Villa della torre e fondazione palazzo te: nasce un legame nuovo tra verona e mantova per turismo e cultura

Villa della torre e fondazione palazzo te: nasce un legame nuovo tra verona e mantova per turismo e cultura

Villa della torre a Fumane e Palazzo Te a Mantova si uniscono in un progetto culturale che valorizza arte rinascimentale, vino e turismo di prossimità con iniziative innovative e esperienze immersive.
Villa Della Torre E Fondazione Villa Della Torre E Fondazione
Villa della Torre a Fumane e Palazzo Te a Mantova, uniti dall’influenza di Giulio Romano, avviano un progetto culturale e turistico che integra arte, storia e vini locali per offrire un’esperienza immersiva e innovativa tra i due patrimoni rinascimentali. - Gaeta.it

Villa della torre a fumane, nel veronese, e palazzo te a mantova si preparano a scrivere un capitolo inedito della loro storia comune. Questi due straordinari edifici rinascimentali hanno da sempre suscitato interesse per la loro architettura e arte, ma ora si uniscono in un progetto pensato per coinvolgere il pubblico attraverso iniziative culturali e turistiche. Il dialogo tra le due dimore, nate in contesti diversi ma accomunate dall’influenza di giulio romano, punta a proporre esperienze nuove, unendo patrimoni artistici e vini celebri della regione.

Due tesori rinascimentali collegati da giulio romano

Villa della torre venne edificata tra la fine del quindicesimo secolo e i primi anni del sedicesimo dalla famiglia della torre a fumane, non lontano da verona. La residenza è passata nelle mani della famiglia mastella allegrini, che ne ha curato la conservazione e valorizzazione, mantenendo intatto il fascino originale. Palazzo te, invece, è situato nel cuore di mantova, sede storica dei gonzaga, e rappresenta uno dei casi più noti di villa suburbana manierista. L’architetto e pittore giulio romano, allievo di raffaello, ha lasciato tracce di sé in entrambi i luoghi.

Dialogo architettonico tra verona e mantova

Un elemento che lega i due palazzi è il modo in cui gli spazi esterni dialogano con le facciate, creando giochi prospettici studiati per stupire chi li osserva. Il bugnato nelle pareti rappresenta un ulteriore punto comune, così come le peschiere che animano i giardini, elementi decorativi che richiamano il gusto per il grottesco. Queste assonanze architettoniche raccontano di un legame culturale fra verona e mantova, che oggi si traduce in un progetto ufficiale di collaborazione tra villa della torre e la fondazione palazzo te.

I dettagli di questo gemellaggio sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a mantova con la presenza di stefano baia curioni, direttore di palazzo te, e caterina sofia mastella allegrini, vicepresidente del gruppo marilisa allegrini. L’intenzione comune è quella di incrociare le ricchezze storiche dei due siti, a vantaggio di un pubblico sempre più attento sia all’arte che a un turismo meno dispersivo sul territorio.

Valorizzare i monumenti con nuove proposte di turismo di prossimità

L’idea centrale del progetto punta a creare un itinerario innovativo che consenta a visitatori e residenti di scoprire entrambi i monumenti con un unico fil rouge, abbattendo la distanza fisica tra mantova e verona. Quest’ultima misura si traduce in un’opportunità concreta per il turismo di prossimità, ambito in crescita negli ultimi anni, che premia itinerari culturali facilmente raggiungibili anche per un weekend o una giornata.

L’intento è anche quello di mettere in luce l’inestimabile patrimonio culturale italiano sotto una nuova luce. Il dialogo fra villa della torre e palazzo te diventa così anche occasione di promozione per un territorio ricco ma spesso poco conosciuto nelle sue relazioni interne. I due luoghi non solo mostrano le loro caratteristiche artistiche ma si presentano come meta integrata, in cui arte, storia e vino diventano elementi di un racconto unico.

Un’esperienza immersiva tra arte e vino

In concreto, l’esperienza di visita si arricchirà grazie alla connessione fra spazi fisici, racconto artistico, e suggestioni sensoriali. Questo tipo di proposta può aiutare a riscoprire le radici della cultura rinascimentale declinandola in modi inediti e attrattivi per un pubblico ampio.

Edizioni limitate di vini affrescati per celebrare il legame culturale

Un elemento che lega villa della torre e palazzo te passa anche attraverso il vino. La villa a fumane è infatti casa anche della produzione del gruppo marilisa allegrini, noto per i vini di qualità provenienti dalla valpolicella e dal lago di garda. Questo spazio storico diventa così un contenitore culturale e produttivo, celebrando il patrimonio artistico con etichette dedicate.

Già nel passato la villa aveva adornato con gli affreschi delle celebri camere di palazzo te, la camera dei giganti e la camera di amore e psiche, due edizioni limitate di vini come il valpolicella classico superiore e il lugana. A questa proposta si aggiunge ora una nuova bottiglia speciale di amarone, la celebre produzione della valpolicella, dedicata agli affreschi della camera del sole e della luna. Le uve utilizzate provengono proprio dal brolo di villa della torre.

Marilisa allegrini, presidente del gruppo, ha definito questa produzione un tributo al senso condiviso della bellezza e alla volontà di raccontare i luoghi oltre le opere pittoriche, attraverso un prodotto tipico del territorio. Quest’incontro tra arte e vino offre una lettura più profonda degli edifici, trasformandoli in esperienze complessive che coinvolgono il visitatore dal punto di vista visivo e gustativo.

Il gioco del ramarro: un percorso ludico tra mantova e fumane

Nel segno dell’originalità, il progetto ha sviluppato anche una proposta culturale dedicata ai più curiosi. Flaminia veronesi, artista coinvolta nel progetto, ha ideato il “gioco del ramarro”, una sorta di gioco da tavolo ispirato alla struttura del gioco dell’oca. I partecipanti vengono guidati in un percorso simbolico che collega palazzo te e villa della torre, creando un ponte tra i due siti attraverso un’esperienza ludica.

Il simbolismo del ramarro

Il ramarro non è un animale scelto a caso, ma rappresenta un simbolo presente nelle sale di palazzo te, pitturato da giulio romano e caro a federico ii gonzaga. Il rettile custodisce un messaggio nascosto legato al tema del tormento amoroso, che fa da fil rouge per il gioco ideato dall’artista.

Questo tipo di iniziativa offre un nuovo modo di guardare i luoghi storici, coinvolgendo visitatori di ogni età in un racconto che combina storia, arte e gioco. Durante la presentazione del progetto, una cena esclusiva dello chef carlo cracco ha animato il cortile d’onore di palazzo te, sottolineando il carattere speciale di un’iniziativa che vuole unire più mondi, dal patrimonio alle esperienze gastronomiche.

Il rinnovato legame tra villa della torre e fondazione palazzo te rappresenta un impegno concreto per valorizzare beni storici e paesaggi culturali attraverso un approccio multidisciplinare. Nuove opportunità si aprono così per un dialogo tra arte, territorio e pubblico, con un invito a scoprire e vivere questi luoghi in modo originale e coinvolgente.

Change privacy settings
×