Un allarme urla e presunti escursionisti in difficoltà hanno fatto scattare un’operazione di ricerca molto estesa sull’Uja di Ciamarella il primo pomeriggio del primo maggio 2025. Numerosi soccorritori si sono mobilitati per verificare la situazione segnalata da villeggianti a Pian della Ciamarella.
Attivazione dei soccorsi e organizzazione sul territorio
Intorno alle 14 di giovedì primo maggio 2025, alcune persone che si trovavano a Pian della Ciamarella hanno riferito di aver sentito urla provenire dalla zona montana dell’Uja di Ciamarella, una delle vette più note della catena alpina. Preoccupati per la possibile presenza di escursionisti in difficoltà hanno immediatamente allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i volontari del Soccorso Alpino di Balme, che da anni operano nell’area montana garantendo assistenza agli escursionisti e prevenendo incidenti. Al contempo, sono arrivati anche i vigili del fuoco con alcune squadre, che si sono posizionati al Piano della Mussa per coordinare le ricerche. Un elicottero è stato messo a disposizione per ricognizioni aeree e sorvoli prolungati sull’area indicata come possibile punto di emergenza. La mobilitazione è stata rapida e ha coinvolto personale specializzato, pronto a intervenire in qualsiasi condizione.
Leggi anche:
Ricerche sul campo e ispezioni aeree senza esiti
L’intenso dispiegamento di mezzi ha visto un lavoro coordinato tra soccorritori a terra e piloti dell’elicottero impegnati a scandagliare la vasta zona montuosa. Gli operatori hanno percorso a piedi sentieri, creste e punti impervi, cercando tracce di persone o segnali di eventuali feriti o dispersi.
Nonostante le ore di sopralluogo e le diverse passate dell’elicottero, non sono sorte emergenze confermate. Nessun segnale di presenza umana è stato individuato, né richieste di aiuto o tracce evidenti di una possibile caduta o incidente. Le condizioni meteo favorevoli hanno garantito una buona visibilità durante i controlli, senza ostacolare le verifiche degli uomini impegnati.
Questa fase ha confermato come l’allarme iniziale non corrispondesse a una reale situazione di pericolo. La ricerca ha permesso però di escludere rischi imminenti per chi frequenta la montagna in quella zona specifica.
Unico intervento di primo soccorso per una donna con caviglia rotta
Mentre andava avanti la verifica legata alle urla segnalate, è stato necessario intervenire davvero solo in un altro punto, sempre nell’area attorno all’Uja di Ciamarella. Una donna che stava camminando su un sentiero ha subito una frattura alla caviglia.
Il Soccorso Alpino è arrivato sul posto, ha stabilizzato la ferita e organizzato il trasporto in sicurezza, per evitare complicazioni. Le condizioni della donna non risultano gravi, ma l’infortunio ha richiesto un intervento professionale per consentirle di abbandonare la zona senza rischi aggiuntivi.
Questo caso dimostra quanto la montagna continui a rappresentare un ambiente dove cautela e prontezza nei soccorsi siano indispensabili anche in assenza di eventi più clamorosi. I soccorritori mantengono alta l’attenzione, pronti a ogni evenienza.
Nessun disperso segnalato, il falso allarme conferma l’importanza della prudenza
La verifica condotta nella giornata del primo maggio 2025 ha escluso la presenza di dispersi o feriti non segnalati ufficialmente alle autorità. L’allarme lanciato dai villeggianti è risultato infondato, una falsa pista nata probabilmente da un errore o da segnali non attribuibili a persone in difficoltà.
La mobilitazione ha richiesto molte risorse umane e mezzi, con squadre sul terreno e ricognizioni aeree delicate da coordinare. Eppure, simili interventi sono necessari per garantire la sicurezza di chi si muove in montagna o frequenta zone isolate. Le operazioni di soccorso non si esauriscono con l’emergenza confermata, ma comprendono anche l’attento controllo di ogni allarme.
La giornata ha messo in evidenza la prontezza e la capacità di reazione dei volontari e delle forze dell’ordine, elementi cruciali per la sicurezza in territori montani spesso impervi e difficili da monitorare. Nonostante l’esito negativo per quanto riguarda la situazione segnalata, l’impegno profuso resta indispensabile per prevenire tragedie.