Un passeggero in partenza dall’aeroporto delle Marche ha tentato di uscire dall’Italia con una somma di denaro contante ben superiore ai limiti previsti dalla legge. Durante i controlli presso lo scalo di Ancona-Falconara Marittima, gli agenti di Guardia di Finanza insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno scoperto che il viaggiatore trasportava 55.800 euro senza la necessaria dichiarazione valutaria. La vicenda si inserisce nei controlli regolari volti a impedire uscite irregolari di capitali dal territorio nazionale, misura che tutela l’economia e previene attività illecite.
Il ruolo delle forze dell’ordine negli aeroporti
Gli operatori di Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane lavorano in sinergia per monitorare costantemente i flussi monetari nei punti di ingresso e uscita nazionali. Lo scalo di Ancona-Falconara Marittima rappresenta un presidio strategico nell’area delle Marche per fronteggiare il fenomeno del trasferimento illegale di denaro oltre frontiera.
I controlli valutari sono fondamentali per impedire attività di riciclaggio, evasione o altre pratiche criminali legate al denaro contante. L’azione combinata delle due amministrazioni punta a garantire la trasparenza nei movimenti finanziari e a proteggere l’interesse economico del Paese. Negli ultimi anni, la collaborazione tra Guardia di Finanza e Dogane si è intensificata, con diverse operazioni che hanno portato al recupero di somme ingenti in situazioni analoghe a quella registrata ad Ancona.
Leggi anche:
In questo contesto, la lotta alle movimentazioni finanziarie irregolari contribuisce anche al controllo della sicurezza economica, fornendo un deterrente ai traffici illeciti e mantenendo un flusso legale e tracciabile dei capitali tra l’Italia e l’estero.
I controlli e la scoperta della somma non dichiarata
Nella giornata del sequestro, gli uomini della Guardia di Finanza della compagnia di Falconara e gli operatori doganali hanno monitorato il comportamento del passeggero, un cittadino straniero che si aggirava nel terminal partenze in modo sospetto. Le verifiche sono partite proprio dall’atteggiamento insolito che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Non appena fermato e identificato, il viaggiatore ha negato di portare con sé somme da dichiarare.
Dalla perquisizione effettuata sul bagaglio a mano sono state trovate numerose banconote di varia taglia, abilmente nascoste in un involucro di plastica. Il totale del denaro individuato ammontava a 55.800 euro, una cifra che supera di gran lunga la soglia fissata dai regolamenti europei a 10.000 euro. Questa normativa impone a chiunque superi il limite di dichiarare la somma portata, per evitare fenomeni di riciclaggio o evasione fiscale.
Le sanzioni e il sequestro della somma
Del denaro trasportato senza dichiarazione, le autorità hanno proceduto al sequestro di 32.060 euro, equivalente al 70% dell’importo eccedente la soglia consentita. Questa percentuale è prevista dalla normativa che disciplina le pene amministrative in materia di trasferimento irregolare di valuta oltreconfine. Al passeggero è stato inoltre vietato di usufruire della cosiddetta oblazione immediata perché la somma superava i 40.000 euro, un limite oltre il quale la sanzione deve essere approvata e comminata dagli organi competenti senza possibilità di pagamento ridotto.
La somma sequestrata è stata depositata nelle casse dello Stato, a garanzia dell’iter sanzionatorio che sarà gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le autorità sottolineano che questo tipo di interventi ha lo scopo di garantire il rispetto delle regole sul controllo dei flussi finanziari, prevenendo fenomeni illeciti legati al trasferimento di grandi capitali all’estero senza alcun tipo di tracciabilità.