Uomo travolto da treno merci alla stazione di civitavecchia blocca la circolazione ferroviaria per ore

Uomo travolto da treno merci alla stazione di civitavecchia blocca la circolazione ferroviaria per ore

Un incidente mortale alla stazione di Civitavecchia il 25 aprile 2025 ha causato gravi disagi sulla linea Fl5 e sulle tratte del litorale romano, con ritardi, cancellazioni e tensioni tra i passeggeri.
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Il 25 aprile 2025 un uomo è stato investito e ucciso da un treno merci alla stazione di Civitavecchia, causando gravi disagi con ritardi e cancellazioni sulle linee del litorale romano. - Gaeta.it

Un grave incidente ferroviario ha fermato la circolazione alla stazione di Civitavecchia il pomeriggio del 25 aprile 2025. Un uomo straniero, travolto da un treno merci al binario 2, ha perso la vita sul colpo in circostanze ancora da chiarire. L’episodio ha causato disagi a molti passeggeri, con ritardi e cancellazioni sulle tratte del litorale romano, generando tensione tra chi si spostava nelle ore di punta.

Disagi sulla fl5 e sulle tratte del litorale romano

La linea ferroviaria Fl5, particolarmente trafficata nei weekend, ha subito pesanti ripercussioni a seguito dell’incidente. La circolazione è stata sospesa fino alle 18:30 circa ma i disagi si sono protratti ben oltre quell’orario. Ritardi fino a due ore sono stati registrati, insieme a deviazioni di percorso e cancellazioni delle corse previste.

Nelle stazioni di Santa Marinella, Marina di Cerveteri e Ladispoli, dove transitano molti pendolari e viaggiatori diretti verso Roma o nord, si sono creati lunghi assembramenti. I passeggeri hanno atteso a lungo per poter proseguire il viaggio, senza ricevere aggiornamenti tempestivi dal sistema ferroviario.

Le difficoltà si sono estese al trasporto pubblico locale, poiché gli utenti cercavano alternative per raggiungere le loro destinazioni. L’incidente ha evidenziato la fragilità delle infrastrutture ferroviarie in casi di emergenza e la complessità nel gestire situazioni di crisi in orari di punta.

Dinamica dell’incidente e intervento delle autorità

L’incidente è avvenuto poco dopo le 17 del pomeriggio, quando un convoglio merci ha investito un uomo al binario 2 della stazione di Civitavecchia. Testimoni sul posto riferiscono che l’uomo si sarebbe steso sui binari, come se volesse farsi investire. Le motivazioni di questo gesto restano in fase di accertamento da parte della polizia ferroviaria, arrivata tempestivamente per avviare le indagini.

Il corpo è rimasto visibile ai passeggeri, poiché si trovava proprio sotto il treno merci, impedendo la rimozione immediata. Questa situazione ha complicato il lavoro delle forze dell’ordine e del personale ferroviario, rallentando ulteriormente le operazioni di sopralluogo e bonifica dell’area.

I binari interessati dall’incidente, il 2 e il 3, sono di quelli più utilizzati nella stazione, rendendo inevitabile uno stop totale del traffico ferroviario in quel punto. Le prime operazioni di controllo e raccolta delle informazioni hanno richiesto più tempo del previsto, anche per l’affollamento tra le banchine.

Ripresa della circolazione e conseguenze sull’aera circostante

Dalle 19 circa la circolazione ha ripreso lentamente, ma il ritorno alla normalità è stato graduale. Il lungo intervento della polizia ferroviaria e dei tecnici ha consentito di liberare i binari solo dopo aver concluso i rilievi. Questa operazione ha limitato fortemente il flusso dei treni, creando un effetto domino sulle linee regionali e nazionali in partenza da Civitavecchia.

La presenza dell’uomo morto ha influito sullo svolgimento delle procedure, rallentando la rimozione del convoglio e la riapertura completa dei binari. Nel frattempo, la stazione è rimasta affollata e in tensione, con viaggiatori trattenuti a lungo nei corridoi per motivi di sicurezza.

L’evento ha richiesto la mobilitazione delle forze dell’ordine e dei soccorritori, occupati sia nel gestire la scena sia nell’assistere il personale ferroviario. Il blocco ha provocato problemi tecnici e logistici significativi sia per la rete che per chi ha dovuto modificare programmi e spostamenti all’ultimo minuto. La situazione ha confermato l’urgenza di potenziare la gestione delle emergenze in un nodo ferroviario cruciale come quello di Civitavecchia.

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