Uomo di origine libica dichiarato morto dopo un arresto cardiaco riapre gli occhi e viene ricoverato in ospedale

Uomo di origine libica dichiarato morto dopo un arresto cardiaco riapre gli occhi e viene ricoverato in ospedale

Un uomo di origine libica a Marina Velca, Viterbese, dichiarato morto dopo due arresti cardiaci, si risveglia in ambulanza e viene trasferito in ospedale in condizioni stabili e cosciente.
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Un uomo a Marina Velca è stato dichiarato morto dopo un malore e ripetuti arresti cardiaci, ma si è risvegliato improvvisamente in ambulanza ed è ora in ospedale stabile e cosciente. - Gaeta.it

Un episodio insolito e drammatico si è verificato la sera del 18 luglio a marina velca, frazione sul litorale del viterbese. Un uomo, colpito da un grave malore nella sua abitazione, è stato dichiarato morto dopo numerosi tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori. Poco dopo, però, si è risvegliato in ambulanza, sorprendendo medici e paramedici. Attualmente si trova in ospedale, cosciente e stabile.

Il malore improvviso e l’intervento dei soccorsi

La vicenda ha avuto inizio a marina velca, dove un uomo di origine libica ha accusato un malore improvviso nel suo domicilio. I familiari hanno chiamato immediatamente il 118. L’equipe sanitaria è arrivata sul posto in pochi minuti, trovando il paziente in condizioni critiche. Sono iniziati prontamente i tentativi di rianimazione, vista la gravità del quadro clinico.

I soccorritori hanno riscontrato due arresti cardiaci durante le prime fasi dell’intervento. Hanno proseguito le manovre seguendo i protocolli, per oltre trenta minuti. Nonostante gli sforzi, il cuore dell’uomo non dava segni di ripresa e la situazione sembrava disperata. A un certo punto, i medici hanno dovuto constatare ufficialmente il decesso e sospendere gli interventi salvavita.

La fase in ambulanza e il risveglio inatteso

Dopo la dichiarazione di morte, il corpo è stato lasciato nell’ambulanza in attesa del carro funebre. Nel frattempo si era reso necessario inviare anche l’eliambulanza pegaso, ma questa è stata sospesa mentre era ancora in volo e ha fatto ritorno alla base. L’atmosfera era carica di tristezza e di sconforto da parte dei soccorritori.

In modo del tutto inatteso, l’uomo ha aperto gli occhi e si è mosso. Ha chiesto con forza delle sue figlie, segno che era cosciente e vigile. A quel punto i sanitari sono intervenuti subito per monitorare le sue funzioni vitali. La sorpresa è stata grande, visto che fino a poco prima era stato considerato clinicamente morto.

Il trasferimento in ospedale e le condizioni attuali

Dopo il risveglio, il personale medico presente ha deciso di trasferire il paziente in ospedale per ulteriori accertamenti. Il ricovero è avvenuto in tempi rapidi, per consentire il monitoraggio e la stabilizzazione delle condizioni fisiche.

Al momento risulta cosciente e in condizioni considerate stabili. I medici proseguono con i controlli per valutare il decorso clinico e stabilire ogni possibile intervento necessario. Intorno all’uomo si è creato un clima di attenzione e speranza, dopo la drammatica e insolita situazione vissuta poche ore prima.

Riflessioni sul caso e protocolli medici

Questo caso evidenzia come la diagnosi di morte, soprattutto in presenza di arresto cardiaco, richieda tutta la cautela possibile. Storie come questa aprono interrogativi su tempi e modalità dei protocolli di rianimazione nelle emergenze mediche.

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