Con l’arrivo dell’autunno, la vendemmia prende piede in molte zone d’Europa, rappresentando molto più della semplice raccolta dell’uva. Questo periodo richiama appassionati di vini e viaggiatori, desiderosi di immergersi tra cantine, degustazioni e paesaggi unici. Un wine road trip, spesso vissuto su quattro ruote, consente di scoprire storie, tradizioni e sapori che solo questa stagione sa offrire. Il 2025 si preannuncia favorevole per la qualità e quantità delle uve in Italia e in Europa, stimolando un turismo enogastronomico sempre più diffuso tra tutte le generazioni.
La vendemmia come fulcro di esperienze enogastronomiche e turismo culturale
La vendemmia rappresenta un momento centrale per i vignaioli, ma anche per chi apprezza il vino e la cultura legata al territorio. Tra fine agosto e inizio ottobre, i vigneti diventano il palcoscenico di eventi, degustazioni e visite che superano la semplice raccolta. In Italia, grazie anche al Movimento Turismo del Vino, l’edizione 2025 di “Cantine Aperte in Vendemmia” offre esperienze rivolte a visitatori di ogni età. Alle degustazioni si affiancano racconti delle tradizioni, piatti tipici e attività pensate per famiglie, dando un significato condiviso alla produzione vinicola.
Questo periodo permette di vivere momenti autentici, tra profumi di uva matura e scenari rurali. Le proposte spaziano dalle visite guidate ai vigneti secolari fino ai tour itineranti in camper. Oltre a valorizzare il patrimonio culturale del vino, la vendemmia diventa occasione di socialità e scoperta, con iniziative diffuse in molte regioni italiane. La combinazione tra turismo e produzione vitivinicola risponde a un interesse crescente, come evidenzia uno studio recente di CamperDays e Censuswide, secondo cui l’11% degli intervistati considera un tour enogastronomico la vacanza ideale.
Itinerari in camper tra le colline del Chianti Classico in Toscana
Il territorio del Chianti Classico è noto per le sue colline punteggiate da castelli, vigneti e borghi medievali. La “Strada del Chianti” è ideale per chi desidera spostarsi in camper e fermarsi in cantine storiche. Le degustazioni di Chianti Classico si accompagnano alla gastronomia locale, fatta di prodotti tipici e mercati a chilometro zero. Greve in Chianti e Radda in Chianti offrono atmosfere di piazze antiche e botteghe artigiane, perfette per passeggiate tra storia e sapori.
Il Castello di Verrazzano, con i suoi vigneti secolari e tour guidati, rappresenta una tappa fondamentale per chi vuole scoprire la lunga tradizione vinicola del territorio e assaporare i vini direttamente dalla cantina. Questo angolo di Toscana racconta un passato vinicolo che si integra con il presente, offrendo un’esperienza completa che va oltre l’assaggio e si immerge nella vita rurale del Chianti.
Valtellina, storia millenaria e vini rossi riconosciuti a livello internazionale
La Valtellina, cuore vinicolo della Lombardia, vanta una tradizione di oltre duemila anni nella produzione del vino. Il suo segreto risiede nelle uve Nebbiolo, coltivate con tecniche antiche su terreni particolari, ma non solo: accanto al Nebbiolo si trovano altre varietà che arricchiscono il panorama enologico. Gli itinerari lungo la “Valtellina Strada del Vino e dei Sapori” attraversano paesaggi diversi e ricchi di biodiversità, accompagnando ogni degustazione con formaggi e salumi locali.
Eventi come “Morbegno in cantina”, che si svolge a fine settembre e inizio ottobre, trasformano il centro abitato in una vetrina di vino e cultura, dove produttori e visitatori si incontrano. La manifestazione offre l’opportunità di assaggiare eccellenze e scoprire le peculiarità enogastronomiche del territorio, valorizzando la tradizione vitivinicola attraverso momenti di festa e convivialità.
