se il tempo si fosse fermato. Foto di famiglia, pezzi d’arredamento e oggetti d’epoca si alternano nei vari locali, creando un’atmosfera reale che parla di una Milano del passato. La storia raccontata attraverso le stanze accompagna il visitatore in un viaggio senza filtri, tra vicende familiari, eventi storici e cambiamenti sociali. Villa Necchi Campiglio resta una tappa obbligata per chi cerca di conoscere il volto più autentico della città lombarda.

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