Uomo arrestato a borgo veneto per maltrattamenti in famiglia dopo l’intervento dei carabinieri

Uomo arrestato a borgo veneto per maltrattamenti in famiglia dopo l’intervento dei carabinieri

Un uomo di 39 anni di origine albanese è stato arrestato a Borgo Veneto (Padova) per maltrattamenti e minacce alla moglie, grazie alla segnalazione del figlio e alle prove video raccolte dai carabinieri.
Uomo Arrestato A Borgo Veneto Uomo Arrestato A Borgo Veneto
Un uomo di 39 anni è stato arrestato a Borgo Veneto per violenza domestica, dopo la denuncia del figlio e le prove video raccolte. Il tribunale ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per tutelare la moglie e i figli. - Gaeta.it

Un episodio di violenza domestica si è concluso con l’arresto di un uomo a borgo veneto, in provincia di padova. La vicenda è emersa solo giorni dopo il fatto, avvenuto il 18 maggio 2025, quando un bambino ha chiamato il 112 per segnalare gli abusi ai danni della madre. Le autorità hanno agito subito, bloccando il responsabile e disponendo misure cautelari adeguate.

Il fatto e l’intervento dei carabinieri

Il 18 maggio scorso, a borgo veneto, un uomo di 39 anni ha aggredito la moglie in presenza dei figli minorenni. L’uomo, di origine albanese, ha colpito la donna con schiaffi e minacce, fino a crearle uno stato di paura grave. Una situazione che è finita solo quando uno dei figli, spaventato per le condizioni della madre, ha preso il telefono e ha chiamato il 112.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando locale, che hanno trovato la donna visibilmente scossa e con segni di percosse. Hanno immediatamente bloccato l’uomo, il quale non ha opposto resistenza. L’arresto è avvenuto in flagranza differita, cioè a seguito della segnalazione e degli accertamenti effettuati, confermando la gravità delle accuse di maltrattamenti, percosse e minacce.

Le prove raccolte e l’importanza delle telecamere di sorveglianza

Durante le indagini, le forze dell’ordine hanno raccolto elementi che hanno rafforzato la posizione dell’accusa. Da una telecamera installata dall’uomo stesso, in alcune stanze dell’abitazione, sono stati recuperati filmati che mostrano chiaramente i momenti di violenza. Quel sistema di videosorveglianza usato dall’aggressore si è quindi trasformato in una prova contro di lui.

I video hanno consentito di documentare le aggressioni in modo più preciso, confermando le testimonianze raccolte dalla moglie e dai figli. Questo ha facilitato gli approfondimenti della procura della repubblica di rovigo, che ha richiesto l’applicazione di misure restrittive più severe per l’uomo.

Le decisioni del tribunale per la sicurezza della vittima e dei figli

Il 21 maggio 2025 si è svolta l’udienza di convalida davanti al gip del tribunale di rovigo. Questo giudice ha formalmente confermato la misura cautelare disposta nei confronti del 39enne e ha deciso di porlo agli arresti domiciliari, ma in un’abitazione diversa da quella della moglie e dei bambini.

Per monitorare gli spostamenti dell’uomo è stato assegnato un braccialetto elettronico. Questa decisione punta a garantire la sicurezza della vittima e dei figli, riducendo i rischi di ulteriori episodi di violenza. L’arresto domiciliare è stato stabilito presso un parente dell’arrestato, lontano dall’abitazione familiare, per evitare nuovi contatti forzati.

Questa scelta del tribunale sancisce un passaggio importante nella tutela delle persone offese, confermando l’attenzione crescente verso i casi di violenza domestica e la necessità di protezioni efficaci per chi subisce abusi. Il caso di borgo veneto si inserisce in un contesto dove i segnali di allarme vengono ascoltati tempestivamente e aggrediti con misure concrete da parte delle istituzioni.

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