Podravje In Slovenia, regione emergente tra le più grandi aree vitivinicole europee
La Slovenia, pur meno nota rispetto ad altri Paesi europei, vanta una produzione di vino con radici antiche. La zona di Podravje, nel nord-est vicino al confine con l’Austria, si distingue per la sua estensione e varietà. Maribor e Ormoz sono i centri principali con cantine che raccontano storie di vitigni esposti a lungo al sole, caratteristica che conferisce ai vini un gusto particolare.
Una curiosità riguarda Maribor, che conserva la vite più antica ancora produttiva al mondo, di circa 450 anni. Questo dato evidenzia la profondità della tradizione enologica locale e la sua capacità di durare nel tempo. L’area è interessante per chi cerca mete non convenzionali, capaci di offrire panorami e vini difficili da trovare altrove in Europa.
Regione Del Douro in Portogallo, patria dei vini Porto e di meravigliosi vigneti terrazzati
Nel Nord del Portogallo il fiume Douro attraversa una regione di grande bellezza. Le terrazze coltivate a vite si estendono lungo pendii ripidi, creando uno scenario suggestivo che attira viaggiatori da tutto il mondo. La zona è celebre per il vino Porto, prodotto con uve autoctone locali, ma sta emergendo anche per i suoi rossi secchi che conquistano sempre più appassionati.
Tra le “quintas” e i borghi si respira una cultura vitivinicola che unisce natura e tradizione antica. L’esperienza di viaggio in questo territorio non è solo enologica ma anche visiva, grazie a paesaggi che si trasformano nel periodo della vendemmia in uno spettacolo di colori e profumi.
Dalmazia in Croazia, un territorio meno conosciuto tra mare e vigneti storici
La Dalmazia, nel sud della Croazia, si sta affermando tra le destinazioni vinicole grazie ai suoi vitigni autoctoni: Pošip, Debit, Babić e Plavac Mali. Questi vini raccontano tradizioni di lunga data, coltivate sia sulla terraferma sia sulle isole vicine. Korčula, raggiungibile in circa tre ore di nave da Spalato, offre un contesto ideale per chi cerca una vacanza enogastronomica lontano dai circuiti più frequentati.
La piccola isola presenta vigneti centenari, in particolare nella zona di Lumbarda. Qui, oltre al mare limpido e alle spiagge sabbiose, si produce il vino bianco Grk, noto per le sue sfumature floreali che lo rendono un prodotto unico in Croazia. Il connubio tra natura incontaminata, tradizione agricola e mare rende la Dalmazia un punto di interesse per gli appassionati del vino.
Sussex nel Regno Unito, il territorio inglese che si afferma come nuova frontiera del vino
Il Sussex, nel sud-est dell’Inghilterra, ha visto una crescita significativa nella produzione vitivinicola dalla prima metà del Novecento. Grazie a un clima più mite e a terreni calcarei, la regione conta oltre cinquantacinque cantine che producono circa un quarto delle bottiglie inglesi. Le colline di South Downs sono particolarmente adatte alla coltivazione delle uve, con un terreno simile a quello dello Champagne.
I vini del Sussex, in particolare gli spumanti, presentano qualità minerali che li distinguono. Questo rende il territorio interessante per chi segue i nuovi trend del turismo enogastronomico e desidera scoprire zone meno note, ma ricche di storia recente nel settore vinicolo.
Scutari e Lezhë in Albania, tra antiche radici e novità dell’enoturismo balcanico
L’Albania porta avanti una tradizione vitivinicola millenaria, risalente all’VIII secolo a.C., che la rende una delle più antiche in Europa. Nel nord, la varietà Kallmet domina, con una produzione di vini rossi apprezzata anche oltre i confini nazionali. Le zone di Scutari e Lezhë sono i poli principali per conoscere questa realtà.
A Scutari, ristoranti affacciati sul lago omonimo propongono abbinamenti enogastronomici interessanti. A Lezhë, la “Kantina Kallmeti” è un punto di riferimento per il turismo del vino in Albania, attirando appassionati da altri paesi europei. Il territorio presenta una biodiversità viticola e un terroir che favoriscono degustazioni ricche e variegate, in un contesto che sta emergendo rapidamente nel panorama del turismo enologico del Mediterraneo.