Frantoi oleari italiani tra innovazione, sostenibilità e nuove sfide normative

Frantoi Oleari Italiani Tra In

Frantoi italiani tra innovazione e sostenibilità in evoluzione normativa - Gaeta.it

Armando Proietti

17 Settembre 2025

Un webinar di rilievo ha riunito il 15 settembre 2025 esperti e operatori del settore oleario italiano per discutere innovazione e sostenibilità nelle attività di frantoio. L’incontro ha posto attenzione sulle regole, le tecnologie emergenti e il futuro produttivo dei frantoi, elementi ormai centrali per mantenere la competitività nazionale nel mercato dell’olio.

Le novità sui reflui oleari e le difficoltà nella gestione delle sanse bifasiche

Lorella Rossi, del Consorzio Italiano Biogas, ha esposto aggiornamenti importanti a proposito della gestione dei reflui derivanti dalla lavorazione delle olive. La recente sentenza del Consiglio di Stato ha escluso le sanse bifasiche e umide dal diritto ai doppi incentivi per la produzione di biometano avanzato. Questo fatto non impatta gli impianti di biogas, che possono continuare a usare le sanse senza limitazioni, ma apre nuove questioni per tutto il settore, soprattutto per i sansifici. È emersa una certa preoccupazione sulle modalità con cui potranno trattare e stoccare la sansa bifasica, data la sua particolare complessità logistica e la necessità di adattare processi e spazi produttivi.

In più, Rossi ha sottolineato come la tracciabilità delle biomasse rappresenti un obbligo ormai consolidato: tutti i produttori che operano con impianti sopra una certa soglia termica devono aderire entro la fine dell’anno al sistema nazionale di certificazione. Questo vincolo punta a garantire trasparenza e responsabilità lungo la filiera, facilitando anche eventuali controlli e certificazioni di sostenibilità ambientale.

L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione per migliorare i processi produttivi

Antonio Bonghi, dirigente di Nautes Spa, ha presentato le potenzialità applicate all’agroindustria delle nuove tecnologie digitali, in particolare l’intelligenza artificiale e i digital twin. Questi strumenti permettono di simulare e monitorare le linee produttive in maniera precisa, offrendo agli imprenditori un controllo più puntuale delle attività, riducendo gli sprechi e aumentando l’affidabilità dei processi. L’adozione di queste soluzioni può aprire strade per una gestione più veloce e intelligente delle risorse aziendali, aiutando a pianificare meglio i lavori e a prevenire fermi produttivi non programmati.

Questa digitalizzazione si accompagna anche a un tema spesso sottovalutato come la connettività. Carlo Cicconi di Statel Srl ha evidenziato quanto la diffusione del 5G stia cambiando le possibilità di comunicazione e controllo degli impianti, mentre la cybersecurity diventa cruciale per difendersi dagli attacchi informatici sempre più frequenti e sofisticati. La protezione dei dati aziendali e la continuità operativa sono elementi chiave per evitare danni economici e la perdita di dati sensibili.

La posizione di AIFO e le prospettive del settore oleario italiano

Alberto Amoroso, presidente di AIFO, ha ribadito la necessità di mantenere un dialogo aperto tra istituzioni, tecnici e operatori. Ha ricordato che la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica sono ormai imprescindibili per la sopravvivenza economica di chi lavora nei frantoi. In questo senso AIFO ha già avviato confronti con il Ministero delle politiche agricole e il Gestore dei servizi energetici per affrontare in modo condiviso la questione delle sanse bifasiche, con l’obiettivo di trovare soluzioni pratiche adatte al settore.

Anche Fausto Malvolti, presidente regionale AIFO Marche, ha descritto l’evento come un’occasione concreta per i frantoiani, impegnati nel recepire normative sempre più complesse e nel comprendere come la tecnologia possa supportarli. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di non perdere di vista il valore e la tutela del lavoro quotidiano mentre si introducono innovazioni e si risponde alle nuove sfide del mercato.

Il confronto si è sviluppato in un clima di partecipazione che sottolinea la consapevolezza di una filiera in trasformazione, dove la capacità di adattamento alle leggi ambientali e alle tecnologie digitali assume un ruolo decisivo per il futuro produttivo dei frantoi italiani.