Nel piccolo borgo di Varenna, affacciato sul lago di Como, il tema del turismo giornaliero sta diventando sempre più pressante. Il sindaco Mauro Manzoni ha chiesto al ministero del Turismo di introdurre una tassa di sbarco per chi visita il paese solo per poche ore, senza pernottare o consumare nei locali. La richiesta nasce dopo un fine settimana particolarmente problematico, segnato anche dalla chiusura temporanea della linea ferroviaria tra Lecco e Tirano, in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Questa misura si propone di tutelare i residenti e chi sceglie Varenna come meta di soggiorno, contrastando il fenomeno del turista “mordi e fuggi” che grava sul territorio senza benefici concreti.
Il turismo di giornata a varenna tra affollamenti e disagi per i residenti
Varenna è da sempre una destinazione amata per la sua bellezza e tranquillità, ma nelle ultime stagioni l’afflusso di visitatori di passaggio sta mettendo a dura prova le infrastrutture locali. Chi arriva soltanto per poche ore spesso non utilizza i servizi del paese, né lascia ricchezza alle attività commerciali, ma di fatto create congestione sulle strade, ingorghi nel centro storico e un aumento dei rifiuti da gestire. I residenti si trovano così a convivere con code per parcheggiare o problemi di sicurezza legati agli assembramenti.
I problemi delle passeggiate e il ruolo della linea ferroviaria
I turisti di giornata a volte determinano anche la difficoltà nel godersi una semplice passeggiata tra le vie caratteristiche del borgo. Il fenomeno, già noto in altre località lacustri, qui si acuisce per le dimensioni ridotte di Varenna e per la mancanza di strutture adatte a gestire grandi numeri di persone in breve tempo. L’interruzione della linea ferroviaria fra Lecco e Tirano, causa lavori per le Olimpiadi 2026, ha amplificato questi disagi, costringendo molti visitatori ad arrivare via auto o con mezzi alternativi, che hanno appesantito ulteriormente la viabilità.
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La proposta della tassa di sbarco da 5 euro per frenare i visitatori di passaggio
Per fronteggiare questa situazione, il sindaco Mauro Manzoni ha ufficialmente richiesto al ministero del Turismo l’introduzione di una tassa di sbarco da cinque euro. Questa imposta colpirebbe i visitatori che si fermano a Varenna solo per alcune ore, senza prenotare una notte o consumare presso ristoranti e negozi. L’obiettivo è scoraggiare il turismo “mordi e fuggi” e far capire l’impatto che questo tipo di turismo può avere sui comuni di piccole dimensioni.
Ispirazione da altri modelli turistici
L’idea non è nuova e si rifà a modelli già adottati in altre realtà turistiche italiane e internazionali. Un contributo minimo per chi utilizza le infrastrutture cittadine senza ricambiare con consumi genererebbe risorse per migliorare la gestione dei rifiuti, la pulizia delle strade o investire in servizi per residenti e turisti ospitati. Inoltre, la tassa potrebbe incentivare i visitatori a prolungare la permanenza e impegnarsi maggiormente con l’economia locale, riducendo così il caos dovuto alle visite lampo.
L’impatto dei lavori ferroviari in vista delle olimpiadi sul turismo a varenna
A peggiorare la situazione concorrono i lavori ferroviari legati ai preparativi per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. La chiusura temporanea della tratta tra Lecco e Tirano fino al 14 settembre costringe i turisti a soluzioni alternative, spesso più congestionanti. Il servizio treno, da sempre un mezzo privilegiato per raggiungere il lago di Como in modo sostenibile, resta interrotto, causando un aumento del traffico automobilistico e dei problemi legati alla viabilità.
Le ferrovie stanno ampliando le infrastrutture in vista dell’evento sportivo, ma il disagio sul territorio si fa sentire su un’area delicata, come quella di Varenna. I residenti e le attività commerciali locali si trovano nel mezzo delle difficoltà che derivano dall’accesso più complicato e dagli assembramenti improvvisi che caratterizzano i weekend di grande affluenza. L’assenza del treno costringe i visitatori a percorsi più lunghi e spesso meno sostenibili, con effetti immediati sul traffico e il decoro urbano.
I disagi provocati dal turismo mordi e fuggi tra rifiuti e affollamenti nel borgo
Chi arriva a Varenna senza pernottare e senza godere appieno dei servizi porta con sé una serie di problemi che pesano sulla qualità della vita locale. Il fenomeno del turismo di passaggio determina l’aumento dei rifiuti, la saturazione di parcheggi e il sovraffollamento di spazi pubblici. I sacchetti lasciati in aree non attrezzate creano situazioni di degrado difficili da gestire per le amministrazioni comunali.
Le passeggiate tra le vie del borgo diventano meno piacevoli quando gruppi numerosi occupano marciapiedi e piazze, mentre si moltiplicano le lamentele da parte di chi abita o lavora a Varenna. Il turismo così concepito sfrutta le risorse del paese senza ricambiare, generando un impatto che non si traduce in benefici economici duraturi. La tassa proposta cerca quindi di mettere un freno a un fenomeno che, negli ultimi anni, ha cambiato gli equilibri del piccolo centro lacustre.
Con la richiesta ufficiale al ministero del Turismo, Varenna si colloca tra i comuni che provano a trovare misure concrete per gestire il flusso irregolare di visitatori. La questione va oltre l’economia: riguarda anche la tutela dell’ambiente e la vivibilità per chi soggiorna oppure vive tutto l’anno in questi luoghi, oltre a chi vuole godersi con calma le bellezze del lago di Como.