Uomo di 46 anni travolto e ucciso mentre camminava sulla statale 554 nei pressi di Selargius

Uomo di 46 anni travolto e ucciso mentre camminava sulla statale 554 nei pressi di Selargius

Un uomo nigeriano muore in un incidente sulla statale 554 tra Cagliari e l’hinterland, evidenziando i rischi per i pedoni dovuti a scarsa illuminazione e mancanza di attraversamenti sicuri.
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Un uomo nigeriano è morto in un incidente stradale sulla statale 554 vicino a Cagliari, evidenziando la pericolosità del tratto per i pedoni e la necessità di miglioramenti infrastrutturali e di sicurezza. - Gaeta.it

Un uomo di origine nigeriana è morto in un incidente stradale avvenuto lungo la statale 554 nella prima mattina di ieri. La tragedia si è consumata su un’importante via di collegamento tra Cagliari e i centri dell’hinterland, confermando ancora una volta la pericolosità di certe ore e tratti stradali per i pedoni.

Dinamica dell’incidente e intervento dei soccorsi

Il sinistro è accaduto verso le 5 del mattino, quando il 46enne, ospite di una struttura a Selargius, camminava lungo la statale 554. Non è ancora stato chiarito se l’uomo stesse tentando di attraversare la strada vicino all’incrocio con Settimo San Pietro, un punto noto per il traffico intenso e la scarsa illuminazione. Il mezzo coinvolto, un’auto condotta da un automobilista che ha immediatamente frenato, ha impattato in maniera violenta contro il pedone.

Nonostante i tentativi di soccorso prestati dal conducente, che ha subito chiamato i soccorsi, la vittima non ha ripreso conoscenza. Sul posto sono arrivate tempestivamente un’ambulanza del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri di Quartu, che hanno avviato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica. L’intervento dei soccorsi è stato rapido ma purtroppo inutile.

Criticità della statale 554 per i pedoni

La statale 554 rappresenta uno snodo fondamentale tra Cagliari e i paesi limitrofi; il traffico veicolare è molto intenso soprattutto nelle ore di punta e, spesso, la presenza di pedoni lungo questo tratto crea situazioni di pericolo. La scarsa illuminazione e la mancanza di adeguati sistemi di attraversamento pedonale nell’area dell’incrocio di Settimo San Pietro pesano sulle possibilità di evitare incidenti come questo.

Gli enti locali sono stati più volte chiamati a intervenire per garantire la sicurezza lungo la strada. Diverse associazioni che operano nella zona sollecitano da tempo installazione di attraversamenti pedonali protetti, l’implementazione di segnaletica visibile, e una maggiore presenza di pattuglie nelle ore notturne. Questi interventi, pur annunciati, non sono ancora stati completi, lasciando così aperte criticità importanti.

Contesto sociale e impatto dell’incidente

La vittima era un uomo che risiedeva in una struttura di accoglienza per migranti della zona. Nei centri di Selargius e nei dintorni si trovano numerose realtà che ospitano persone straniere, in molti casi impegnate in lavori o attività che comportano spostamenti anche in orari non usuali. Questo aumenta il rischio di incidenti stradali, soprattutto in assenza di percorsi pedonali sicuri.

L’incidente riporta l’attenzione sulla fragilità di chi si muove a piedi in ambienti extraurbani o marginali, dove spesso le infrastrutture non sono adeguate. Il lavoro di integrazione si intreccia con quello per la sicurezza nella vita quotidiana, temi che spesso coincidono in realtà già vulnerabili. L’evento ha suscitato immediata reazione da parte delle comunità locali, preoccupate per la ripetizione di simili tragedie.

Iniziative e risposte delle autorità dopo il sinistro

Dopo l’incidente i carabinieri di Quartu hanno avviato una dettagliata indagine per stabilire le cause precise e l’eventuale responsabilità di chi era alla guida del veicolo. L’attenzione si concentra anche sulle condizioni della strada e sulla visibilità nel punto d’impatto. Le autorità locali hanno annunciato maggiori controlli su quel tratto della statale 554.

Parallelamente, sono state sollevate discussioni sul bisogno urgente di misure concrete per la sicurezza dei pedoni, partendo dalla segnaletica e dalla programmazione di interventi infrastrutturali. Alcuni rappresentanti del territorio hanno chiesto l’installazione immediata di semafori pedonali o dissuasori di velocità, per ridurre il rischio in like situazioni. La tragedia evidenzia quanto il tempo riservato a questa problematica sia finito da tempo.

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