Gli attacchi aerei con droni russi hanno interessato nuovamente l’Ucraina sabato 5 luglio 2025, focalizzandosi su zone civili e infrastrutture in diverse regioni, con feriti e danni diffusi. Le sirene d’allarme hanno suonato in molte città, con tensioni alte su scala nazionale. Nel frattempo, a Washington si è palesata la possibilità di ulteriori sanzioni contro Mosca, dopo dichiarazioni caute da parte del presidente americano in merito ai negoziati falliti con il Cremlino.
Attacchi con droni nella regione di kherson e zone limitrofe
Sabato 5 luglio 2025, la regione di Kherson è stata l’obiettivo principale di un raid effettuato con droni russi. Il governatore Oleksandr Prokudin ha riferito di diverse persone ferite nel corso dell’attacco. Le bombe hanno colpito edifici residenziali, causando danni alle abitazioni di civili innocenti. Oltre ai palazzi abitativi, sono stati colpiti esercizi commerciali e infrastrutture come stazioni di rifornimento di carburante, officine meccaniche e veicoli parcheggiati. Questi danni sottolineano l’impatto sulle attività quotidiane e sulla mobilità della popolazione locale.
Rischi e conseguenze dei raid
Nel dettaglio, le pompe di benzina colpite hanno creato ulteriori pericoli di incendio, costringendo le autorità a intervenire con misure di sicurezza urgenti. Le officine danneggiate hanno compromesso la possibilità di riparazioni per automobili e mezzi di trasporto usati dagli abitanti o per fini commerciali. Il raid ha così intaccato la rete dei servizi essenziali nella zona. La somma dei danni materiali e alle persone rappresenta un grave peggioramento della situazione in questa regione strategica dell’Ucraina.
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Feriti e attacchi anche nelle città di chuhuiv e altre regioni ucraine
Parallelamente alla situazione in Kherson, la città di Chuhuiv, nell’est dell’Ucraina, ha subito nuovi bombardamenti. Almeno tre persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino di 12 anni. Questi attacchi contro aree civili confermano la volontà di colpire più zone contemporaneamente, con conseguenze dirette sulle famiglie e sui bambini. L’esposizione di minori a simili eventi mette a rischio grave la loro incolumità e il normale svolgimento della vita.
Nel corso della notte, le sirene di allarme sono risuonate anche a Kiev, capitale del paese, come pure nelle regioni di Sumy, Donetsk, Kharkiv, Dnipro e Zaporizhzhia. La diffusione della minaccia a varie zone geografiche amplifica la sensazione di insicurezza tra la popolazione. In special modo, le aree di Donetsk e Kharkiv sono da tempo al centro di scontri e attacchi frequenti, elemento che aggrava il quadro di instabilità. La somma degli eventi rende evidente quanto la guerra stia trascinando sempre più città in prima linea.
Tensioni su scala nazionale e internazionale
Dichiarazioni di donald trump e ipotesi di nuove sanzioni contro la russia
Il 5 luglio 2025, a bordo dell’Air Force One, il presidente americano Donald Trump ha commentato la situazione in Ucraina definendola “molto difficile”. La sua affermazione segue la telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, dalla quale Trump è uscito insoddisfatto. Ha sottolineato che Putin “vuole andare a fondo e continuare a uccidere persone”, espressione che riflette la durezza della posizione di Mosca sul conflitto.
Trump ha lasciato intendere la possibilità di introdurre nuove sanzioni economiche contro la Russia. Durante l’intervista, ha ammesso che “ne parliamo molto” con il governo, ribadendo che Putin comprende il rischio di ulteriori provvedimenti punitivi. Questo segnala una fase potenzialmente più rigida nel confronto tra gli Stati Uniti e Mosca, legata proprio a quanto sta accadendo sul terreno in Ucraina.
Contatti diplomativi e strategie
In parallelo, Trump ha riferito di una telefonata “molto strategica” avuta con Volodymir Zelensky il giorno precedente. Tale conversazione sembrerebbe aver avuto toni più costruttivi, ma non è stata fornita alcuna specifica riguardo a possibili sviluppi politici o militari. L’assenza di segnali concreti di disarmo o di negoziazione rende alta la tensione internazionale, in un contesto già teso per i continui attacchi ai danni della popolazione civile in Ucraina.