Un uomo di 50 anni, residente nel quartiere ponticelli a napoli, è stato sottoposto agli arresti domiciliari per il furto di due motorini a torre del greco avvenuti nel marzo scorso. L’intervento è frutto di un’attività investigativa condotta dalla polizia locale, coordinata dalla procura della repubblica di torre annunziata. Il provvedimento cautelare è stato eseguito il 7 giugno 2025.
I furti a torre del greco: dettagli sulle modalità e sui veicoli rubati
Il primo episodio si è registrato il 12 marzo 2025, quando è stata asportata una vespa piaggio px. Sei giorni più tardi, il 18 marzo, è stato rubato un piaggio liberty. In entrambi i casi i ladri hanno forzato i dispositivi di sicurezza: il bloccasterzo e il lucchetto della ruota posteriore sono stati danneggiati per permettere il furto. Questo metodo di effrazione ha aggravato la posizione dell’imputato, in quanto indica una pianificazione e un’aggressività superiore rispetto a un semplice furto.
L’area colpita dagli episodi è quella di torre del greco, nota per una certa presenza di microcriminalità legata ai veicoli a due ruote. La scelta delle vespe come obiettivi non è casuale, data la loro diffusione e facilità di rivendita nel mercato nero locale.
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Il lavoro investigativo sulle immagini di video sorveglianza e i riconoscimenti
Le indagini sono nate subito dopo il primo furto, quando gli agenti del commissariato di torre del greco hanno raccolto e analizzato i filmati delle telecamere installate nella zona. Sono riusciti a captare la targa di un mezzo sospetto, associandola a un individuo noto per possibili legami con reati analoghi.
Questo ha permesso di effettuare un confronto con la banca dati della polizia scientifica. Le caratteristiche fisiche e l’abbigliamento del sospettato sono emersi chiaramente in più riprese, rafforzando gli elementi a carico dell’indagato.
In particolare, nei giorni successivi l’uomo è stato intercettato in via casa cirillo a trecase mentre guidava un piaggio liberty. Indossava gli stessi abiti rilevati nelle riprese durante i furti, elemento che ha contribuito a consolidare la prova.
Inseguimento a trecase e richiesta di misura cautelare
Quando la polizia ha tentato di fermare il cinquantenne, l’uomo ha tentato la fuga tramite un’inversione di marcia improvvisa e manovre volte a seminare gli agenti. Nonostante ciò, la descrizione del veicolo, il comportamento sospetto e le immagini raccolte hanno permesso di procedere con la denuncia formale.
La procura di torre annunziata ha così richiesto il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari, valutando la pericolosità e la possibilità di reiterazione del reato. Il tribunale, con gip competente, ha emesso l’ordinanza accettando le argomentazioni della procura.
Esecuzione della misura cautelare e stato attuale dell’indagato
Il 7 giugno 2025, la polizia di stato ha notificato e applicato la misura degli arresti domiciliari al cinquantenne napoletano. L’uomo è stato condotto nella sua abitazione, dove dovrà restare in attesa del processo penale.
Il caso è seguito attentamente dagli inquirenti per verificare eventuali ulteriori collegamenti con altri furti nella zona. L’azione della polizia mostra come le rilevazioni video e il controllo del territorio aiutino a contrastare la microcriminalità legata ai motorini, frequente in molte città campane.
Questo episodio conferma l’impegno delle autorità nel monitorare e intervenire tempestivamente contro chi compie reati contro il patrimonio, in particolare quelli che colpiscono mezzi molto usati nelle città come vespe e motorini.