Ogni anno, il 29 giugno, Viareggio si ferma per commemorare le 32 vittime della strage ferroviaria avvenuta nel 2009. La città celebra questo momento con una messa nella cappella del cimitero della Misericordia e con il tradizionale fischio dei treni che attraversano la stazione. Questo rito serve a mantenere vivo il ricordo di una tragedia che ha segnato profondamente la comunità locale.
La cerimonia religiosa nella cappella della misericordia
La messa in suffragio delle vittime è stata officiata da padre Elzeario Nowak, parroco della chiesa di Sant’Antonio. La funzione si è svolta in modo raccolto, nella cappella del cimitero della Misericordia, luogo che custodisce molte delle salme della strage. Oltre alle famiglie delle vittime, tra i presenti c’erano membri dell’associazione Il Mondo che Vorrei onlus, il vicesindaco Valter Alberici, l’assessore Anna Graziani e diversi consiglieri comunali.
Nonostante la partecipazione delle istituzioni e delle associazioni, si è rilevata una minore presenza di cittadini rispetto agli anni precedenti. La data, che coincide anche con la festa di Pietro e Paolo, ha spinto padre Nowak a sottolineare un parallelismo tra i martiri cristiani e le vittime della tragedia ferroviaria, definendoli «martiri moderni» che meritano una memoria perpetua. Ha ricordato inoltre la sofferenza e la forza di chi ha perso i propri cari e la necessità di coltivare la giustizia e la pace sociale.
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La benedizione della cappella e il segno della memoria
Il momento più intenso della cerimonia è stata la benedizione della cappella, uno spazio di culto e ricordo dove sono custodite le salme di molte delle vittime. Da quest’anno, all’altare campeggia una locandina del quotidiano Il Tirreno con le parole che hanno sancito la conclusione del processo sulla strage e la conferma delle condanne per tutti gli imputati. Questa presenza simboleggia la volontà della comunità di non dimenticare e di affermare la giustizia.
La cappella si presenta come punto di riferimento per chi vuole onorare la memoria e mantenere viva la storia di quel drammatico evento. La benedizione si è svolta in un clima di forte commozione, partecipata dai familiari delle vittime e dai rappresentanti delle istituzioni. In questo luogo il dolore si mescola con la speranza di un futuro che sappia impedire ritorni simili.
Iniziative collaterali per mantenere vivo il ricordo
Accanto alla funzione religiosa, sono state realizzate altre iniziative per ricordare la strage. Il professor Andrea Bemi ha creato una cartolina commemorativa intitolata “Sempre nel cuore”, destinata a diffondere il ricordo attraverso immagini e parole. Questa cartolina vuole fissare nel tempo il ricordo delle vittime e la solidarietà verso le famiglie colpite.
Inoltre, Giuliano Olivi, titolare del bagno ‘90° Minuto’ alle Focette, ha realizzato un video dedicato alla commemorazione. Questi strumenti diventano testimoni visivi e materiali che aiutano a mantenere la memoria viva, offrendo ai cittadini e ai visitatori un modo per comprendere e ricordare quanto avvenuto più di quindici anni fa.
Il fischio dei treni come segnale di memoria collettiva
Infine, il classico fischio dei treni che passano nella stazione di Viareggio si conferma una tradizione di forte impatto simbolico. Quel suono, nello stesso giorno della ricorrenza, vale come richiamo alla memoria collettiva, un segnale udibile che richiama l’attenzione su un passato doloroso ancora presente nella coscienza della città.